GUIDA  Albiate/Villa Campello

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Storia

La costruzione di Villa Campello fu avviata nel 1903 e terminata nel 1907, su progetto dell’architetto Giuseppe Gmur.

Inizialmente fu abitata da Michelangelo Viganò, un importante industriale, insieme a sua moglie Serafina Boleri. Essi si occuparono della progettazione del parco, ispirandosi alla Villa dell’Orlanda a Rancate, dimora abituale dei Viganò.

Michelangelo Viganò era proprietario di un'importante filatura della zona, fondata dal padre Galeazzo e Villa Campello rappresentò il sigillo del peso economico e civico della famiglia Viganò.

Nel 1918, l'anno della morte di Michelangelo, la villa divenne l'abitazione del fratello minore, Antonio Viganò. Dopo la sua morte, nel 1972, Villa Campello fu acquistata da una società immobiliare e venne rilevata dall'amministrazione comunale di Albiate nel 1976, che aprì immediatamente il parco al pubblico. Dopo una lunga ristrutturazione, nel 1991 divenne sede del municipio di Albiate.

Descrizione

La villa si trova vicino al fiume Lambro, in località Campello, da cui appunto prende il nome. L'edificio è più o meno a forma di U ed è strutturato su tre piani, occupando una superficie di circa 900 metri quadri. Fonde al suo interno diversi stili architettonici, che spaziano dal Rinascimentale fino al Neoclassico.

Attraverso un viale alberato si accede al parco, dove ci si imbatte in alberi anche secolari, tra cui faggi, tigli, ippocastani, araucarie e cedri. Il parco si estende su una superficie di circa 50000 metri quadrati e all'interno comprende anche un alloggio per il custode ed una casa colonica.