Risultato voto a scrutinio: 27.78 (Scrutinio: 1286°; Totale: 5636°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 7/13 (54%); 2° = 8/14 (57%); 3° = 15/27 (56%); 4° = no;
Degli antichi tre castelli di Miglionico questo è certamente il più importante, oltre che l’unico ben conservato, ed occupa una parte di rilievo nella storia d’Italia.
Si trova in una posizione strategica: sulla sommità di una collina da cui si domina tutta la valle del Bradano.
Il castello (a stella e di origine semita) risale all’VIII-IX secolo d.C. Il conte Alessandro di Andria, nel 1110, fece costruire il piano superiore del maniero, mentre quello inferiore già esisteva ed era malridotto.
Il nome fa riferimento alla “congiura dei Baroni”, un movimento reazionario sviluppatosi in Basilicata nel XV sec. come reazione dei feudatari (Baroni) alla politica di restaurazione e modernizzazione dello Stato operata dagli aragonesi, succedutisi agli angioini sul trono di Napoli.
Melfi, Venosa e Miglionico furono luogo d’incontro per i Baroni che tramavano, appoggiati dalla Chiesa, alle spalle del Re Ferdinando I.
Proprio in quel castello, nel 1485, il Re ed i baroni si incontrarono per giungere ad un accordo di pace. L’accordo vi fu, ma rientrato a Napoli il Re diede ordine di uccidere tutti i baroni, reprimendo la rivolta definitivamente.
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