GUIDA  Auronzo di Cadore/Museo Storico all'aperto della Prima Guerra Mondiale

Da Wiki.
Riga 1: Riga 1:
 
'''Monte Piana - Museo storico all'aperto della 1^ guerra mondiale - 1915/17 -'''  
 
'''Monte Piana - Museo storico all'aperto della 1^ guerra mondiale - 1915/17 -'''  
  
Il Colonnello austriaco Walter Schaumann nel 1977 con l'aiuto del gruppo "Amici delle Dolomiti" - volontari di vari paesi europei - iniziò il ripristino di zone montuose teatro di azioni belliche durtante la 1^ guerra mondiale per lasciare alle generazioni future il monito "Le Vie della Pace". Per questo motivo furono messi in sicurezza con funi metalliche i sentieri /passaggi esposti nei settori italiani ed austriaco del Monte Piana, si ripristinarono postazioni di interesse storico - militare anche con targhe esplicative, controllate le gallerie puntellando lì dove era necessario e creando un percorso turistico con segnaletica.
+
Il Colonnello austriaco Walter Schaumann nel 1977 con l'aiuto del gruppo "Amici delle Dolomiti" - volontari di vari paesi europei - iniziò il ripristino di zone montuose teatro di azioni belliche durante la 1^ guerra mondiale per lasciare alle generazioni future il monito "Le Vie della Pace". Per questo motivo furono messi in sicurezza con funi metalliche i sentieri /passaggi esposti nei settori italiani ed austriaco del Monte Piana, si ripristinarono postazioni di interesse storico - militare anche con targhe esplicative, furono controllate le gallerie puntellando lì dove era necessario e fu creato un percorso turistico con segnaletica.
Per la commemorazione dei Caduti nel 1981 viene consegnato alla Fondazione Monte Piana il Museo storico all'aperto e per continuare la manutenzione del terrototìrio si costituisce nel 1983 il "Gruppo Volontari Amici del Piana", sostenuti anche dal Comando Truppe Alpine,  che continuerà ad intervenire per i danneggiamenti dovuti a intemperie e disgelo. Nel 1986 il "Gruppo" dedica il suo nome a "Elio Scarpa", vicepresidente della Fondazione Monte Piana. L'intento, perfettamente riuscito, era quello di creare un valido percorso turistico per condurre il visitatore lungo le trincee - camminamenti - gallerie - magazzini - ricoveri di  una zona montuosa, appunto Monte Pina, dove si era combattuta aspramente la 1^ Guerra Mondiale" - di creare un MUSEO STORICO ALL'APERTO.
+
Per la commemorazione dei Caduti nel 1981 viene consegnato alla Fondazione Monte Piana il Museo storico all'aperto e per continuare la manutenzione del terrotorio si costituisce nel 1983 il "Gruppo Volontari Amici del Piana", sostenuti anche dal Comando Truppe Alpine,  che continuerà ad intervenire per i danneggiamenti dovuti a intemperie e disgelo. Nel 1986 il "Gruppo" dedica il suo nome a "Elio Scarpa", vicepresidente della Fondazione Monte Piana. L'intento, perfettamente riuscito, era quello di creare un valido percorso turistico per condurre il visitatore lungo le trincee - camminamenti - gallerie - magazzini - ricoveri di  una zona montuosa, appunto Monte Piana, dove si era combattuta aspramente la 1^ Guerra Mondiale" - e quindi di creare un MUSEO STORICO ALL'APERTO.
 +
 
 +
'''Come raggiungere il Monte Piana:'''
 +
 
 
Da Misurina - da giugno a ottobre: ore 9.00 - 17.00 - ogni 20 minuti ci sono corse con navetta / shuttle (per chi non vuole scarpinare)  che portano su tutti coloro che desiderano visitare il museo storico all'aperto della 1^ guerra mondiale sul Monte Piana.  
 
Da Misurina - da giugno a ottobre: ore 9.00 - 17.00 - ogni 20 minuti ci sono corse con navetta / shuttle (per chi non vuole scarpinare)  che portano su tutti coloro che desiderano visitare il museo storico all'aperto della 1^ guerra mondiale sul Monte Piana.  
 
Il Monte Piana è diviso in Cima Monte Piana (settore italiano) e Cima Monte Piano (settore austriaco)separati dalla Forcella dei Castrati - il punto più basso tra le sommità sud e quella nord.  
 
Il Monte Piana è diviso in Cima Monte Piana (settore italiano) e Cima Monte Piano (settore austriaco)separati dalla Forcella dei Castrati - il punto più basso tra le sommità sud e quella nord.  
 
