14 Agosto 2009 alle 22:54

Il castello fra i campi

di ermesassi (Osasco, Piemonte. Castelli e Fortificazioni. Categoria A)

Osasco - Il castello fra i campi


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Il Castello domina per secoli la storia e la vita sociale di Osasco e dei nobili che lo hanno abitato.
Costruito in posizione defilata rispetto al centro dell’abitato, verso Pinerolo. Il castello venne edificato nel XV secolo su commissione dei Principi d’Acaia di Pinerolo.
La sua struttura, di una regolarità e simmetria eccezionali, ne sottolinea la differenza rispetto ai consueti schemi di fortificazione castellana esistenti in Piemonte e tradizionalmente diffusi nelle terre della Pianura Padana.
Nella sua storia il Castello ha subito diverse modificazioni strutturali ed è stato più volte oggetto di battaglie.
Anticamente era circondato da due fossati. La sua pianta è quadrata, con portici interni e torri rotonde ai quattro angoli. L’attuale struttura con la quale il complesso architettonico è stato trasformato da fortezza militare a luogo di residenza barocca, è riconducibile storicamente al 1700, ad opera di Carlo Francesco Cacherano che rimoderna in modo considerevole e orna l’antico castello rendendolo così più civile abitazione. Viene costruito all’interno del cortile un porticato con volte a crociera sui lati est e sud e al di sopra di questo dei loggiati inizialmente aperti e poi chiusi con finestre nell’ottocento.
Il fatto più sostanziale della trasformazione barocca fu l’edificazione di un secondo piano per aumentare la disponibilità dei locali: l’iniziale cammino di ronda che correva intorno al perimetro venne a scomparire con il totale tamponamento della merlatura ghibellina.
Le torri vennero così a trovarsi ad un livello anomalo rispetto alla copertura tanto da indurre erroneamente qualcuno a pensare che le torri fossero state cimate.
Nello stesso tempo il ponte levatoio sull’ingresso fu sostituito da un ponte in pietra.
Nel 1395 gli abitanti ottengono dai signori di Osasco che venga fabbricato intorno al castello un ricetto fortificato per il ricovero di uomini e cose in tempo di guerra che viene realizzato con alte mura, torri circolari agli angoli, fossati, un porta con ponte levatoio sul lato orientale, il tutto per racchiudere una superficie di circa undicimila metri quadrati: demolita la porta con ponte levatoio dagli assedianti francesi nel 1704, si dà l’avvio alla demolizione del ricetto di cui rimangono poche tracce tra cui il fossato più esterno sull’attuale ingresso e ruderi di uno dei torrioni.
Le facciate prospicienti il giardino ed il parco furono dipinte a fresco dal pittore Amedeo Caisotti di Cuneo nell’anno 1705: su uno sfondo di finto bugnato furono raffigurate scene di storia romana e di fantasia, mentre la linea delle merlature fu segnata da un susseguirsi alternato di teste di animali e di volti umani.
Nel castello la Cappella privata dei Conti Cacherano gode dell’indulto apostolico della celebrazione della Santa Messa.
Nel 1939 Carolina Decio, riuscì a riottenere il Castello che il marito aveva venduto ai monaci di Lerins all’inizio del secolo. In conseguenza a leggi di confisca dei beni ecclesiastici emanate dallo Stato Francese, i monaci avevano infatti cercato un luogo dove trasferirsi per timore delle confische e avevano acquistato il castello.
Il Castello viene così descritto dal frate incaricato di redigere le cronache dell’Abbazia: “Il Castello di Osasco domina una vasta pianura chiamata per il suo splendore giardino d’Italia ed offre un panorama veramente unico: da un lato la vista sembra poter raggiungere il mare, dall’altro è catturata dalla visione delle alpi e del Monviso”.
Durante il periodo di permanenza nel castello, i religiosi apportarono alcune modifiche interne. Nel terzo piano, aggiunto alla fine del ‘600, furono ricavate più di 20 celle e, al primo piano, l’abate aveva trasformato alcune sale ad uso abitativo. Il salone del piano terreno veniva utilizzato come refettorio.
Lo splendido giardino ed il parco che circondano sui lati sud e ovest il Castello sono stati progettati dall’Arch. Benedetto Alfieri, noto per aver realizzato celebri parchi di ville sabaude, fu inoltre eretto un monumentale arco di collegamento tra il giardino ed il parco, tutto ciò comportò naturalmente l’interramento del fossato sul lato est.
Il Castello di Osasco, è attualmente ancora di proprietà della famiglia Cacherano d’Osasco, è visitabile su prenotazione.

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