GUIDA  Napoli/Teatro San Ferdinando

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Il Teatro San Ferdinando, assieme al Teatro Mercadante ed alla Sala Ridotto è gestito dall' Associazione Teatro Stabile di Napoli.

E' celebre per essere stato, per lungo tempo, proprietà di Eduardo Di Filippo.

Indice

Storia

In fondo ad una delle traverse di Via Foria, importante strada cittadina che collega Piazza Carlo III e Piazza Cavour, si intravede la magnifica facciata del Teatro San Ferdinando.

La sua costruzione, nel cuore della sezione Vicaria, viene datata verso la fine del Settecento. L'effettiva data di apertura resta ancora indefinita: per Benedetto Croce fu il 1790, mentre Vittorio Viviani la fa risalire alla stagione invernale 1797-98.

Dubbi anche su chi intraprese l'iniziativa della sua fondazione: per Croce furono il notaio Gaetano Francone, in società con Pasquale Pignata e Giuseppe Di Giovanni, attori del San Carlino. Vittorio Viviani segnala invece il principe Ripa Francesconi di Columbrano. Infine Giovanni Artieri sostiene che fu costruito per volontà dei principi Ripa Franconi di Colobrano, Fiorino, Santobuono e Torchiarolo.

Ma un'altra versione ancora, più romanzesca, afferma che il teatro sia stato fatto costruire per volontà dello stesso re Ferdinando IV (il popolare Re Nasone), insieme ad un palazzo in cui poter far alloggiare una sua figlia malata (in realtà, si vocifera di una sua amante).

Il progetto fu opera dell'architetto Camillo Lionti, su un investimento di circa 39000 ducati. L'interno ospitava una vasta platea ellittica, quattro ordini di palchi (cinque per ogni fila) arredati con tredici poltrone, più un palco reale. Un secondo palco era riservato alla famiglia del sovrano, che non fece mai mancare la sua presenza.

Il San Ferdinando fu inaugurato con un'opera di Domenico Cimarosa e fu eletto uno degli epicentri mondani della nobiltà dell'epoca. Un tentativo di proporre commedie in lingua fu fatto da Adamo Alberti, ma non riscontrò il successo sperato. Nel 1848 diventò un teatro per filodrammatici.

Federico Stella

Una delle prime personalità carismatiche che si insediarono al San Ferdinando fu don Federico Stella, scritturato dagli impresari Bartolomeo e Golia. Il suo debutto fu con la piece "Tenebre e amore" di Crescenzo Di Maio.

Stella monopolizzò l'offerta artistica del teatro per circa quarant'anni e fu molto amato dal suo pubblico, prevalentemente di estrazione popolare, amante delle storie e delle interpretazioni da lui proposte. La sua ultima rappresentazione, "La bella di Portacapuana" si tenne il 20 settembre del 1926, quando lui ormai aveva 84 anni.

Mutarono i tempi nella prima metà del Novecento: dalla sceneggiata (dove giganteggiava la Compagnia Cafiero-Fumo) il teatro si tramutò in un cinematografo. Fu addirittura ribattezzato in Teatro Principe, perdendo così il suo nome, il suo prestigio ed il suo pubblico.

La maledizione dei teatri non manco di assestare anche al San Ferdinando il suo colpo più duro: nell'agosto del 1943 un bombardamento bellico lo rase quasi completamente al suolo.

Eduardo De Filippo

Il Teatro San Ferdinando rinacque mitologicamente dalle sue ceneri, grazie ad un personaggio altrettanto mitico: Eduardo De Filippo. Il grande commediografo lo rilevò il 25 febbraio del 1948, per la somma di tre milioni dell'epoca.

I lavori di abbattimento di quel che restava in piedi, di ricostruzione e di restauro durarono sei anni e costarono ad Eduardo tutti i risparmi di una vita, finendo per indebitarsi anche con le banche.

