Risultato voto a scrutinio: 67.51 (Scrutinio: 16°; Totale: 143°)
Turni (n.Voti/n.Sfide): 1° = 35/44 (80%); 2° = 35/44 (80%); 3° = 60/86 (70%); 4° = 99/165 (60%);
Voto Popolare. Complessivo: 71. Mensile: 65.
Fu il secondo ponte costruito nel 1218 dall’architetto Lapo; per distinguere i due ponti venne messo il nome di “Vecchio” a quello precedente e “Nuovo” a questo.
Inizialmente in legno per facilitare il trasporto delle merci dirette al porto di Pisa, il ponte fu distrutto da una piena nel 1274 e venne riedificato con piloni in pietra e carreggiata in legno dagli architetti religiosi fra’ Sisto e fra’ Ristoro.
Passano poco più di vent’anni e il ponte già si vede a crollare per il peso della folla che lo sovrastava per assistere a uno spettacolo sul fiume, causando anche la morte di alcune persone. Si provvede ad un restauro ma il ponte crolla nuovamente nel 1333 per via della disastrosa inondazione. Subito ricostruito in pietra da fra’ Giovanni da Campi, sembra seguendo un progetto di Giotto. Alle sue estremità furono costruite due cappelle. Questa volta la resistenza del ponte è più lunga, circa di duecento anni.
Il nome Carraia gli derivava dal continuo transito di carri carichi di merci.
Nel 1557 l’ennesimo crollo. Al governo cittadino è Cosimo I, la reggia medicea è in allestimento in palazzo Pitti, l’Oltrarno e via Maggio stanno divenendo il salotto buono della nobiltà fiorentina che prevede di star vicino alla corte.
Per questo il ponte viene affidato all’Ammannati (che già stava lavorando al Ponte Santa Trinita) a cui gli viene chiesto di allargare e rinforzare il ponte, danneggiato dalla piena che aveva distrutto il Ponte S. Trinita, ed egli lo erige così come oggi può essere ammirato.
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4 commenti a “Riflessi di specchio (Ponte alla Carraia)”
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Magnifica Alessandra
Complimenti anche da parte mia.
Ciao,
gran bella proposta, Ornella
Spettacolo.. stupenda. Bravissima