GUIDA  Aosta/Storia

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[...] La vecchia Aosta di cesaree mura
Ammantellata, che nel varco pino
eleva sopra i barbari manieri
l’arco di Augusto [...]

(Piemonte di Giosuè Carducci, da Rime e Ritmi, 1889-98)

Dall'estro insuperabile del Carducci partorisce l'immagine più rappresentativa della cosiddetta "Roma delle Alpi": quella città di Aosta che fu romana di nascita (fondata dai romani nel 25 a.C. con il nome di Augusta Praetoria Salassorum) e sabauda d'adozione (sotto l'influenza dei Savoia per più di tre secoli). Un'identità che il capoluogo valdostano ancor oggi conserva saldamente nell'assetto urbanistico e nei monumenti di maggiore rilevanza storica, perfettamente integrati nel suggestivo scorcio alpino. Disegnata nel cuore di una conca (sovrastata dalle imponenti vette dell' Emilius e della Bocca di Nona), punto d'incontro delle diramazioni che partono dai due valichi alpini (Colle del Gran San Bernardo e Colle del Piccolo San Bernardo), la collocazione geografica, allora come oggi, ne fa un nodo strategico della rete di collegamenti e di rapporti commerciali tra la penisola e i popoli d'oltralpe.

Nata come baluardo naturale contro le mire espansionistiche dei Galli, con essa gli architetti dell'Impero diedero prova dell'eccellente livello di cultura urbanistica raggiunto, realizzando quello che è oggi considerato il più importante esempio di architettura romana del Nord Italia. Sui confini dell'originario insediamento si sviluppava l'odierno centro storico, diviso ortogonalmente dal decumanus maximus e dal cardo maximus e cinto quasi per intero da mura. Nell'accedervi da est si rifà lo stesso percorso di un visitatore dell'età augustea. Attraversato il ponte sul torrente Buthier (di recente costruzione, in sostituzione dell'antico Ponte romano visibile a pochi metri) si arriva all'Arco di Augusto (eretto per commemorare la vittoria sui Salassi) e più avanti alla Porta Praetoria (ingresso orientale dell'antica civis) a destra della quale sorge l'area destinata agli edifici di svago come il Teatro romano, le Terme e l'Anfiteatro . A sud dell'odierna piazza Giovanni XXIII, si estendeva il Foro di cui oggi restano testimonianze significative nell'Area Sacra (tra questi il Criptoportico romano, una galleria a doppia corsia un tempo forse usata come cisterna).

Corridoio temporale tra età romana e Medioevo è la succitata piazza, dove domina la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di gusto romanico (costruita intorno all'anno Mille sui resti, in parte visibili, di una chiesa paleocristiana), che si segnala per un ciclo di affreschi del 1030 e del 1040 e per il "deambulatorio" (sede del Museo del Tesoro della Cattedrale). Il santuario mariano simboleggia una fase di crescente potere per il clero locale, che trova una definitiva consacrazione con il Complesso Monumentale di Sant'Orso. Realizzato all'esterno delle mura, ne fanno parte la Collegiata e Priorato di Sant'Orso ed il Chiostro. L'Aosta medievale rivive inoltre nelle caratteristiche Torri (erette a ridosso delle mura quale residenza dei nobili feudatari) e nell'attesissima Fiera di Sant'Orso, un vero e proprio showroom dell'artigianato regionale (ceramiche, sculture in legno, pizzi di Cogne) che il 30 e il 31 di gennaio richiama in città centinaia di mercanti e semplici appassionati.

I Monumenti