Risultato voto a scrutinio: 7.49 (Scrutinio: 4264°; Totale: 18682°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 3/12 (25%); 2° = 5/14 (36%); 3° = no; 4° = no;
Castello di Tassarolo
L’imponente edificio che sovrasta con la sua mole l’abitato di Tassarolo, fu costruito nel XII secolo intorno ad una torre rotonda già facente parte del “Limes Bizantium”, contrafforte edificata da Costanzo contro le orde barbariche. Appartenne ai Malaspina, marchesi di Gavi (Tassarolo era a quell’epoca curia di Gavi) e, dopo diversi passaggi di proprietà, nel 1367 fu acquistato dagli Spinola, una delle più antiche famiglie d’Europa. Per ben due volte (1196 e 1224) fu dato alle fiamme e distrutto. Il 20 marzo 1560 l’Imperatore Ferdinando I concesse ad uno Spinola la facoltà di battere moneta propria; tuttora esiste un’ampia costruzione ai piedi del castello chiamata la Zecca dove furono coniate le monete d’Agostino e Filippo Spinola. Munito di torri rotonde e quadrate in un violento terremoto del 600 subì il livellamento del tetto assumendo l’aspetto attuale. Questa complessa costruzione fortificata, fu ampliata e ristrutturata a più riprese e nel XVI secolo fu trasformata in residenza signorile. Di particolare interesse il bel cortile interno con l’elegante loggiato rinascimentale ed un pozzo coperto. La torre rotonda sul lato nord-est, che un tempo difendeva l’entrata del castello, fu utilizzata nell’800 dall’entomologo Massimiliano Spinola come studio: qui egli raccolse coleotteri ed imenotteri provenienti da tutte le parti del mondo e scrisse i suoi libri di storia naturale (la preziosa raccolta è oggi visitabile presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino).
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