26 Agosto 2009 alle 19:11

Adria by night

di progigi (Adria, Veneto. Panorami. Categoria C)

Adria - Adria by night


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Adria è una città di circa 20 mila abitanti in provincia di Rovigo, secondo comune più popolato della provincia.
Le prime tracce di un insediamento nella zona dell’attuale città di Adria (anticamente Hatria o Atria), risalgono al periodo tra il X ed il VI secolo a.C., quando i Veneti costruirono palafitte sul terreno paludoso che, all’epoca, si affacciava sul mare.
Altrettanto antica è la frequentazione greca del delta del Po (XII-XI secolo a.C.). La serie di lagune presenti anticamente lungo tutta la costa settentrionale, dalle foci del Po fino a Grado, rendeva sicura la navigazione delle navi. L’interesse dei greci era dato dal fatto che nel Delta del Po veniva commerciata l’ambra che proveniva dal Baltico, di qualità pregiata.
All’inizio del VI secolo a.C. Adria era un semplice insediamento etrusco posto sul Mincio, che all’epoca sfociava nel mare e seguiva quello che oggi è il corso del Canal Bianco, allora chiamato Po di Adria. I greci, che rivendevano l’ambra in tutto il Mediterraneo, vi fondarono un emporion, per gestirne direttamente l’importazione. Adria divenne così famosa da dare il suo nome prima al ramo del Po su cui sorgeva, indi al golfo tra la foce del Po e l’Istria (Adrias Kolpos) e poi all’intero mare fino al Golfo Jonio (che per i greci si chiamava Ionios Kolpos).
Il progressivo interramento del delta del Po dalla Rotta di Sermide (VIII secolo a.C.), che modificò il corso del Po che allora arrivava fino all’attuale Ficarolo e poi piegava verso sud, allontanò la città dal mare rendendo sempre più problematica la prosecuzione dell’attività portuale.
Al passaggio delle invasioni barbariche, il porto di Adria aveva già perso la gran parte della sua importanza, ma assunse il nuovo ruolo di importante bastione militare, all’interno dei territori amministrati dalla Chiesa di Roma.
Il definitivo declino del porto di Adria avvenne in seguito alla rotta della Cucca del 589, che sconvolse l’intera idrografia del territorio circostante.
Tra il VII e l’VIII secolo Adria divenne un feudo vescovile indipendente da quello di Ravenna. Dopo una parentesi in forma di comune, divenne un possedimento estense e tale rimase anche di fronte all’espansione della Repubblica di Venezia. Solo nel XVI secolo Venezia ne assunse il controllo, quando ormai era poco più di un villaggio in mezzo a una palude malarica.
Quando nel Seicento iniziò l’opera di bonifica della valle polesana, Adria cominciò ad assumere nuovamente importanza.
L’invasione di Napoleone Bonaparte del 1796 portò tra l’altro Adria a far parte del Distretto di Padova.
Con il trattato di Campoformio del 1797 fece parte dell’Impero austriaco in seguito agli accordi di pace stipulati con Napoleone con lo scioglimento della prima coalizione antifrancese. L’invasione napoleonica non venne accolta positivamente; maggior favore incontrarono gli Asburgo quando conquistarono il Veneto. Sconfitto Napoleone, in conseguenza della restaurazione operata dal Congresso di Vienna, Adria dal 1815 fu inclusa nel regno Lombardo Veneto, sotto la Prefettura di Rovigo. Adria si contende con la Città di Atri (TE) l’onore di aver dato il nome al Mare Adriatico.

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1 commento a “Adria by night”

  1. ire scrive:

    mi piace questo notturno! :)

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