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La fotografia rappresenta Taggia, il centro storico, situato nell’immediato entroterra della Valle Argentina. Fanno parte della città Levà, la zona industriale; e Arma, località balneare. Secondo fonti locali i primitivi insediamenti umani andrebbero ricercati già nell’epoca preromana. La più antica testimonianza del luogo risale tra il X e il VII secolo a.C., grazie al ritrovamento di antiche tombe cinerarie nella zona detta delle Grange. Come molti altri paesi e villaggi liguri subì la dominazione dell’Impero romano, diventando sede militare e importante porto commerciale d’imbarco romano. Il villaggio fu particolarmente distrutto durante le invasioni barbariche di Onorio e del re Rotari. Causò la rovina e la scomparsa del primitivo insediamento una frana nel 690. Gli abitanti si rifugiarono allora nel nuovo insediamento di Tabia, costruito anni prima in una zona molto ben difesa da eventuali attacchi, soprattutto per la presenza di fortificazioni. Le mura però non impedirono ai pirati Saraceni la devastazione totale del borgo nel 889 che culminò con l’uccisione di uomini e la cattura di donne e bambini per farne schiavi in seguito.
Dopo la nuova ricostruzione del borgo di Tabia, divenne, nel 1153, dominio feudale dei Clavesana che lo cedettero alla Repubblica di Genova. Seguì le sorti storiche di Genovafino alla soppressione di essa nel 1797 ad opera di Napoleone Bonaparte che costituì la Repubblica Ligure. Rientrò nei confini del Regno di Sardegna dal 1815 e del successivo Regno d’Italia dal 1861.
Oggi il comune basa la sua principale risorsa economica soprattutto sul turismo, maggiormente concentrato nella località costiera di Arma. L’attività agricola, fiorente come negli altri comuni della riviera ponentina, si è sviluppato nella floricoltura o nella coltivazione di prodotti agricoli come ortaggi e agrumi. Molto redditizia è la produzione di olio di oliva, grazie alle ampie coltivazioni di ulivi della varietà taggiasca, denominazione derivante proprio dalla località. In espansione anche l’attività industriale. (da Wikipedia)
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2 commenti a “Taggia: il Centro Storico”
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bellissimi colori
Grazie Beppe! Ciao, Giovanna