4 Agosto 2009 alle 20:17

mura del castello medievale di Lanuvio

di gianniB (Lanuvio, Lazio. Castelli e Fortificazioni. Categoria B)

Lanuvio - mura del castello medievale di Lanuvio


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I recenti studi dell’archeologo Christian Mauri hanno permesso di ricostruire la storia medievale di Lanuvio, finora ancora poco conosciuta ( “Il castello medievale di Lanuvio”, tesi di laurea presso l’Università La Sapienza di Roma, 2001 ). È stato osservato come il castello medievale sia stato eretto al di sopra di una precedente colonia romana dell’età di Silla, di cui si conservano ancora oggi parte delle mura di cinta ( un tratto di queste mura è stato erroneamente attributo in passato alla scena del teatro romano, risalente invece all’età augustea ). La viabilità moderna del centro storico di Lanuvio ricalca inoltre la precedente viabilità romana ad assi ortogonali. Nel IX secolo, in seguito alle invasioni dei Saraceni, venne fondata la città altomedievale di Civita Novina ( variante di Civita Nova ) ed in questa circostanza le mura di cinta romane vennero restaurate con murature costituite da blocchi di tufo di spoglio, ancora oggi visibili in più punti lungo il castello. All’interno di Civita Novina sorgevano due chiese altomedievali entrambe del VI secolo, quella di S. Maria ( corrispondente all’odierna collegiata di S. Maria Maggiore ) e quella di S. Andrea “ dei Goti ” ( di cui si scorge l’abside in opera listata in Piazza del tempio d’Ercole ). Nel corso del Trecento il parziale passaggio di proprietà del castello nelle mani dei Frangipane coincise anche con il cambiamento del nome in Civita Lavinia, che rimarrà al paese fino al 1914 ( allorquando venne ripristinato l’antico nome romano di Lanuvio ). Tra i monumenti medievali più importanti segnaliamo il Torrione cilindrico posto all’ingresso del castello ed eretto nel 1480 dal celebre cardinale Guglielmo d’Estouteville, del quale campeggia lo stemma marmoreo, e le torri rotonde cinquecentesche, fatte costruire probabilmente da papa Alessandro VI Borgia tra il 1501 ed il 1503, anni in cui questo papa risulta essere proprietario del castello. Anche se il sito non fu abbandonato nei secoli successivi all’editto di Teodosio, notizie certe di esso si hanno soltanto a partire dall’XI secolo d.C., quando, stando all’erudito locale Mons. Galieti, rinacque grazie all’opera dei monaci Benedettini col nome di Civita Lavinia. Gaetano Moroni nel suo “Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica” Vol. XXIX, p. 38, riferisce altri nomi attribuiti a Lanuvio in età medievale: “Civitas Lanivina”, “Civitas Lavina”, “Civitas Labina”, e per corruzione “Civita Nevina” e “Civita Innivina”, in quanto Lanuvio venne confusa con l’antica Lavinium. La località, e poi il comune, hanno conservato il nome di “Civita Lavinia” fino al 1914, quando il nome venne cambiato in quello attuale di “Lanuvio”. Il Ratti nella “Storia di Genzano”, pag. 47-48, riferisce che Lanuvio venne data nel 1216 dal Papa Onorio III Savelli ai monaci della Basilica di San Lorenzo fuori le mura. Il Nibby nella “Analisi storico-topografico-antiquaria della carta dei dintorni di Roma” (1837) ritiene che quell’evento rappresentò il ripopolamento di Lanuvio, supportando questa ipotesi sul fatto che i Savelli furono signori del paese per lo meno fino al 1410, quando l’Antipapa Giovanni XXIII lo diede ai Colonna. Rimase sotto il dominio dei Colonna fino al 1564, anno in cui fu venduta, insieme ad Ardea, e Genzano, a Giuliano Cesarini, marchese di Civitanova Marche, al prezzo di 105.000 scudi. I secoli dall’XI fino alla seconda metà dei XVI erano concitati per Lanuvio: saccheggi, assedi, donazioni. Per esempio, nel 1482 Civita Lavinia fu assediata e poi conquistata dal Duca di Calabria in lotta con Sisto IV; riconquistata nel 1485 dopo dalla truppe del nuovo papa Innocenzo VIII, venne data agli Orsini; i Colonna la riconquistarono al prezzo di una sanguinosa guerra, ma con un altrettanto sanguinoso evento il 19 febbraio 1486 venne riconquistata dalle truppe papali e successivamente di nuovo dai Colonna.

Con l’avvento dei Cesarini prima e dei Cesarini-Sforza poi si ebbe un periodo di relativa tranquillità. Papa Sisto V eresse Civita Lavinia in Marchesato, titolo acquisito dai Cesarini. I Cesarini abbellirono Civita Lavinia col concorso di architetti come Carlo Fontana (autore della imponente fontana), allievo del Bernini, e Tommaso Mattei (autore della torre campanaria della Chiesa di santa Maria Maggiore), allievo del rivale Borromini, o pittori quali Giulio Romano, allievo di Raffaello Sanzio.

Nel 1798 Lanuvio rischiò di essere rasa al suolo dalle truppe francesi che volevano vendicare la morte di alcuni compagni qui uccisi, mentre scoppiava la controrivoluzione sanfedista. Venne salvata per l’intercessione della signora Teresa Dionigi che intervenne presso il rivoluzionario francese Paul-Louis Courier.

Nella seconda guerra mondiale, per l’importanza della sua posizione strategica, venne bombardata dal mare e sottoposta alle incursioni aeree delle armate alleate sbarcate ad Anzio. Completamente distrutto, il paese risorse grazie allo spirito di iniziativa della popolazione lanuvina.

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2 commenti a “mura del castello medievale di Lanuvio”

  1. lyudmyla scrive:

    Molto belli i colori!

  2. gianniB scrive:

    ..soprattutto..bellissimo il posto che non avevo ancora visitato, grazie, gianni

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