Il Monte Piana è una delle più attraenti mete delle Dolomiti non solo per lo spettacolare panorama a 360 gradi con le più belle vette dolomitiche ma anche perchè i due monti sono luogo di memoria e storie tragiche e cruciali vicende del secolo scorso, dove persero la vita più di 14.000 soldati.  
 
Il Monte Piana è una delle più attraenti mete delle Dolomiti non solo per lo spettacolare panorama a 360 gradi con le più belle vette dolomitiche ma anche perchè i due monti sono luogo di memoria e storie tragiche e cruciali vicende del secolo scorso, dove persero la vita più di 14.000 soldati.  
  
'''Il Museo storico all’aperto della I guerra Mondiale sul Monte Piana''' è una delle più im portanti testimonianze delle battaglie combattute tra queste montagne, costituito da numerose trincee, gallerie, postazioni militari ed altri reperti storici riportati alla luce e risistemati grazie all'opera e iniziative dei primi volontari “Amici delle Dolomiti” e quelle successive del “Gruppo Volontari Amici del Piana - Elio Scarpa”. Per tutto il percorso vi è una segnaletica indicante le trincee - camminamenti - postazioni - monumenti alla memoria - reperti - a cura dell'Ufficio della Provincia Autonoma di Bolzano - Parchi Naturali - Alto Adfige e della Comunità Montana del Centri Cadore. In circa 20 minuti di leggera salita si raggiunge la Cima Sud a m. 2325 dal Rifugio Bosi. Il percorso del Museo storico all'aperto attraverso l’altopiano dal Monte Piana al Monte Piano e viceversa dura dalle 2 alle 4 ore.
+
'''Il Museo storico all’aperto della I guerra Mondiale sul Monte Piana''' è una delle più im portanti testimonianze delle battaglie combattute tra queste montagne, costituito da numerose trincee, gallerie, postazioni militari ed altri reperti storici riportati alla luce e risistemati grazie all'opera e iniziative dei primi volontari “Amici delle Dolomiti” e quelle successive del “Gruppo Volontari Amici del Piana - Elio Scarpa”. Per tutto il percorso vi è una segnaletica indicante le trincee - camminamenti - postazioni - monumenti alla memoria - reperti - a cura dell'Ufficio della Provincia Autonoma di Bolzano - Parchi Naturali - Alto Adige e della Comunità Montana del Centro Cadore. In circa 20 minuti di leggera salita si raggiunge la Cima Sud a m. 2325 dal '''Rifugio Bosi'''. Il percorso del Museo storico all'aperto attraverso l’altopiano dal Monte Piana al Monte Piano e viceversa dura dalle 2 alle 4 ore.
 +
 
 +
'''Percorso museo:'''
  
 
'''SOMMITA' SUD "MONTE PIANA"'''
 
'''SOMMITA' SUD "MONTE PIANA"'''
Si  parte dal Monte Piana: Rifugio Bosi m. 2205 -  Cappella degli Eroi (costruita dalla Fondazione "Monte Piana" neglia anni 1963/66) - collettore dell'acqua piovana e si arriva alla 1^ gola dove era ubicato il ponte di guerra italiano; si prosegue per la sede del Comando Italiano dell'ala sinistra; osservatoio/posto d'osservazione d'artiglieria; postazione avanzata italina "I-bis" con osservatorio; Piano "III": già postazione austriacva in galleria. Da lì volendo si può scendere a Cartbonin; poi monumento al poeta italiano Carducci, dove siamo a quota m. 2325, il punto più elevato; Capanna Carducci; “Sappe” postazione italiana più avanzata che si trova sul versante nord della sommità sud, che era la più avanzata postazione italiana per il fuoco di artiglieria e lancia bombe.
+
Si  parte dal Monte Piana: Rifugio Bosi m. 2205 -  Cappella degli Eroi (costruita dalla Fondazione "Monte Piana" neglia anni 1963/66) - collettore dell'acqua piovana e si arriva alla 1^ gola dove era ubicato il ponte di guerra italiano; si prosegue per la sede del Comando Italiano dell'ala sinistra; osservatoio/posto d'osservazione d'artiglieria; postazione avanzata italiana "I-bis" con osservatorio; Piano "III": già postazione austriaca in galleria. Da lì volendo si può scendere a Carbonin. Continuando il percorso si giunge al monumento al poeta italiano Carducci, quota m. 2325, il punto più elevato; Capanna Carducci; “Sappe” postazione italiana più avanzata che si trova sul versante nord della sommità sud, che era la più avanzata postazione italiana per il fuoco di artiglieria e lancia bombe.
  
