10 Agosto 2009 alle 00:30

Sacco…un paese dell’anno mille avanti Cristo

di gianniB (Sacco, Campania. Panorami. Categoria A)

Sacco - Sacco...un paese dell'anno mille avanti Cristo


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La storia è iniziata in maniera concreta intorno all’anno 1000 avanti Cristo sul borgo antico chiamato Sacco Vecchio.
Di questo periodo sono le capanne oggi presenti solamente con la base in muratura a secco in numero di circa 60. Queste capanne sono simili, ma difformi per i materiali usati, a quelle trovate sul colle Palatino di Roma, dove sono state chiamate “Casa Romuli” cioè capanna di Romolo, e a quelle trovate a Villanova in Emilia.
Questa capanna è stata la struttura abitativa di tutta la penisola italiana a partire dal 1000 a. Cristo: è la capanna italica, che per varie ragioni era diversa per i materiali usati da regione a regione pur conservando la stessa tecnica di costruzione.
La notizia dell’abate Francesco Sacco, il memoriale del presbitero Pascale del 1730, l’iscrizione lapìdea di sinistra della facciata della attuale chiesa di San Silvestro di Sacco del 1756 fanno tutte cenno al periodo dell’abbandono di Sacco Vecchio avvenuto intorno all’anno 900 dopo Cristo. Nacque in quel periodo l’attuale abitato di Sacco. Insediamento nato non per aggregazione temporale lungo assi viarii principali, ma con una precisa volontà di assegnare ad una popolazione numerosa degli spazi abitativi sufficienti. Interessante a riguardo è lo studio della pianta della parte più antica del paese, che ha una struttura a graticola, costituita da vie trasversali aperte a mezzogiorno che partono da due vie a semicerchio che abbracciano la parte alta e la parte bassa del paese, mentre una via longitudinale divide in due l’agglomerato ricevendo le vie trasversali. Questa struttura fa capire che Sacco fu fondato con un piano edilizio particolare per rispondere in tempi brevi alle esigenze di una intera comunità che si era spostata da Sacco Vecchio distrutta da eventi naturali avversi, come scrive il presbitero Pascale, o da eventi belligeranti, come recita la notizia dell’abate Francesco Sacco.
Del 900 avanti Cristo a Sacco è la costruzione del campanile dell’attuale chiesa di S. Silvestro. Questa costruzione per stile ed altezza è da attribuire al periodo riferito. Gli stadi poligonali, di sapore longobardo, costituiscono l’ossatura di tutta la struttura. Simile ai torrioni rivieraschi del periodo svevo ma più snello, con un gradiente di rientro che vede gli ultimi stadi ridotti proporzionatamente in grandezza, in modo da offrire all’insieme l’aspetto di un pinnacolo armonico e nello stesso tempo dinamico, quasi come se tutta la struttura fosse dotata di movimento. Gli stadi conico e cilindrico, anche se arrivati dopo nove secoli, hanno completato architettonicamnete la costruzione, trasformandola definitivamente in campanile, proiettandola col suo aspetto sobrio verso l’alto in un atteggiamento sacrale, meditativo. Infatti più che un campanile era una torre dalla quale si dominava tutta la vallata. Gli spigoli della struttura sono orientati in maniera perfetta verso i punti cardinali fondamentali alla maniera longobarda.
Il campanile era a lato del pronao della vecchia chiesa, fu allungato con gli stadi cilindrico e conico quando fu costruita l’attuale chiesa di San Silvestro nel 1756, perché il campanile era più basso della chiesa. Destano notevole interesse alcune croci votive scolpite sulle pietre angolari del campanile, delle quali una è del 1100 e una seconda del 1600.
Interessante è la presenza, prima del 1756, del cimitero all’interno dell’abitato, a cui si accedeva direttamente dalla chiesa vecchia.

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