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Foto Avola:
2012, 2009, 2008

Avola è situato in Sicilia in Provincia di Siracusa. L'ultima domenica di luglio si festeggia il Patrono, Santa Venera.

Confina con i comuni di: Noto e Siracusa.

Indice

Da Vedere

  • Chiesa Madre, dedicata a San Nicolò di Mira, in Piazza Umberto I
  • Chiesa di Santa Venera, in Piazza Teatro
  • Chiesa di San Giovanni Battista, in Piazza Trieste
  • Tonnara di Avola e il Vecchio borgo di marina d’Avola

Area archeologica

  • Zona archeologica di contrada borgellusa, c.da borgellusa
  • Necropoli tardo - romana con tombe dell'eta' del bronzo e testimonianze di eta' normanna, c.da cicerata
  • Gebbia resti archeologici del periodo compreso tra il neolitico e l'eta' romana, c.da borgellusa chiusa pagliaro
  • Necropoli preistorica ed insediamento ed insediamento greco romano, c.da petrara

Teatri

  • Teatro comunale G. Garibaldi

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Giuseppe Bianca, Via San Francesco d'Assisi, 48
  • Biblioteca dell'Associazione turistica Pro loco, Via San Francesco d'Assisi, 48

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Acquanuvena Onlus, Piazza Filippo Corridoni 1
  • Associazione Giuseppe e Margherita Coletta - Bussate e VI Sarà Aperto, Via Sempione, 56/58 P. Terra
  • Associazione Pro Diversamente Abili - Onlus, Via Marsala, 29
  • Associazione Sportiva Dilettantistica Hybla Mayor, Via Puccini, 9
  • Associazione Telefono Arcobaleno Onlus, Via Cavour, 68
  • AVIS Sezione Comunale di Avola, Ospedale "G. Di Maria"
  • Confraternita Misericordia di Avola Onlus, Via Dante, 59
  • Epicarmo Cooperativa Sociale e Socio- Assistenziale Onlus, Via Cairoli, 52
  • Gruppo Micologico Naturalistico "G. Bianca" Onlus, Via P. Borsellino
  • Meter Onlus di Don Fortunato di Noto, Via E. Filiberto, 58
  • Sicilia Donna, Corso Garibaldi Trav VIII, 5

Lapidi Commemorative

Bibliografia

  • Avola degli anni trenta, G. Pignatello, IRCRE (1978)
  • Avola, Gaetano Gubernale, Pro Loco (II° ed. 1989)
  • Guida di Avola, G. Pignatello (1980)
  • I Fatti di Avola, S. Bulgaretta, Libreria Editrice Urso (1981)
  • Antiqua Abola le 'pietre' e i dipinti prima del 1693 F. Gringeri Pantano, Arnaldo Lombardi Editore (1993)
  • Avola, Modica, Noto, Ragusa, Scicli. Perle di Sicilia, Giuseppe Iacono, Ed. Affinità Elettive
  • Storia e Immagini della chiesa di San Giovanni Battista in Avola F. Gringeri Pantano, Emanuele Romeo Editore (2001)
  • Avola. Storia della città. Dalle origini ai nostri giorni, Concetta Muscato Daidone, Ed. CMD, collana "Città di Sicilia. Biblioteca storica" (2005)
  • Avola dalla preistoria al duemila, G. Pignatello, Patrocinato: Provincia Regionale di Siracusa, Comune di Avola (2007)

Memorie Storiche

Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:

Avola - Città marittima nel val di Noto, nell'Intendenza, distretto, diocesi e circondario di Noto, da cui dista 5 miglia, 170 da Palermo. Si dice che questa città fu fabbricata nel 1693 dopo chè il terremoto adeguò l'antica Aula. Il suo territorio è salme 3894. Produce squisito miele, cannamiele. Esporta mandorle e carrube. La popol. ascende a 9000. Lungo il littorale di Avola vi sono varie tonnare. Vicino ad essa scorre un flume del suo nome che sbocca vicino la cosi detta balata di Noto.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

AVOLA o AULA, picciola città di Sicilia, in val di Noto, prov. di Siracusa, posta in sito eminente ed assai dilettevole alla vista, le di cui strade sono regolari quanto quelle di Torino. Nel suo territorio, più che in qualunque altro, vi si coltivano le canne da zuccaro, e vi si trova più d' una raffineria; vi si raccolgono pure cereali in quantità, bambagia, pistacchi, mandorle ed ulive. Conta poco più di seimila abitanti. Nelle sue vicinanze si ammira la strada sotterranea, che il Cassibili si è scavata per lo spazio di oltre seicento piedi. L'antica Aula fu interamente rovinata da un tremuoto nel 1693. Sta 12 miglia a libeccio da Siracusa e 3 a greco da Noto, in riva al mare, e da taluni credesi nel luogo stesso dell'antica Iblamaggiore. Vi si raccoglie quantità di mele squisito, siccome quello cotanto ricercato dai romani epuloni.