Il 22 gennaio del 1954 segna la data di un altro miracolo: il nuovo San Ferdinando viene inaugurato da Eduardo stesso con la messa in scena di "Palummella zompa e vola" di Antonio Petito. Seguirono a ruota "Miseria e nobiltà" di Scarpetta, "Signorine" e "Addio mia bella Napoli!" di Ernesto Murolo, "Monsignor Perrelli" di Starace, "'A pace d'a casa" di Domenico Petriccione, "Mese mariano" di Di Giacomo, "O professore" di Libero Bovio, "Pronti vengo" di Rocco Galdieri, "O cumitato" di Costagliola e Chiurazzi, "Montevergine " di Domenico Romano, "Don Giacinto" e "A figliata" di Viviani, "Sarà stato Giovannino" di Paola Riccora e "Natale in casa Cupiello".

La compagnia di Eduardo era comprendeva la crema degli attori dell'epoca: oltre alla sorella Titina c'erano Luisa Conte, Tina Pica, Amedeo Girard, Ugo D'Alessio, Pietro Carloni, Gennarino Palumbo, Thea Prandi, Nino Veglia. Naturalmente tutti amatissimi dal pubblico napoletano.

Negli anni '80 il San Ferdinando venne di nuovo chiuso e rimasto inutilizzato per circa vent'anni.

San Ferdinando Teatro Stabile

La riapertura del teatro è storia recente. Dopo una lunga serie di restauri e ristrutturazioni da parte del Comune di Napoli, il San Ferdinando riaprì definitivamente i battenti il 1 ottobre 2007, con "La tempesta" di William Shakespeare nella versione tradotta da Eduardo De Filippo, messa in scena dalla Compagnia Marionettistica dei Fratelli Colla.

Insieme al Teatro Mercadante, costituisce l'ente Teatro Stabile di Napoli e fu utilizzato nel circuito del Teatro Festival, la prima rassegna di teatro nazionale ed internazionale che ha scelto Napoli come sede di decollo delle sue prime tre edizioni.

Dopo questa esperienza, il San Ferdinando dovrebbe essere pronto per proporre stabilmente la sua programmazione a tutti gli effetti, seguendo il filo della sua "vocazione eduardiana" sempre con un occhio puntato al contesto territoriale in cui è inserito.

Descrizione

Il San Ferdinando è disposto su tre livelli, raccordati da una doppia scala di marmo. Spicca nella parete sinistra del livello centrale un grande Pulcinella di marmi policromi, disegnato da Titina De Filippo.

Quattro scalinate portano alla sala, ossia una platea decisamente inclinata verso il palcoscenico. Al livello superiore una fila di palchetti che portano i nomi di illustri personaggi del teatro napoletano (Stella, Cammarano, Petito, Trinchera...). Il terzo livello è costituito invece dalla balconata.

Produzioni

  • L'inseguitore di Tiziano Scarpa, regia di Arturo Cirillo.
  • Chie Chan e io adattamento di Giorgio Amitrano (da un romanzo di Banana Yoshimoto), regia di Carmelo Rifici.

Servizi

L'Ufficio Promozione offre al pubblico organizzato (scuole, associazioni culturali, associazioni legate all’ambiente del lavoro, biblioteche..) la possibilità di acquistare biglietti o abbonamenti a prezzi ridotti.

Gli ambienti del teatro possono ospitare anche mostre, convegni, seminari, tavole rotonde.

Nel foyer è presente anche una sorta di piccolo museo: una serie di vetrine e teche contenenti abiti, locandine ed oggetti di scena dei più popolari attori napoletani della storia. Un esempio su tutti: la bombetta di Totò.

Giorni e Orari di Apertura

Orario Biglietteria

  • In caso di spettacolo pomeridiano: dal martedì alla domenica ore 10:30 – 13:00 / 16:30 – 19:30
  • In caso di spettacolo serale: dal martedì alla domenica ore 10:30 – 13:00 / 18:00 - 21:30
  • Con spettacolo biglietteria chiusa il lunedì.
  • In assenza di spettacolo biglietteria chiusa la domenica.

Orario Spettacoli

  • Feriali ore 21:00
  • Festivi ore 18:00
  • Mercoledì ore 18:00

Riferimenti

  • Indirizzo Teatro: Piazza Eduardo De Filippo, 20
  • Telefono Biglietteria: 081/291878
  • Sito Web: [1]
  • Email: [2]

Mappe

Teatro San Ferdinando dal satellite
Teatro San Ferdinando dal satellite