Risultato voto a scrutinio: 20.39 (Scrutinio: 858°; Totale: 10250°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 14/25 (56%); 2° = 12/23 (52%-P= 47%); 3° = 14/45 (31%-P= 28%); 4° = no;
Morro d’Alba
Da vedere Il Castello e” la Scarpa” La cinta muraria, di andamento irregolarmente pentagonale con sei bastioni, è il risultato di una serie di ristrutturazioni databili fra il XIII ed il XV secolo, ed è in buono stato di conservazione. Nel 1654 le autorità autorizzarono la costruzione di abitazioni sopra le mura, dando così origine alla cosiddetta “Scarpa”, esempio unico in Italia di cammino di ronda coperto, fiancheggiato da arcate, che corre lungo tutto lo sviluppo della cinta fortificata.
Il Lacrima superbo vino DOC
Morro d’Alba può ben dirsi una località privilegiata dal punto di vista enologico: rientra infatti nelle zone di produzione di ben tre vini DOC: il Verdicchio dei castelli di Jesi, vino bianco dal gusto vagamente amarognolo,ottimo con il pesce e non solo, il Rosso Piceno, vino da pasto e soprattutto” il Lacrima”,estremamente corposo che da Morro d’Alba prende il nome. Prodotto da piccole cantine locali in quantità limitata, è di antica origine le cui prime citazioni risalgono al XVII secolo. Le uve di base sono frutto di un vitigno anch’esso antico con minime aggiunte di altre uve.
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2 commenti a “il torrione di Morro”
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molto bella
ti ringrazio, molto bella il tuo scoglio nel mare caraibico