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Foto Acerra:
2012, 2009, 2008
Municipio e Castello
Chiesa di Santa Maria SS. dell'Annunziata

Acerra è situato in Campania in Provincia di Napoli. Il 29 maggio si festeggia il Patrono, San Cuono.

Confina con i comuni di: Casalnuovo di Napoli, Caivano, Afragola, Brusciano, Maddaloni, Marcianise, Marigliano, Nola, Pomigliano d'Arco, San Felice a Cancello e Castello di Cisterna.

Indice

Storia

Un'immagine di Piazza Castello del 1922

Città di origini osche, poi conquistata dagli Etruschi da cui deriva il toponimo connesso con il termine sacrale acerra "navetta dell'incenso". Dalla metà del V secolo fu conquistata dai Sanniti e dopo la prima guerra sannitica fu occupata dai Romani diventando "città romana senza diritto al voto". Durante le guerre puniche Acerra, fedele a Roma, venne in parte distrutta e dovette attendere 5 anni, nel 206 a.C., per poter essere ricostruita.

Nel 91 a.C. fu di nuovo coinvolta in una guerra, il bellum sociale, alla fine della quale Acerra ottenne la totale cittadinanza romana accogliendo anche una colonia militare. Con la fine dell'Impero Romano, subì un forte declino economico a cui seguirono le invasioni barbariche.

Nel XIII secolo, con Federico II, si istituì come Universitas, comunità civile, con giudici eletti dai cittadini ed un sistema economico feudale.

Con l'avvento degli Angioini la situazione non sembrò migliorare: la città subì un massiccio spopolamento a causa delle guerre Angioni-Aragonesi. A questo si aggiunsero le numerose epidemie causate dai continui straripamenti del fiume Clanio che resero paludoso il territorio.

Solo verso la metà del '500 iniziarono i lavori di canalizzazione del fiume che presero il nome di Regi Lagni (da un'alterazione del nome latino del fiume, Clanis).

Nel 1858 ci fu la pavimentazione delle strade, ancora in terra battuta e fu creato un nuovo sistema fognario.

Dalla seconda guerra mondiale in poi la popolazione riprese a crescere grazie alla totale bonifica delle campagne circostanti.

Miti e Leggende

Una tradizione seicentesca rivela che Acerra è la città natale di Pulcinella. Difatti si narra che sia il sarto Paolo Cinella, supposto ideatore della maschera, sia Andrea Calcese detto Ciuccio, primo esempio del "tipo Pulcinella" siano nati ad Acerra. Tuttavia non ci sono documenti che attestino la voce del popolo che, ha identificato la residenza di Pulcinella in un'antica casa nel quartiere della Maddalena.

E' con la Commedia dell'Arte che tale maschera acquista fortuna, ma l'immagine del Pulcinella esisteva già ai tempi delle Atellanae (genere comico dell'età romana) e il suo nome deriva dal latino Pullicenus, pulcino.

Pochi elementi bastano ad identificare questo personaggio buffo e malinconico insieme: una veste bianca e una maschera nera con un grande naso. E' l'immagine del tipico contadino campano che riesce a "campare" unendo schiettezza e garbo.

A lui è dedicata una statua in marmo che si trova nel cortile del Castello e una sezione del Museo del folclore in cui c'è un presepe interamente abitato da Pulcinella e un teatrino delle guarattelle.

Anche il fiume Clanio ha una propria leggenda. Si racconta, infatti, che le sue acque siano in grado di trasformare qualsiasi cosa in pietra. Con questa pietra calcarea-lacustre, chiamata Pietra di Pantano, gli acerrani avrebbero edificato le loro case.

Altra nota distintiva di questa città sono i cunicoli in tufo che si irradiano nel sottosuolo. Si narra che fu proprio grazie a questo "percorso alternativo" che la popolazione, durante le guerre puniche, riuscì a salvarsi dall'ira di Annibale

Attività

  • Dimensione Benessere, Wellness club, corso Vittorio Emanuele II, Telefono:0813199990 Sito Web: [1]

Vie e Piazze

Piazza Castello
Piazza Castello
Da segnalare Piazza del Duomo, dove si innalza la Cattedrale di Acerra ed in posizione frontale ad essa si erge la Chiesa del Corpus Domini. Mentre Piazza Castello ospita il Palazzo Radice oltreché un monumento ai caduti ed un busto marmoreo, opera dello scultore Gaetano Caporale. Tra le vie, Via dell'Annunziata (che ospita la Chiesa di San Conone) ed Via del Purgatorio (con la Chiesa del Suffraggio).

