GUIDA  Auronzo di Cadore/Museo Storico all'aperto della Prima Guerra Mondiale

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Monte Piana - Museo storico all'aperto della 1^ guerra mondiale - 1915/17 - Per opera del Colonnello austriaco Walter Schaumann nel 1977 con l'aiuto del gruppo "Amici delle Dolomiti" - volontari di vari paesi europei iniziò il ripristino di zone montuose teatro di azioni belliche durtante la 1^ guerra mondiale per lasciare alle generazioni future il monito "Le Vie della Pace". Per questo motivo furono messi in sicurezza con funi metalliche i sentieri /passaggi esposti nei settori italiani ed austriaco del Monte Piana, si ripristinarono postazioni di interesse storico - militare anche con targhe esplicative, controllate le gallerie puntellando lì dove era necessario e creando un percorso turistico con segnaletica. Per la commemorazione dei Caduti nel 1981 viene consegnato alla Fondazione Monte Piana il Museo storico all'aperto e per continuare la manutenzione del terrototìrio si costituisce nel 1983 il "Gruppo Volontari Amici del Piana", sostenuti anche dal Comando Truppe Alpine, che continuerà ad intervenire per i danneggiamenti dovuti a intemperie e disgelo. Nel 1986 il "Gruppo" dedica il suo nome a "Elio Scarpa", vicepresidente della Fondazione Monte Piana. L'intento, perfettamente riuscito, era quello di creare un valido percorso turistico per condurre il visitatore lungo le trincee - camminamenti - gallerie - magazzini - ricoveri di una zona montuosa, appunto Monte Pina, dove si era combattuta aspramente la 1^ Guerra Mondiale" - di creare un MUSEO STORICO ALL'APERTO. Da Misurina - da giugno a ottobre: ore 9.00 - 17.00 - ogni 20 minuti ci sono corse con navetta / shuttle (per chi non vuole scarpinare) che portano su tutti coloro che desiderano visitare il museo storico all'aperto della 1^ guerra mondiale sul Monte Piana. Il Monte Piana è diviso in Cima Monte Piana (settore italiano) e Cima Monte Piano (settore austriaco)separati dalla Forcella dei Castrati - il punto più basso tra le sommità sud e quella nord. Il Monte Piana è una delle più attraenti mete delle Dolomiti non solo per lo spettacolare panorama a 360 gradi con le più belle vette dolomitiche ma anche perchè i due monti sono luogo di memoria e storie tragiche e cruciali vicende del secolo scorso, dove persero la vita più di 14.000 soldati. Il Museo storico all’aperto della I guerra Mondiale sul Monte Pianaè una delle più im portanti testimonianze delle battaglie combattute tra queste montagne, costituito da numerose trincee, gallerie, postazioni militari ed altri reperti storici riportati alla luce e risistemati grazie all'opera e iniziative dei primi volontari “Amici delle Dolomiti” e quelle successive del “Gruppo Volontari Amici del Piana - Elio Scarpa”. Per tutto il percorso vi è una segnaletica indicante le trincee - camminamenti - postazioni - monumenti alla memoria - reperti - a cura dell'Ufficio della Provincia Autonoma di Bolzano - Parchi Naturali - Alto Adfige e della Comunità Montana del Centri Cadore. In circa 20 minuti di leggera salita si raggiunge la Cima Sud a m. 2325 dal Rifugio Bosi. Il percorso del Museo storico all'aperto attraverso l’altopiano dal Monte Piana al Monte Piano e viceversa dura dalle 2 alle 4 ore.'Corsivo

SOMMITA' SUD "MONTE PIANA" Si parte dal Monte Piana: Rifugio Bosi m. 2205 - Cappella degli Eroi (costruita dalla Fondazione "Monte Piana" neglia anni 1963/66) - collettore dell'acqua piovana e si arriva alla 1^ gola dove era ubicato il ponte di guerra italiano; si prosegue per la sede del Comando Italiano dell'ala sinistra; osservatoio/posto d'osservazione d'artiglieria; postazione avanzata italina "I-bis" con osservatorio; Piano "III": già postazione austriacva in galleria. Da lì volendo si può scendere a Cartbonin; poi monumento al poeta italiano Carducci, dove siamo a quota m. 2325, il punto più elevato; Capanna Carducci; “Sappe” postazione italiana più avanzata che si trova sul versante nord della sommità sud, che era la più avanzata postazione italiana per il fuoco di artiglieria e lancia bombe.

SOMMITA' NORD "MONTE PIANO" Sul Monte Piano dopo la Forcella dei Castrati, il punto più basso tra Cima Monte Piana e Cima Monte Piano, si trova la Guardia di Napoleone con scavi in roccia cdhe servivano a riparare le postazioni italiane e anche ingresso alla galleria italiana di attacco; galleria italiana di mina per far esplodere la postazione austriaca più avanzata; si prosegue per i ripari e accampamenti austriaci “ala sinistra”; portale galleria "Kaiserjaeger” (lunga 270 m. - restaurata nel 1978 - illuminata elettricamente con binario adibito a trasporto) che era l’accesso coperto per le postazioi austriache; posto di medicazione e riparo austriaco ala destra; cucina e riparo austriaco; stazione teleferica di Landro / Monte Piana; comando di battaglione austriaco e ricovero austriaco ala destra; stazione elettrica in caverna e magazzino austriaco ala destra; cippo storico del 1753 simile ad un altro che si trova sulla cima sud in vicinanza della croce; croce di Dobbiaco; Monumento “Kaiserjaeger” eretto nel 1978; punto appoggio I postazione austriaca più avanzata; punto appoggio austriaco sopra la fine della galleria; punto di incrocio con la galleria italina di attacco; galleria itaqliana di attacco; punto finale del sentiero commemorativo capitano “Bilgeri”; galleria dei “Kaiserjaeger”; galleria italiana di mina.

per eventuali informazioni: www.montepiana.com - Museo all'aperto della 1^ Guerra Mondiale oppure rivolgersi ai volontari sul monte Piana nelle prime due settimane di agosto.