22 Febbraio 2010 alle 17:06

Anche se l’amico non ha il potere di aiutarci. È sufficiente che esista.

di graziam (Cesano Maderno, Lombardia. Panorami. Categoria C)

Cesano Maderno - Anche se l'amico non ha il potere di aiutarci. È sufficiente che esista.


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Il Comune di Cesano Maderno si trova nella zona nord di Milano, nella Bassa Brianza, in un territorio che si estende per una superficie di 11,46 Kmq, ad una altitudine di 198 m. sul livello del mare. Confina a nord con Seveso, a sud con Bovisio, a est con Desio e Seregno e a ovest con Cogliate e Ceriano Laghetto.

Cesano è raggiungibile da Milano con la superstrada Milano-Meda, oppure con la ferrovia Nord Milano, direzione Seveso-Asso. Gli aeroporti più vicini sono il Forlanini di Milano Linate e Malpensa 2000, per il quale è previsto il collegamento tramite ferrovia.

Il nome “Cesano Maderno” deriva probabilmente da un nome proprio di persona “Cisius”. L’attributo di “maternus” starebbe a indicare che il primitivo nucleo di Cesano era stato trasmesso in eredità per linea materna.

In epoca medievale, Cesano fu feudo del monastero di Orona, fondato nel VIII secolo e situato a Milano. I rapporti tra le Badesse del monastero e i cesanesi non furono mai molto felici. Troviamo infatti nelle cronache del tempo molti tentativi di rivolta. Motivo di discordia era il rifiuto, da parte dei cittadini, di consegnare parte del raccolto come tributo, in quanto soggetti al monastero; infatti, i cesanesi sostenevano di essere proprietari del terreno e quindi di non dovere alcun tributo.

Le gesta dei cesanesi che si oppongono al monastero sono ricordate da Cesare Cantù nel suo libro “Grande illustrazione del Lombardo-Veneto”.

La più seria delle rivolte scoppiò nel 1228 quando Domenico Dall’Acqua, a capo dei cesanesi, fece atterrare le mura e le torri e colmare i fossati che circondavano il borgo. I cesanesi furono però sconfitti e costretti a ricostruire ciò che avevano distrutto e a riconoscere la signoria del monastero. Il Torrazzo, tuttora esistente, è una testimonianza delle chiusura del borgo in quel periodo.

All’inizio del XVI secolo Cesano fu infeudato ad Antonio Carcassola; nel 1538 fu venduto a Bartolomeo Arese insieme con i territori di Camnago, Limbiate, Meda, Mombello e Seveso. Da quel momento, le vicende della nostra Città sono strettamente legate a quelle della nobile famiglia milanese che nei secoli XVI e XVII vantò tra i suoi componenti personalità di spicco come Bartolomeo, capitano di giustizia nel 1636, reggente del Supremo Consiglio d’Italia nel 1649 e presidente del Senato nel 1660.

Nella seconda metà del XVII secolo, Cesano divenne proprietà dei Borromeo-Arese, famiglia formatasi in seguito al matrimonio di Giulia Arese con Renato Borromeo.

Durante la dominazione spagnola e il successivo governo austriaco, la famiglia Arese, fusasi come detto con quella dei Borromeo, conservò il feudo fino all’avvento di Napoleone Bonaparte.

Nell’epoca napoleonica Cesano seguì le vicende di Milano, fece parte della Cisalpina e poi del Regno D’Italia e con la restaurazione successiva al Congresso di Vienna fece parte del Lombardo-Veneto.

Dopo la costituzione del Regno d’Italia (1861), con regio decreto di Vittorio Emanuele, emanato a Napoli il 9 febbraio 1869, si ebbe un generale riassetto del territorio lombardo. A Cesano furono aggregati i territori di Binzago, fino ad allora Comune autonomo, e di Cassina Savina che apparteneva al feudo di Desio.

Attualmente, Cesano è costituita da un centro e da sei frazioni: Binzago, Villaggio Snia, Sacra Famiglia, Cascina Gaeta, Molinello e Cassina Savina.

