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Foto Alatri:
2012, 2009, 2008

Alatri è situato nel Lazio in Provincia di Frosinone. Il mercoledì dopo Pasqua si festeggia il Patrono, San Sisto.

Confina con i comuni di: Ferentino, Guarcino, Frosinone, Trivigliano, Fumone, Collepardo, Veroli, Vico nel Lazio e Morino. E' a circa tredici chilometri da Frosinone.

La chiesa di S.Maria Maggiore
Il cartello turistico con la pianta della città

Indice

Vie e Piazze

La Piazza Santa Maria Maggiore è sede della romanica Chiesa di Santa Maria Maggiore e del Municipio; al centro si trova la fontana detta Fonte Pia ed è teatro del mercatino settimanale.

In pieno centro storico sorge la caratteristica Piazza Regina Margherita.

Da Vedere

Le mura ciclopiche sotto l'Acropoli
  • Cattedrale di San Paolo di Alatri
  • Chiesa di Santa Maria Maggiore
  • Chiesa degli Scolopi
  • Palazzo Gottifredi gotico, del sec. XIII
  • Le mura poligonali che cingono il colle per 2 km.dalla quale si sale all'Acropoli
  • La Porta Areopago, dalla quale si sale all'Acropoli

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Luigi Ceci, Via Roma, 12
  • Biblioteca del Centro studi Luigi Pietrobono, Piazza Santa Maria Maggiore, 6
  • Biblioteca del Convento dei cappuccini, Salita dei cappuccini
  • Biblioteca del Seminario vescovile, Via Duomo, 14
  • Biblioteca Molella, Via Roma, 36

Complessi Bandistici

  • Banda Città di Alatri - Associazione Amici Musica
  • Banda Ernica

Informazioni Turistiche

  • Taxi Alatri Christopher Pecchia, S.S. 155 Maddalena, Telefono 333/9442693 [1]

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Aletrium. Una visita al centro storico di Alatri, Mario Ritarossi, Ed. Tofani (1999)

Memorie Storiche

Nel Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica (1840) così viene descritto il comune:

Alatri (Alatrin) Antichissima città con residenza vescovile nello stato Pontificio posta nella delegazione di Frosinone. E celebre per le mirabili sue mura, ma molto di più per aver partecipato alle vicende de' campani, ernici e romani. E' fama che un duce de' pelasgi tenesse in essa la sua residenza. Vinti gli ernici dai romani, Alatri fu governata da un prefetto, e vi si narrano imprese valorose de' suoi cittadini. Cangiatasi poscia in florido municipio, venne desolata da Mario e Silla, nè risorse se non quando Augusto vi spedi una delle ventotto colonie militari d'Italia. La città si divise allora in nove curie, che stabilitosi poi il cristianesimo, divennero nove parrocchie.

Evvi tradizione che nei tempi apostolici abbia essa ricevuto il vangelo, ed è certo che ne' primi secoli della Chiesa era sede di un vescovo, giacchè ne fanno fede i concilii tenuti a Roma sotto i Pontefici Vigilio, Agatone e Gregorio II. Sappiamo anche di certo che nell'anno di Cristo 546 essendo Papa Vigilio chiamato a Costantinopoli dall'imperatore Giustiniano, ebbe per compagno Pascasio vescovo di Alatri. Nel 1583, il celebre matematico e geografo Ignazio Dante, domenicano, il quale dapprima chiamossi Peregrino, ed apparteneva alla cospicua famiglia de' Rainaldi da Perugia era pur vescovo di Alatri.

Codesto vescovato è soggetto immediatamente alla Santa Sede. La cattedrale, di architettura magnifica, è dedicata all'apostolo s. Paolo. Sotto l'altare di questa chiesa fu collocato il corpo di s. Sisto I Pontefice, martirizzato nel 127, trasportato colà nel 1133 dalla chiesa di s. Sabina. Il capitolo si compone di dodici canonici. La bella chiesa di santo Stefano venne eretta nel secolo decimoterzo dal Cardinale Gottifredo che denominossi d'Alatri. Nelle vicinanze sta l'abbazia di san Sebastiano fondata da Liberio prefetto delle Gallie e data in cura al diacono Servando, ma poi incorporata dai Papi ad altre ecclesiastiche dotazioni.

