GUIDA  Aosta/Strada delle Gallie

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Aosta/Strada delle Gallie

  • La Strada Consolare delle Gallie ,costruita a seguito dell’edificazione di Augusta Praetoria ( Aosta ), attraversava l’intera Valle d'Aosta passava per Eporedia (l'attuale Ivrea ) ed aveva origine da Mediolanum (l'attuale Milano ).Nel Capoluogo Regionale si biforcava per raggiungere ad ovest l’ Alpis Graia (oggi Colle del Piccolo San Bernardo ) ed a nord il Summus Poenino (oggi Colle del Gran San Bernardo ) .Fu fatta costruire da Augusto sulla traccia di sentieri preesistenti per collegare tra loro la pianura del Fiume Po e più in generale le Regioni mediterranee alle Regioni alpine e finalizzata all'espansione militare e politica romana.Larga circa quattro metri procedeva per segmenti rettilinei ed il tracciato si sviluppava sulla sinistra idrografica del Fiume Dora Baltea , più soleggiata e quindi maggiormente sgombera dalla neve.E' stata un'imponente opera architettonica ed ingegneristica che presentò notevoli difficoltà di realizzazione e per costruirla furono adottate soluzioni tecniche impegnative per l'epoca.Oltre a realizzare la strada nel fondovalle con solide fondamenta,andavano superate gole e torrenti,tagliate pareti rocciose,elevate strutture di sostegno sui pendii scoscesi e costruiti acquedotti e ponti allo sbocco delle valli laterali,per consentire il superamento degli impetuosi torrenti che scendono dalle montagne(alcuni di questi,ancora oggi,sono tuttora transitabili mentre di altri ne rimangono resti significativi).Il più imponente è quello di Pont-Saint-Martin che supera il Torrente Lys a 23 metri di altezza e che con la sua arcata unica di 36 metri è il più lungo ponte romano ancora integro. Numerosi tratti della Strada Consolare (rimasta in uso ancora nel medioevo) sono visibili in vari punti della Regione ed in particolare dove la valle si faceva più stretta e impervia quale il tratto di strada tra Donnas e Bard dove, per superare un tratto roccioso a fianco del Fiume Dora Baltea ,i Romani ricavarono la sede stradale scalpellando un imponente tratto di roccia.Un contrafforte ad arco rivela il profilo originale della parete e testimonia l’opera ciclopica che furono capaci di realizzare.Un altro passaggio suggestivo è quello di Pierre Taillée ,nei pressi della Frazione Runaz ,del Comune di Avise ,in direzione del Colle del Piccolo San Bernardo .Qui la stretta gola è superata con una serie di ardite sostruzioni,alternate a tratti ricavati nella roccia viva.Una strada fondamentale, molto utilizzata nel corso dei secoli come, effettivamente, testimoniano i profondi segni lasciati dal passaggio dei carri e l’usura del piano di calpestio che, in più punti, presenta rattoppi e rifacimenti operati nel corso del tempo.
Curiosità:
- Nel Comune di Donnas, nel particolare, il percorso ha uno dei suoi punti più caratteristici e spettacolari, intagliato com’è nella viva roccia per una lunghezza di 221 metri. In questo luogo, in antico, il promontorio roccioso arrivava a tuffarsi nelle acque del Fiume Dora Baltea ed i Romani hanno lanciato una vera e propria sfida alla Natura intagliando la roccia viva e tirando su pareti perfettamente verticali nel cui grembo hanno ricavato il sedime stradale. Emozionante ed insolita dà il meglio di sé offrendo lo spettacolo di un passaggio ad arco di 4 metri di spessore, 4 metri di altezza e quasi 3 metri di larghezza che illustra eloquentemente la mole di roccia asportata, mostrando tutta la raffinatezza di una tecnica stradale mai più raggiunta fino ai viadotti e alle gallerie moderne. Nel Medioevo servì come porta del Borgo di Donnas, che veniva chiusa durante la notte; le altre difese erano naturali: da una parte la montagna e dall’altra il fiume.