 
'''SOMMITA' NORD "MONTE PIANO"'''
 
'''SOMMITA' NORD "MONTE PIANO"'''
Sul Monte Piano dopo la Forcella dei Castrati, il punto più basso tra Cima Monte Piana e Cima Monte Piano, si trova la Guardia di Napoleone con scavi in roccia cdhe servivano a riparare le  postazioni italiane e anche ingresso alla galleria italiana di attacco; galleria italiana di mina per far esplodere la postazione austriaca più avanzata; si prosegue per i ripari e accampamenti austriaci “ala sinistra”; portale galleria "Kaiserjaeger” (lunga 270 m. - restaurata nel 1978 -  illuminata elettricamente con binario adibito a trasporto) che era l’accesso coperto per le postazioi austriache; posto di medicazione e riparo austriaco ala destra; cucina e riparo austriaco; stazione teleferica di Landro / Monte Piana; comando di battaglione austriaco e ricovero austriaco ala destra; stazione elettrica in caverna e magazzino austriaco ala destra; cippo storico del 1753 simile ad un altro che si trova sulla cima sud in vicinanza della croce; croce di Dobbiaco; Monumento “Kaiserjaeger” eretto nel 1978; punto appoggio I postazione austriaca più avanzata; punto appoggio austriaco sopra la fine della galleria; punto di incrocio con la galleria italina di attacco; galleria itaqliana di attacco; punto finale del sentiero commemorativo capitano “Bilgeri”; galleria dei “Kaiserjaeger”; galleria italiana di mina.
+
Sul Monte Piano dopo la Forcella dei Castrati, il punto più basso tra Cima Monte Piana e Cima Monte Piano, si trova la Guardia di Napoleone con scavi in roccia che servivano a riparare le  postazioni italiane e anche ingresso alla galleria italiana di attacco; galleria italiana di mina per far esplodere la postazione austriaca più avanzata; si prosegue per i ripari e accampamenti austriaci “ala sinistra”; portale galleria "Kaiserjaeger” (lunga 270 m. - restaurata nel 1978 -  illuminata elettricamente con binario adibito a trasporto) che era l’accesso coperto per le postazioi austriache; posto di medicazione e riparo austriaco ala destra; cucina e riparo austriaco; stazione teleferica di Landro / Monte Piana; comando di battaglione austriaco e ricovero austriaco ala destra; stazione elettrica in caverna e magazzino austriaco ala destra; cippo storico del 1753 simile ad un altro che si trova sulla cima sud in vicinanza della croce; croce di Dobbiaco; Monumento “Kaiserjaeger” eretto nel 1978; punto appoggio I postazione austriaca più avanzata; punto appoggio austriaco sopra la fine della galleria; punto di incrocio con la galleria italiana di attacco; galleria italiana di attacco; punto finale del sentiero commemorativo capitano “Bilgeri”; galleria dei “Kaiserjaeger”; galleria italiana di mina.
  
 
per eventuali informazioni:  
 
per eventuali informazioni:  

Versione delle 20:28, 7 nov 2010

Monte Piana - Museo storico all'aperto della 1^ guerra mondiale - 1915/17 -

Il Colonnello austriaco Walter Schaumann nel 1977 con l'aiuto del gruppo "Amici delle Dolomiti" - volontari di vari paesi europei - iniziò il ripristino di zone montuose teatro di azioni belliche durante la 1^ guerra mondiale per lasciare alle generazioni future il monito "Le Vie della Pace". Per questo motivo furono messi in sicurezza con funi metalliche i sentieri /passaggi esposti nei settori italiani ed austriaco del Monte Piana, si ripristinarono postazioni di interesse storico - militare anche con targhe esplicative, furono controllate le gallerie puntellando lì dove era necessario e fu creato un percorso turistico con segnaletica. Per la commemorazione dei Caduti nel 1981 viene consegnato alla Fondazione Monte Piana il Museo storico all'aperto e per continuare la manutenzione del terrotorio si costituisce nel 1983 il "Gruppo Volontari Amici del Piana", sostenuti anche dal Comando Truppe Alpine, che continuerà ad intervenire per i danneggiamenti dovuti a intemperie e disgelo. Nel 1986 il "Gruppo" dedica il suo nome a "Elio Scarpa", vicepresidente della Fondazione Monte Piana. L'intento, perfettamente riuscito, era quello di creare un valido percorso turistico per condurre il visitatore lungo le trincee - camminamenti - gallerie - magazzini - ricoveri di una zona montuosa, appunto Monte Piana, dove si era combattuta aspramente la 1^ Guerra Mondiale" - e quindi di creare un MUSEO STORICO ALL'APERTO.

