15 Gennaio 2010 alle 10:08

Crocevia

di Faggio (Villimpenta, Lombardia. Castelli e Fortificazioni. Categoria A)

Villimpenta - Crocevia


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Risultato voto a scrutinio: 7.74 (Scrutinio: 2934°; Totale: 18312°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 7/17 (41%); 2° = 4/18 (22%); 3° = no; 4° = no;

Risultato Ripescaggio: 5.61 (Posizione: 1818°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 10/38 (26%); 2° = 7/38 (18%-P= 17%); 3° = no; 4° = no;

“Villimpenta, come testimoniano le cartografie, deve molto probabilmente il suo nome ad un antico borgo romano che comprendeva un’abitazione patrizia decorata con affreschi chiamata Villa Picta.
I numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano che l’area era già abitata nel Neolitico e nell’Età del Bronzo, e che nel corso dei secoli subì colonizzazioni e invasioni etrusche, romane, barbariche ostrogote e longobarde.
Nell’Alto Medioevo il paese entra nella giurisdizione civico/religiosa dell’Abbazia di San Zeno di Verona, legato sia a Matilde di Canossa sia alle signorie veronesi degli Scaligeri.
Nel 1391 passa ai Gonzaga di Mantova fino al 1708, per diventare prima possedimento austriaco poi napoleonico e infine di nuovo austriaco.
In città è ancora ben visibile la parte ovest dell’antico Castello: la storia, o la leggenda, vogliono che tale fortezza sia stata fatta costruire da Attila il terribile. Sicuramente i rafforzamenti apportati al maniero nel Mille vennero eseguiti su volere degli Scaligeri e dei Gonzaga. Ad oggi il castello presenta una pianta pentagonale irregolare, di cui si conservano due torri poligonali e una torre d’angolo alta 25 metri, mentre anticamente era munito di una torre ad ogni angolo. A spiccare ancor oggi è l’altissimo mastio che supera i 45 metri di altezza e guarda il corso del fiume Tione.”

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