Alatri comprende quattro monisteri, oltre il collegio dei padri delle scuole pie ed uno spedale. I cappuccini abitano l'antico convento delle benedettine dove esistette un tempio sacro a Bellona, in cui gli antichi alatrini ricevevano le straniere ambascerie.

Questa città ebbe più volte la sorte di accogliere fra le sue mura i Sommi Pontefici. Tra gli altri, nel 1088 Urbano II si ritirò in essa per la quistione che ebbe sulle investiture con Enrico IV re de' romani; Calisto II, nel 1120, quando si trasferì a Benevento per animare i normanni ad intraprendere l'assedio di Sutri, dove si era ritirato l'antipapa Gregorio VIII; nel 1127 Onorio II; nel 1165, Alessandro III, mentre fuggiva di terra in terra, colpa le persecuzioni di quei tempi, e finalmente nel 1227, Gregorio IX, che scappava dal furore di Federico II da lui scomunicato.

Alatri fu patria ad alcuni Cardinali. Merita special menzione il Cardinale Ugo Visconti del 1099, il quale mostrò una straordinaria intrepidezza nelle calamità donde era travagliata la Chiesa, e die' saggio di gran valore nell'eroica difesa di Benevento, cui presiedeva a nome del Sommo Pontefice (V. Visconti Ugo, Cardinale.). I Cardinali Gottifredo, di cui parlammo superiormente, e Patrasso Leonardo furono ancor essi alatrini.

La medesima città, anche dopo l'undecimo secolo ebbe a sofferire molte disastrose vicende. Nel 1155 fu occupata da Federico I Barbarossa con numeroso esercito, perchè Adriano IV avea ricusato di coronarlo a causa delle sue pretensioni sulla sovranità di Sicilia. Nel 1186 Enrico figlio di Federico I, essendogli andato a vuoto l'assalto di Fumone e di Ferentino, per disfogar la sua collera si getto sopra Alatri, devastandone le terre vicine. Senonchè la vigorosa resistenza dei suoi abitanti l'obbligo a ritirarsi, e levarne l'assedio; ma Enrico VI nel 1194 portandosi alla conquista della Sicilia fece pagare ad Alatri il fio di quella resistenza. Molto ancora sofferse dalle armi di Ladislao re di Napoli, nel tempo del grande scisma di Occidente; molto ancora per la guerra, che Carlo V dichiarò a Papa Clemente VII del 1523.

Nuovi guai piombarono su Alatri pe' disgusti nati fra il Pontefice Paolo IV, Caraffa, ed il re di Spagna Filippo II. Questi mando negli stati della Chiesa il duca di Alba che con un possente esercito diede il guasto ai luoghi vicini a Roma; ma il tutto ebbe fine colla pace conchiusa in Cave presso Palestrina a' 14 settembre dell'anno 1557.

Anche per le recenti vicende, Alatri nel 1798 vide rinnovarsi le stragi ne' suoi cittadini, mentre valorosamente si opponevano ai repubblicani francesi.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

ALATRI, picciola città vescovile degli Stati di Roma, prov. di Campania, deleg. di Frosinone, presso i confini dell' Abruzzo, 6 miglia a maestro da Veroli, 12 a settentrione da Frosinone 10 a levante d'Anagni e 40 a scirocco da Roma. Vi si contano quasi ottomila abitanti. Oltre alla cattedrale vi é una collegiata ed alcuni conventi. Vi si trovano di tempo in tempo preziosi avanzi d' antichità. I dintorni abbondano di ulivi e viti; i cereali bastano soltanto al proprio consumo. Long. 10° 55'; lat. 41° 44'.