Come raggiungere il Monte Piana:

Da Misurina - da giugno a ottobre: ore 9.00 - 17.00 - ogni 20 minuti ci sono corse con navetta / shuttle (per chi non vuole scarpinare) che portano su tutti coloro che desiderano visitare il museo storico all'aperto della 1^ guerra mondiale sul Monte Piana. Il Monte Piana è diviso in Cima Monte Piana (settore italiano) e Cima Monte Piano (settore austriaco)separati dalla Forcella dei Castrati - il punto più basso tra le sommità sud e quella nord. Il Monte Piana è una delle più attraenti mete delle Dolomiti non solo per lo spettacolare panorama a 360 gradi con le più belle vette dolomitiche ma anche perchè i due monti sono luogo di memoria e storie tragiche e cruciali vicende del secolo scorso, dove persero la vita più di 14.000 soldati.

Il Museo storico all’aperto della I guerra Mondiale sul Monte Piana è una delle più im portanti testimonianze delle battaglie combattute tra queste montagne, costituito da numerose trincee, gallerie, postazioni militari ed altri reperti storici riportati alla luce e risistemati grazie all'opera e iniziative dei primi volontari “Amici delle Dolomiti” e quelle successive del “Gruppo Volontari Amici del Piana - Elio Scarpa”. Per tutto il percorso vi è una segnaletica indicante le trincee - camminamenti - postazioni - monumenti alla memoria - reperti - a cura dell'Ufficio della Provincia Autonoma di Bolzano - Parchi Naturali - Alto Adige e della Comunità Montana del Centro Cadore. In circa 20 minuti di leggera salita si raggiunge la Cima Sud a m. 2325 dal Rifugio Bosi. Il percorso del Museo storico all'aperto attraverso l’altopiano dal Monte Piana al Monte Piano e viceversa dura dalle 2 alle 4 ore.

Percorso museo:

SOMMITA' SUD "MONTE PIANA" Si parte dal Monte Piana: Rifugio Bosi m. 2205 - Cappella degli Eroi (costruita dalla Fondazione "Monte Piana" neglia anni 1963/66) - collettore dell'acqua piovana e si arriva alla 1^ gola dove era ubicato il ponte di guerra italiano; si prosegue per la sede del Comando Italiano dell'ala sinistra; osservatoio/posto d'osservazione d'artiglieria; postazione avanzata italiana "I-bis" con osservatorio; Piano "III": già postazione austriaca in galleria. Da lì volendo si può scendere a Carbonin. Continuando il percorso si giunge al monumento al poeta italiano Carducci, quota m. 2325, il punto più elevato; Capanna Carducci; “Sappe” postazione italiana più avanzata che si trova sul versante nord della sommità sud, che era la più avanzata postazione italiana per il fuoco di artiglieria e lancia bombe.

SOMMITA' NORD "MONTE PIANO" Sul Monte Piano dopo la Forcella dei Castrati, il punto più basso tra Cima Monte Piana e Cima Monte Piano, si trova la Guardia di Napoleone con scavi in roccia che servivano a riparare le postazioni italiane e anche ingresso alla galleria italiana di attacco; galleria italiana di mina per far esplodere la postazione austriaca più avanzata; si prosegue per i ripari e accampamenti austriaci “ala sinistra”; portale galleria "Kaiserjaeger” (lunga 270 m. - restaurata nel 1978 - illuminata elettricamente con binario adibito a trasporto) che era l’accesso coperto per le postazioi austriache; posto di medicazione e riparo austriaco ala destra; cucina e riparo austriaco; stazione teleferica di Landro / Monte Piana; comando di battaglione austriaco e ricovero austriaco ala destra; stazione elettrica in caverna e magazzino austriaco ala destra; cippo storico del 1753 simile ad un altro che si trova sulla cima sud in vicinanza della croce; croce di Dobbiaco; Monumento “Kaiserjaeger” eretto nel 1978; punto appoggio I postazione austriaca più avanzata; punto appoggio austriaco sopra la fine della galleria; punto di incrocio con la galleria italiana di attacco; galleria italiana di attacco; punto finale del sentiero commemorativo capitano “Bilgeri”; galleria dei “Kaiserjaeger”; galleria italiana di mina.

per eventuali informazioni:

www.montepiana.com - Museo all'aperto della 1^ Guerra Mondiale

oppure rivolgersi ai volontari sul monte Piana nelle prime due settimane di agosto.