GUIDA  Alpignano/Ritratto della Città

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Indice

Ritratto della Città

Settore nord di Alpignano (sinistra idrografica Fiume Dora Riparia) - Panoramica
Settore nord di Alpignano (sinistra idrografica Fiume Dora Riparia) - Panoramica
Settore sud di Alpignano (destra idrografica Fiume Dora Riparia) - Panoramica
Settore sud di Alpignano (destra idrografica Fiume Dora Riparia) - Panoramica

  • La cittadina è divisa esattamente a metà dal corso del Fiume Dora Riparia ed i due settori sono uniti (all'altezza del centro storico) da un ponticello (originario dell'epoca romana) ricostruito nell’anno 1736 ed esistente ancora oggi,benché ristrutturato con tecniche moderne, noto con il nome di Ponte Vecchio .In epoca fascista,tra l’anno 1935 e l’anno 1936,venne portata a termine la costruzione di un secondo ponte situato più ad ovest del primo,noto con il nome di Ponte Nuovo .La località è suddivisa in quattro Borghi : Vecchio (nucleo storico un tempo circondato da mura), San Giacomo , Sassetto e Talle ciascuno dei quali è contraddistinto da simboli e colori tratti dall’iconografia classica di San Giacomo,Patrono della città,dallo Stemma Araldico degli antichi Feudatari Provana e da antichi monumenti.Le caratteristiche peculieri sono di seguito riportate:
- Borgo Vecchio : la denominazione risale all’anno 1880 a seguito della massiccia espansione del nucleo urbano e l’avvio embrionale dell’industria locale,per distinguerlo dai Borghi nuovi ed in parte decentrati.Nel suo dedalo di strade e vie hanno operato e operano maestri del pennello e dell’editoria e sono nate idee innovative concretizzate in attività industriali;
- Borgo San Giacomo :comprende un vasto territorio suddiviso in: Regione Santa Maria ; Regione San Giacomo (una zona sopraelevata un tempo coltivata a vigneti); Regione Pozzuoli ("Pusoi") un tempo agricolo.Ad ovest della Regione Pozzuoli,verso le sponde del Lago Scolpis ,si estende la Regione Peschiera (nome derivato dal pesce pescato nel lago); Regione Praglia di Pessina (era chiamata "sansuera" per le sanguisughe o "mignatte" che, nel XIX secolo,si allevavano nello stagno locale);
- Borgo Sassetto : nonostante la caratteristica "sassosa" del suo suolo originariamente era dedito all’agricoltura e le prime forme di artigianato industriale.Con le prime immigrazioni delle Regioni del nord-est e del Meridione il Borgo cambiò il suo volto e la sua composizione sociale:i prati di un tempo sono scomparsi e sono stati occupati da palazzi,case,scuole,impianti sportivi,piccole e medie officine,centri commerciali,la nuova Piazza Enrico Berlinguer ed il Parco Aldo Moro ;
- Borgo Talle :il cui toponimo è di probabile origine latina (riconducibile ai lemmi telea,"talla",talo per indicare: germogli,fusti striscianti, ortaggi selvatici,tralci della vite ma anche scarpata,pendio,terrapieno e ghiaione)e comprendente: Via Valle , Via Costa , Via Pietre , la boschiva Regione Perosa , il costone del Belvedere con le sue cascine, la Regione Rivarola (un tempo coltivata a viti dal generoso vino frizzante) ,il Bosco del Ghiaro , l’altura del Colgianesco ed un’area della line ferroviaria TorinoBardonecchiaModane ( Francia ) una volta prevalentemente agricolo.
Per circa un secolo (a decorrere dall’anno 1885) la cittadina ebbe un carattere industriale a seguito della realizzazione della prima fabbrica di lampadine a incandescenza (della Società Italiana di Elettricità Sistema Cruto ,divenuta successivamente dipendente dalla Philips ). Oggi sono presenti attività industriali legate principalmente al settore metalmeccanico e meccanico, oltre che a quello agricolo.Con l'aumento esponenziale della popolazione si è reso necessaria la costruzione di nuove case che hanno dato luogo alla formazione di nuovi quartieri:l'elegante Belvedere , verso Rivoli ed altri,come il Borgo Sassetto ,verso Pianezza . Una peculiarità del centro storico è rappresentata dalla presenza di una Galleria d’arte all’aperto ,dal tema "I colori delle stagioni" ,realizzata sui muri degli edifici da parte di diversi autori.Giardini e parchi rendono la città particolarmente ricca di verde e di alberi,anche se soffre nelle due principali arterie di attraversamento e scorrimento viario ( Via Cavour e Via Mazzini ) di un notevole traffico automobilistico.

