Risultato voto a scrutinio: 3.69 (Scrutinio: 7498°; Totale: 46876°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 4/16 (25%); 2° = 1/18 (6%); 3° = no; 4° = no;
« La via principale del castello, tortuosa ma pianeggiante, è cinta di buone e comode abitazioni, alternale da umili casette. In elevato rialto, cui si ascende per doppia gradinata, siede l’ Arcipretura abbellita di moderni restauri. Al termine del castello è una vasta piazza destinata a giuochi pubblici; contiguo ad essa un oratorio o confraternita. Un piccolo oratorio trovasi anche all’ estremità opposta del castello, e fuori di esso un altro più grandioso che fu costruito nel 1729 e restaurato nel 1815 »
(Indicatore topografico della Toscana granducale di Attilio Zuccagni-Orlandini)
(da Wikipedia)
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5 commenti a “La città del vino”
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Ciao diavolita, ora non farti venire in mente di tagliare i rami che stanno davanti al panorama.
L’ultima volta per segare un grattacielo abbiamo combinato un macello…
Ah, comlimenti per la foto!
Quando ho fatto la foto ci ho pensato..ma non ci arrivavo! No stavolta lasciamo tutto come è…evitiamo macelli!!
Grazie Gino!
Carissima Diavolita, bastava che me lo dicessi ho ancora la sega del castello…
poi lo so come va a finire…si fa un ristorante sull’albero!
Ottima idea e i camerieri saranno delle scimmie che salteranno da un ramo/tavolo all’altro…
Beh, direi di fermarci qua e di non andare oltre prima che arrivano i commensali come al ristorante del grattacielo.
Ciao