Da Vedere

Edifici Religiosi

  • Duomo dell'Assunta, sede Vescovile
  • Chiesa di Santa Maria SS. dell'Annunziata
  • Chiesa del Suffragio

Ville e Palazzi

  • Il Castello
Ex sede del Municipio, è ora la dimora del Museo del Folclore. Da una porta laterale si accede al teatro romano su cui è stato edificato. Il Castello è ancora circondato dal fossato, ma dell'antica costruzione resta solo il grande torrione cilindrico.
  • Palazzo Russo Spena, in Via del Duomo
  • Palazzo Radice, edificato alla fine del settecento, opera di Michele Manlio, in Piazza Castello

Dove Mangiare

  • Ristorante Antichi Sapori, Corso Vittorio Emanuele II, 61
  • Ristorante Degli Artisti, Corso Italia
  • Ristorante Il Picchio Verde, Via Colasanto, 8
  • Ristorante La Lanternina, Via Vittorio Veneto 69, Telefono 081/5200413‎
  • Ristorante Pizzeria Martina, Corso Garibaldi, 48/50
  • Ristorante Pizzeria Vecchio Mulino, Via Mulino Vecchio 1, Telefono 081/5201510‎
  • Ristorante Pizzeria Da Paolo, Via Battisti Cesare 10, Telefono 081/5207760‎

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale G. Caporale, Piazza Castello
  • Biblioteca del Museo della maschera, del folklore e della civiltà contadina, Piazza Castello
  • Biblioteca diocesana, Via Roma, 24

Lapidi Commemorative

Informazioni Utili

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Memorie Storiche

Il Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica (1840) così riporta:

Acerra e S. Agata De'Goti. (Acerrarum et s. Agathæ Gothorum). Vescovati uniti nel regno delle due Sicilie. Acerra, antica città, con residenza vescovile, detta corrottamente la Cerra, vuolsi fondata dagli etruschi, nella Terra di Lavoro. Al tempo di Augusto divenne colonia romana, e, a detta di Tito Livio, fu innalzata al grado di città municipale. Annibale la incendiò. Ristorata a spese della repubblica romana, Buono duca di Napoli rovinolla. Per opera de' suoi abitanti risorse di nuovo, e fu retta da particolari signori, portando il nome di contea. Acerra, della quale non conosciamo il primo banditore evangelico, forma oggidì un vescovato, la cui sede è suffraganea dell'arcivescovo di Napoli, mentre quella unita di s. Agata lo è di Benevento. La cattedrale è dedicata all'Assunzione della B. V.: il capitolo componesi di tre dignità, prima delle quali è l'arciprete, con quindici canonici e sei ebdomadarii, oltre altri cherici. La residenza del vescovo è in ambedue le città: Acerra ha un convento di religiosi, confraternite, seminario, ospedale e monte di pietà. La mensa è tassata 238 fiorini per ambedue le diocesi.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

ACERRA, picciola citta vescovile di Campania, in oggi Terra di Lavoro, in amena situazione sulla destra riva dell'Agno, ed intersecata dalla via che da Napoli conduce a Caiazzo, otto miglia a maestro da Nola e circa altrettante a scirocco da Caserta. Questa città ha titolo di contea ed è capo luogo di cantone. La cattedrale è di buona architettura gotica, rimarchevole per la sua oscurità; vi è un seminario ed un monte di Pietà. Fu edificata dagli Etruschi, distrutta da Annibale, quindi riedificata dai Romani, i quali poi gli diedero la propria cittadinanza a' tempi delle guerre civili che distrussero la repubblica. Buono, duca di Napoli, nel XIII secolo dell' e. v. la distrusse nuovamente. Silio diede a questa città l'epiteto di semper contempa, ed è pure in oggi d'aere non troppo salubre per alcune paludi, cui non è dato uno scolo. Tuttavia conta più di 6 mila abitanti. Long. 10° 58', lat. 4o° 56'.