28 Febbraio 2010 alle 03:58

Le campagne di Albano

di Mizar (Albano di Lucania, Basilicata. Panorami. Categoria A)

Albano di Lucania - Le campagne di Albano


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Albano di Lucania, uno dei tanti piccoli e caratteristici centri della Lucania, appare al viandante come immerso in un eterno letargo.
E’ lassù a circa 900 metri sul mare, placido e silenzioso in cima ad una delle montagne che costituiscono la catena delle «Dolomiti Lucane » e, sembra, assorto nel ricordo delle mille vicende vissute in un lontano passato.
Nei giorni in cui il cielo è sereno, in una con gli altri centri vicini, quali Brindisi di Montagna, Trivigno, Castelmezzano, Pietrapertosa e Campomaggiore, pare che invochi il Cielo affinché qualcuno s’accorga e si interessi di lui.
Purtroppo, il viandante che passa per la ferrovia lo intravede appena e distoglie subito lo sguardo come colui che, improvvisamente, si viene a trovare di fronte ad un caso pietoso e, fra sé, si domanda: « Come si può vivere lassù? » Quello invece, che percorre la strada nazionale n. 7 « Appia » lo vede di sfuggita in qualche tratto…

Il centro abitato di Albano di Lucania è situato sul monte S. Leonardo a m. 899 sul livello del mare. Comprende due corsi principali: corso Garibaldi, che attraversa la parte bassa e più antica del paese, e corso Vittorio Emanuele che attraversa il centro. Vi è un intrico di vichi stretti ed angusti che dai menzionati corsi sbucano nelle diverse piazzette, nonché alla strada di circumvallazione nella zona nord-ovest del paese ed alla strada provinciale Marsicana n. 16 che passa al lato opposto. Le strade e le piazze sono quasi tutte lastricate ed intitolate a personaggi storici, noti per la cultura ed artisti contemporanei. Sul lato destro appena si entra in paese, venendo per la menzionata provinciale, vi è la località Monte, ove, vi è un discreto campo sportivo ed una villetta, luogo in cui i bambini, i giovani ed i vecchi vanno a svagarsi durante la buona stagione. E’ circondato da una strada che chiamano “passeggiata”, in quanto vi passeggiano nei giorni di festa…
Le punte più alte del tèrritorio di Albano sono: monte Cupolicchio m. 1.097; monte Pisciacchio m. 1.068 e monte S. Giovanni m. 1.050.

La storia:
I più antichi riferimenti storici del Comune riguardano la contrada Rifoggio (rifugio), sita a 6-7 Km a nord-est di Albano. Qui prima del dell’anno 1000 esisteva il monastero della Thèotokos del Rifugio fondato da monaci Basiliani di rito greco che, perseguitati dagli imperatori orientali, sbarcarono in massa fin dal sec. VIII, sulle coste dell’Italia meridionale, per ricostruirsi una vita di preghiera, di studio, di lavoro. Inoltre alla chiesa fu riconosciuta la proprietà del Korion, non a caso il monaco Jonas aveva dissodato nei pressi del monastero delle terre, donandole ai Basiliani che continuarono con i dissodamenti, ospitarono stranieri e indigenti dei luoghi limitrofi, trasformando così il monastero in una potenza religiosa ed economica, fino a costruire una comunità. Il monastero non esiste più, al suo posto sorse in paese una cappella dedicata a Santa Maria del Rifugio nel 1794. Oggi il fabbricato ristrutturato è adibito a uso di civile abitazione. Sull’architrave del portale infatti, è incisa a caratteri cubitali la frase ERIT GLORIA DOMUS ISTIUS MAIOR QUAM A PRINCIPIIS (la gloria di questa casa sarà più grande di quella che aveva prima).
E’ con i Ruggiero che Albano acquistò il titolo di ducato tra il 1687-88. Il primo duca fu Domenico la cui presenza è testimoniata da due lapidi affisse sulle pareti d’ingresso della sacrestia della Chiesa Madre. Il secondo fu Geronimo, famoso per finezza di costumi e la giustizia. Morì il 23 novembre 1724 a soli 33 anni. Il terzo duca fu Antonio Gaetano Ruggiero, fratello di Geronimo, nato in Albano il 2 giugno 1691, morto il 14 febbraio 1755 a 62 anni. In vita fu ornamento della patria, colonna della casa, delizia dei cittadini. A lui successe nel 1755 il figlio cadetto Vincenzo, avendo rinunciato alla carica di duca di Albano il primogenito Domenico, marchese dei Monti. L’ultimo duca fu probabilmente Antonio Ruggiero, nipote di Antonio Gaetano, diverso nell’indole dai suoi predecessori, gravava di tasse i cittadini di Albano, suscitando il malcontento.

Fonte:www.basilicata.cc

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