Risultato voto a scrutinio: 8.48 (Scrutinio: 2228°; Totale: 17174°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 7/20 (35%); 2° = 7/21 (33%); 3° = no; 4° = no;
La torre permetteva di controllare, a vista, la strada principale di accesso al castello; la strada compie ancora oggi una curva quasi ad angolo retto, obbligando a rallentare; questo permetteva di colpire agevolmente gli assalitori sia con un tiro frontale sia con un tiro di fiancheggiamento. Se poi erano sorpassate la porta e la torre, la ripida salita, difesa dall’alta scarpa del castello, permetteva di colpire ancora gli attaccanti.
La torre è difficilmente databile ma, grazie alla presenza dell’apparato a sporgere, possiamo ritenere che quella parte almeno risalga alla metà del 1300.
L’apparato a sporgere viene identificato con la serie di archetti sporgenti dalla muratura, che si trovano quasi in cima alla torre e poggiano su mensole in pietra dette” beccatelli”. Nel caso di Trequanda, questi non sembrano aver avuto funzione di piombatoi, risultano infatti troppo stretti. Probabilmente servivano ad allargare il cammino di ronda dei difensori in modo che un maggior numero di persone potesse partecipare alla difesa.
Trequanda , con la sua torre rotonda, costituisce un caso piuttosto isolato; pur se non mancano in terra senese altre torri rotonde munite di apparato a sporgere addossate ad edifici fortificati (Sarteano). La forma circolare e l’emergere dalla muratura la identificano chiaramente come antenata del bastione, che diverrà la forma difensiva più usata nei secoli successivi.
Il castello era costruito attorno ad un chiostro interno, ancora visibile, dove si affacciavano le case e le botteghe degli artigiani, e la residenza del Signore.
[Estratto da: http://www.trequandaproloco.it]
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1 commento a “La rotonda torre con i beccatelli”
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Bella prospettiva ed interessante descrizione!Un saluto e Buon 2010