Panorami e Scorci

Edifici Cittadini

Vie e Piazze

Torre per le Telecomunicazioni - Panoramica
Torre per le Telecomunicazioni - Panoramica

Galleria d’arte all’aperto

  • La galleria interessa anche l'antico Municipio della città che svolse tale funzione sino all'anno 1933.L'adificio di proprietà di Antonio Maria Giusta fu acquistato dall'Amministrazione Comunale,per le proprie adunanze,annunciate dal suono delle campane.Nella lunetta vi è lo Stemma Araldico Municipale con la scritta: "Pino Fruttifero nodrito sulla pianura erbosa,in campo d'argento".

Varie

Cimitero - Panoramica
Cimitero - Panoramica

Area Cimiteriale

  • Cimitero:Via Rivera,9 Telefono 011-9674760

Cortile dell’ex Opificio Cruto - Panoramica
Cortile dell’ex Opificio Cruto - Panoramica

Candelabro a gas in ghisa
Curiosità :

Ponte Nuovo - Panoramica
Ponte Nuovo - Panoramica
Ponte Vecchio - Panoramica
Ponte Vecchio - Panoramica

1. La divisione dell’abitato in due nuclei (da parte del corso del fiume) ha influito notevolmente sulla vita degli abitanti e si narra che il corso d’acqua fosse visto,soprattutto in passato,come un vero e proprio confine da parte degli abitanti delle due parti.Le rivalità riguardavano i ragazzini in età scolare i quali,dopo le lezioni,pare si ritrovassero sulle due sponde opposte del fiume per intraprendere una battaglia a colpi di sassi divisi in due squadre corrispondenti alle opposte sponde del paese.Tali rivalità riguardavano comunque anche il mondo degli adulti:pare difatti che persino per la compilazione delle liste per il Consiglio Comunale si dovesse procedere ad un'equa spartizione dei posti tra abitanti delle due frazioni.Questa rivalità, oltre alla sfera politica,non risparmiava neppure quella religiosa:si racconta infatti che,durante la Santa Messa,i fedeli abitanti sulla sponda sinistra si sedessero nei banchi di sinistra della Chiesa e viceversa.
2. Ponte Vecchio :per la sua posizione strategica fu spesso al centro di eventi bellici e venne parzialmente ricostruito nell'anno 1600.Nell'anno 1690 venne fatto saltare per impedire all' Esercito Francese di entrare ad Alpignano per poi dilagare verso Torino .Venne riedificato in legno,cotto e pietre e cinque anni più tardi fu rifatto in pietra.

Parco - Via Armando Diaz
Parco - Via Armando Diaz

3. Nel cortile antistante l’ex Opificio Cruto (oggi Ecomuseo Sogno di luce – vds. in Musei ) ,in Via Giacomo Matteotti n. 2, è presente un candelabro a gas in ghisa (prodotto a fine 1800) alto 5 metri circa e coronato da un gruppo di mensole reggenti tre globi o lanterne.Stilisticamente si caratterizza per la bella base e per l’elegante colonna ricca di motivi vegetali,impreziosita da fiori sul capitello.Presenta una spiccata valenza ornamentale con tre splendidi leoni alati (intervallati da decori vegetali di grande pregio,) che si protendono minacciosi sulle zampe anteriori,quasi a voler delimitare il territorio ed avvertire della loro presenza a difesa del manufatto.L’pera,originariamente era collocata nel cortile interno dell’ Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari in Torino , costruzione del 1800 opera dell’ Ingegnere Angelo Reycend su iniziativa della Marchesa Luisa del Carretto allo scopo di assicurare alle donne una formazione più adeguata ai tempi (in esso le giovani erano guidate a diventare operaie specializzate,attraverso l’esercizio di lavori di sartoria,ricamo,cucito,tessitura,commissionati dall’esterno,non disgiunti da una buona istruzione).
4. In Via Armando Diaz è presente un grande parco in fondo al quale vi è una locomotiva a vapore (del 1900) delle "Officine di Saronno" oltre due edifici,uno moderno e l'altro del 1700,di proprietà dei tipografi Tallone .La stamperia (aperta nell'anno 1957)produce libri rari e preziosi

ed è visitabile.