GUIDA  Bacoli/Capo Miseno

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Capo Miseno
Bacoli - Capo Miseno 3.jpg

Sul versante destro di Bacoli si trova Capo Miseno, che con la sua Punta della Campanella abbraccia il golfo di Napoli e quello di Pozzuoli. Nasce nel 31 a.C.

Probabilmente deve l'origine del toponimo ad un araldo di Enea che annegò nelle acque del mare nel tentativo di raggiungere Cuma.

Il territorio risulta essere in materiale tufaceo, infatti l'insenatura della località si è formata come conseguenza delle forze erosive marine e climatiche che assottigliarono un antico cratere.

Ad Ovest si affaccia verso un altro cratere ormai spento e colmo d'acqua, tanto da essere chiamato lago Miseno. La zona fu utilizzata dai Greci per scopi navali e militari, ma fu soprattutto con i Romani che la località fu sfruttata per la sua posizione strategica e divenne sede della flotta imperiale.


Porto

Circondato da due moli semi sommersi, viene considerato una delle maggiori basi navali nell'Occidente del V secolo d.C.. Tramite un canale, esso è collegato al lago Miseno che viene chiamato Mare Morto in quanto poco profondo. La leggenda vuole che il suo bacino fosse la famosa sponda tramite cui Caronte trasportava le anime del purgatorio.