Le notizie riguardo alla vita sociale e politica del XX secolo sono abbastanza particolareggiate, grazie al fatto che si sta svolgendo uno studio presso l’archivio storico del Comune.

Proprio dallo studio dei documenti abbiamo potuto sapere come si svolgevano le sedute del Consiglio Comunale, quali argomenti venivano prevalentemente dibattuti: si dava molta importanza alla manutenzione delle strade, all’organizzazione della scuola, all’assistenza sanitaria. Molto interessante è la lettura dei documenti che riguardano la costruzione della stazione ferroviaria sulla linea che collega Cesano a Milano: si ebbe molta cura nell’organizzare il deposito e il trasporto di mobili, visto che già durante il secolo scorso rappresentavano una delle principali industrie della zona.

Cesano ebbe sempre una ricca vita economica. Così nel 1874 venne istituito un mercato quindicinale del mobile, con cadenza settimanale, e pochi anni dopo una fiera che si teneva due volte all’anno per la presentazione e la vendita di manufatti prodotti in Cesano.

Lo stemma del Comune di Cesano fu attribuito da Vittorio Emanuele II nel 1929 e nel regio decreto del 19 luglio 1929 è così descritto: “D’argento, al castello diroccato di rosso su ristretto di terreno verde, sormontato da un volo abbassato di nero, cimato da corona antica d’oro.”

I cittadini di Cesano presero viva parte alla Resistenza e molti furono internati nei campi di concentramento, testimoniando la partecipazione di Cesano alla lotta per la libertà.

L’attuale sviluppo di Cesano ha avuto un grosso contributo dall’immigrazione degli anni Cinquanta e Sessanta. La Città, grazie alla vicinanza con Milano e alla notevole presenza sia di grosse industrie (come: Basf e Bracco) che di imprese artigiane, è sempre stata attivamente presente nell’economia lombarda.

Un’attività che ebbe molta importanza durante il secolo scorso fu l’allevamento di bachi per la produzione di seta grezza che veniva poi tessuta nelle seterie comasche.

Cesano però non è solo lavoro, è anche arte con i suoi palazzi e le chiese.

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10 commenti a “Anche se l’amico non ha il potere di aiutarci. È sufficiente che esista.”

  1. riparolo scrive:

    Con un amico
    non servono regole e neanche bugie,
    non c’è bisogno di chiedere scusa
    se mai qualche cosa non va,
    un vero amico ti resta vicino nel bene e nel male
    e non gli serve parlare per dirti che pensa di te.

    Grazia,una frase della canzone dei Pooh da chi la pensa come te !!

  2. graziam scrive:

    Tutti sentono quello che dici. Gli Amici ascoltano,
    ciò che racconti. I migliori amici
    sentono anche,
    ciò che non dici.
    :lol:
    grazie, riparolo !!!

  3. rosa62 scrive:

    mai veri amici sono coloro che hanno anche pianto con te e non solo riso con te,così raccontava mia nonna!

  4. graziam scrive:

    fortunata ad avere una saggia nonna :P
    buona serata cara rosa :D

  5. augusto giammatteo scrive:

    “Un rapporto d’amicizia che sia fra uomini o fra donne, è sempre un rapporto d’amore. E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio atto d’amore.” (Dacia Maraini)

  6. graziam scrive:

    Gli amici sono angeli che ci sollevano da terra
    quando abbiamo problemi
    ricordandoci come volare.
    Grazie infinite e buona serata a te augusto :P

  7. augusto giammatteo scrive:

    A te, a te gentile Grazia.!

  8. graziam scrive:

    :P :D :lol:

  9. Carmen Lafranconi scrive:

    Ciao Grazia carissima,
    bella foto e davvero notevole il titolo con il tuo bellissimo pensiero sull’amicizia!

    Anch’io voglio lasciarti un piccolo pensiero:
    “Gli amici sono un raggio di sole, che illumina anche le nostre giornate più grige… ”

    Un forte abbraccio dalla tua amica
    Carmen…^___^…

  10. graziam scrive:

    ciao raggio di sole!!!
    grazie carissima amica, ricambio affettuosamente l’abbraccio
    augurandoti una serena giornata.
    tua amica grazia(m)

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