Risultato voto a scrutinio: 9.04 (Scrutinio: 2127°; Totale: 16356°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 9/20 (45%); 2° = 6/21 (29%); 3° = no; 4° = no;
Situato al centro del capoluogo, consiste in un’alta torre quadrata, di 9 metri di lato, con muri di notevole spessore (m. 2,60); nella tecnica costruttiva, ricorda le torri di La Plantà (Gressan) e Ville (Arnad). Essa è stata costruita, secondo le analisi dendrometriche, negli ultimi anni del X sec ed è quindi una delle torri più antiche della Valle d’Aosta. E’ inglobata, un poco fuori asse, in un più basso e vasto edificio, pure quadrato che, quasi insignificante sul lato sud, presenta invece la muratura medievale e un altro bel portale in pietra sul lato nord (sull’architrave è scolpito il motivo di un doppio arco a chiglia rovesciata), sormontato da finestrella pure in pietra lavorata, sormontate da architravi scolpiti con la croce di Savoia.
La famiglia de l’Archet (de Arculo) trae il nome dall’aver adattato a propria abitazione l’Arco di Augusto di Aosta. Questi nobili sono già presenti nelle carte valdostane della prima metà del secolo XII. Si ignorano le circostanze della loro trasmigrazione a Morgex. Il loro castello di Morgex ospitava il conte di Savoia allorché questi veniva in Valle d’Aosta per le Udienze Generali. Vi convenivano i suoi sudditi diretti della Valdigne per prestare l’omaggio feudale.
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