Risultato voto a scrutinio: 21.64 (Scrutinio: 1532°; Totale: 9757°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 10/16 (63%); 2° = 10/17 (59%); 3° = 9/34 (26%); 4° = no;
Il 6 aprile 1217 l’imperatore Federico II confermava nel possesso dell’Abbazia di Rivalta alcune grangie cistercensi tra cui quella della Val Lemme ed il 13 marzo 1231, proprio in questa circoscrizione monastica si stipula il trattato tra Genovesi ed Alessandrini. Nel secolo XIV intorno al 1340, il nome di Bassignana di Val Lemme scompare gradualmente per assumere quello di Francavilla.
Documentazioni datate 1343, 1375 e 1390 parlano di Francavilla e di Bisio relativamente ai confini, alle rogge per l’irrigazione, alla cessione di boschi (rovereta).
Anche di Bisio il cui toponimo sembra derivi dall’antico appellativo ligure dato al mirtillo (boso), frutto presente nei boschi del luogo, si hanno tracce documentate a partire dal 1419, quando il Pontefice Martino V prende in consegna il castello e Filippo Doria, feudatario di Mornese, diventa nuovo feudatario di Bisio nell’anno 1463.
Nel 1708 con la pace di Vienna divenne territorio Sabaudo ed i Guasco ne furono i feudatari.
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