GUIDA  Amalfi/Lapide all'arcivescovo Ferdinando Palatucci

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Amalfi - Duomo - all'Arcivescovo P. Palatucci.jpg

Al venerato fratello MONS. FERDINANDO PALATUCCI

Arcivescovo di Amalfi - Cava de' Tirreni

Poichè la chiesa di Dio che è in Amalfi ricorda quest'anno il millennio della sua elevazione a sede arcivescovile e si accinge a concludere le celebrazioni con una solenne liturgia presieduta dal caro fratello il Signor Cardinale Sebastiano Baggio, mi è gradito porgere a lei, al suo presbiterio, alle persone consacrate ed a tutti i fedeli il mio affettuoso saluto, unendomi spiritualmente alla comune esultanza. Questa significativa circostanza è, anzitutto, un motivo per ringraziare il Signore ed è, insieme, un'occasione opportuna per riflettere sulla peculiare vocazione pastorale che, anche nel tempo presente, il Signore affida ad Amalfi cristiana. Il dono divino della fede e dell'evangelizzazione non cessa di fruttificare in ogni tempo, ed è doveroso discernere e comprendere che cosa lo spirito suggerisca a codesta chiesa (cf. AP 2.7.II), perchè annunci incessantemente Cristo mediante il ministero della parola e della carità. Sono note le tradizioni civili e religiose di Amalfi, sede vescovile già nota nel VI secolo e che proprio mille anni fa, in ragione della sua importanza rispetto alle regione circostante, fu elevata al grado arcivescovile dal Pontefice Giovanni XV. Nella sua cattedrale, inoltre, sono custodite, secondo un'antica tradizione, le reliquie dell'apostolo Sant'Andrea, patrono dell'arcidiocesi, mentre in tutto il territorio sono tuttora evidenti le tracce dell'antica fiorente vita cristiana, segnata da tante chiese e monasteri. Ma molte altre sono, ovviamente le memorie storiche, evocate dalla ricorrenza millenaria. Accanto alle vicende della comunità civile, famosa per le costituzioni giuridiche e per il suo ruolo di libera repubblica marinara, sono da ricordare le figure insigni degli arcivescovi amalfitani, tra i quali meritano singolare menzione Lorenzo da Amalfi, maestro e collaboratore di S. Gregorio VII, ed il cardinale Pietro Capuano, promotore di efficaci iniziative di carità. Nè può essere dimenticata la speciale e profonda devozione di Amalfi verso Maria Santissima, in cui onore i suoi mercanti e navigatori amavano erigere chiese nelle località dell' Italia e dell'oriente da loro frequentate, sicchè ancor oggi in alcuni santuari, cari alla pietà dei fratelli ortodossi, la Vergine è invocata sotto il nome di "S. Maria degli amalfitani". Da una storia così ricca di vicende religioso-ecclesiali mi è gradito trarre l'auspicio che la celebrazione del primo millennio incrementi la missione evangelizzatrice della chiesa odierna. Amalfi ed il suo territorio costituiscono al presente un'area intensamente frequentata da persone provenienti da ogni parte per motivi di cultura e di studio, di cura e di vacanza, attratti dalle eccezionali bellezze naturali ed artistiche, ed è questo un fatto che non può essere disatteso dalla chiesa locale. Questa deve presentarsi agli ospiti come testimone di una fede profonda e di un'autentica cultura cristiana. Ad essi il più diretto contatto con la natura, opera di Dio, la conoscenza attenta di opere d'arte ispirate ai misteri cristiani, il contatto con tradizioni religiose popolari, potranno offrire spunti positivi e validi per un cammino di fede. Ed io confido che la comunità ecclesiale di Amalfi saprà svolgere anche un tale servizio, particolarmente necessario oggi, quando insidioso e sottile incombe il pericolo che la crescita del benessere, il progresso puramente economico, il fenomeno della secolarizzazione distolgano gli uomini dai valori trascendenti. Ogni amalfitano si senta, dunque, partecipe della missione della sua chiesa ed accolga con disponibilità il compito che è proprio di ogni battezzato: essere testimone del Vangelo con la sua stessa vita. La chiesa di Amalfi potrà così, in piena consonanza con le sue nobili tradizioni, condividere con tutta la Chiesa universale l'impegno di annunciare e diffondere il Regno di Dio all'inizio del terzo millennio dalla nascita di Cristo. Con tali auspici, invocando la protezione della Vergine Maria e di S. Andrea Apostolo, imparto di cuore una speciale benedizione apostolica a lei, ai sacerdoti, ai religiosi ed a tutti i fedeli, singolarmente ai giovani e ai sofferenti.

Dal Vaticano, il 26 ottobre dell'anno 1988, undicesimo di pontificato.

JOANNES PAULUS II

A cura del comitato festeggiamenti S. Andrea Ap.