Risultato voto a scrutinio: 11.53 (Scrutinio: 1298°; Totale: 7288°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 6/16 (38%); 2° = 10/18 (56%); 3° = no; 4° = no;
Risultato Ripescaggio: 11.37 (Posizione: 984°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 18/38 (47%); 2° = 15/38 (39%); 3° = no; 4° = no;
L’origine del nome “Donnafugata”, usualmente, viene ricondotta ad un episodio leggendario: la fuga della regina Bianca di Navarra, vedova del re Martino I d’Aragona e reggente del regno di Sicilia che venne imprigionata nel castello dal conte Bernardo Cabrera, che aspirava alla sua mano e, soprattutto al titolo di re. In realtà la costruzione del castello è successiva alla leggenda. Secondo altri il nome è la libera interpretazione e trascrizione del termine arabo Ayn as Jafat (Fonte della Salute) che in “siciliano” diviene Ronnafuata, da cui la denominazione attuale.
La prima costruzione del castello sembra dovuta ai Chiaramonte, conti di Modica nel XIV secolo. Nel XV secolo potrebbe essere stata una delle residenze di Bernardo Cabrera, all’epoca gran giustiziere del Regno di Sicilia, pur se si deve tener conto del fatto che tutti i dati riguardanti tale castello, precedenti il Settecento, ivi compresa la sua primitiva costruzione, sono solo il frutto della leggenda quattrocentesca, riguardante Bernardo Cabrera e Bianca di Navarra, e sono dati che non hanno alcun riscontro probatorio storico.
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5 commenti a ““Ronnafuata””
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che bella! sti’ uomini che ti combinavano per una donna
EH! qualcosa c’e’ stato non ne vogliono parla’ omerta’!
E’ sempre stato così, poerini noi, che bischeri storici che siamo!
Bravo!
grazie Sharon!