24 Agosto 2009 alle 17:38

Lettomanoppello…tra bitume nero e pietra bianca

di gianniB (Lettomanoppello, Abruzzo. Panorami. Categoria A)

Lettomanoppello - Lettomanoppello...tra bitume nero e pietra bianca


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Lettomanoppello è un comune di 3.098 abitanti della provincia di Pescara: fa parte della Comunità montana della Maiella e del Morrone e dell’omonimo Parco Nazionale.
Chiamata “Terra Lecti Prope Manoppellum” in documenti del Medioevo, sorse intorno al luogo di culto di Sant’Angelo. Il paese è di origine medievale e per lungo tempo fu subordinato alle vicende storiche della contea di Manopello. Nel VII secolo venne inglobato nella Diocesi di Chieti. Nel 1279 risultò essere la quarta parte di un feudo posseduto da Abamonte Di Letto, nel 1338 passo alla proprietà della famiglia Orsini fino al 1405, conti di Manoppello e da allora la sua storia si identifica con il suddetto feudo. La sua popolazione andava aumentando fino ad arrivare nel 1795 a 1336 unità, e il paese risultavà essere proprietà dei baroni Dario.
Lettomanoppello ha sempre avuto un posto nella storia per le caratteristiche del suo territorio ricco di minerali e per la lavorazione della pietra bianca della Maiella. Il rinvenimento di un panetto di bitume con bollo limare del I secolo d.C. recuperato presso contrada Pignatara, attesta l’estrazione mineraria dei giacimenti di bitume fin dall’antichità. Schiavi dell’Impero Romano di origine asiatica e africana furono impiegati nelle cave per l’estrazione di bitume d’asfalto. La Repubbliga di Amalfi, nel 1100 - 1200 si rifornì del bitume necessario per le proprie navi, a testimonianza sono state ritrovate monete della Repubblica di Amalfi nella ormai diruta chiesa di Santa Liberata. Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 la ditta tedesca RHE&C iniziò uno sfruttamento industriale delle miniere d’asfalto, annoverate tra le meglio attrezzate e remunerate del Regno d’Italia tanto da competere con le grandi fabbriche del nord Europa. Negli anni 30′ l’estrazione venne interrotta per la crisi economica nazionale e per la collocazione scomoda delle miniere: il bitume veniva estratto e collocato in bidoni poi trasportato nello stabilimento di Scafa dove veniva raffinato. Quello era il periodo fiorente degli scalpellini che ricostruirono e la restaurarono diversi monumenti usando la pietra locale della Maiella, sia la bianca, tenera e facile da lavorare, sia la nera più compatta e lucidabile.
Lettomanoppello si distende ai piedi della Maiella, a destra del fiume Lavino; Comune della provincia di Pescara, il suo territorio fa parte del parco Nazionale della Maiella, che istituito nel 1992 insieme a quello del Gran Sasso e della Laga, si estende per circa 75.000 ettari nelle provincie di Pescara, Chieti e L’Aquila. Il paese attulamente si estende da 126 a 1375 metri di altitudine, confina a nord con il comune di Turrivalignani, ad est con quelli di Manoppello e Serramonacesca, a sud con il comune di Roccamorice ed infine ad ovest con il comune di Abbateggio. Nei dintorni si pratica la lavorazione della pietra a secco detta Tholos, un’arte antica tramandata da padre in figlio che caratterizza la tipica figura degli “scalpellini”.
fonte: it.wikipedia.org/wiki/Lettomanoppello

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