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Foto Bologna:
2012, 2009, 2008
Fontana del Nettuno
Bologna - Chiesa di San Petronio

Bologna è situato in Emilia-Romagna di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 4 ottobre si festeggia il Patrono, San Petronio. Tra gli edifici religiosi: Santuario Basilica di San Domenico; Santuario Madonna di San Luca.

Confina con i comuni di: San Lazzaro di Savena, Zola Predosa, Pianoro, Granarolo dell'Emilia, Sasso Marconi, Castenaso, Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno e Castel Maggiore.

Indice

Ritratto della Città

“Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna,

e il colle sopra bianco di neve ride.

E’ l’ora soave che il sol morituro saluta

le torri e ‘l tempio, divo Petronio, tuo;

le torri i cui merli tant’ala di secolo lambe,

e del solenne tempio la solitaria cima.”

(Nella piazza di San Petronio di Giosuè Carducci da LE ODI BARBARE, 1893)

L’estro insuperabile del Carducci ritrae icasticamente il singolare scorcio paesaggistico e architettonico di Bologna. Il capoluogo emiliano sorge nel punto in cui la Pianura Padana s’interrompe nei colli appenninici, fra lo sbocco della valle del Reno e quella della Savena. Fosca nei colori, ocra e vermiglio, degli splendidi edifici, dei lunghissimi portici e delle innumerevoli torri, sopravvissute a sei secoli di grande storia. Giustapposta a questa una Bologna extramoenia, dalla spiccata vocazione commerciale che scandisce la quotidianità di migliaia di lavoratori, da Parma a Rimini.

Dell’etrusca Felsina e della romana Bononia, centro strategico della via Emilia (testimoniata in minima parte dal sottopasso di Via Rizzoli), resta ben poco nell’aspetto attuale. L’assetto urbanistico è indubbiamente figlio del centro medievale dei secoli XI e XII, circoscritto nel 300 da una cinta muraria (di cui restano dieci porte e brevi tratti), il cui tracciato oggi delimita un Centro Storico tra i più estesi d’Italia. In quest’area, raccordata da una fitta rete di portici di svariati stili e dimensioni, si individuano le inconfondibili tracce della splendida città cui posero la loro firma artisti eccelsi, quali Giotto, Michelangelo e Raffaello. Il nucleo predominante è quello medievale per lo più concentrato nell’area di Piazza Maggiore, fulcro della vita politica e sociale di Bologna. Qui affacciano edifici civili come Palazzo del Podestà (su cui svetta la duecentesca Torre dell’Arengo), il Palazzo Comunale (composto da più edifici, sede del prezioso Museo Morandi), il Palazzo di Re Enzo, insieme a quelli religiosi come la Chiesa di Santa Maria della Vita (celebre per il dipinto Compianto su Cristo morto di Niccolò dell’Arca). Due sono i luoghi simbolo della città: la Cattedrale di San Petronio (dedicata al patrono della città) che aspirava a diventare la più grande del mondo e cui lavorò Michelangelo; le Due Torri, quella degli Asinelli, la più alta, e la Torre Garisenda.

Tra rinascimento e medioevo la zona delimitata dalle Tre Strade Storiche, Via Santo Stefano, Strada Maggiore, Via San Vitale, su cui svettano il trecentesco Palazzo della Mercanzia e il cinquecentesco Palazzo Bolognini. Legato alla storica nascita dello Studio, 1088, la prima università d’Europa, è la costruzione del Quartiere Universitario, disegnato attorno a Palazzo Poggi (sede dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) e alla Chiesa di San Giacomo Maggiore (con Cappella Bentivoglio e l’Oratorio di Santa Cecilia, perle del rinascimento pittorico). Bologna la Dotta rivive inoltre nelle voci più significative del vasto polo culturale, riassumibili nelle istituzioni culturali della Pinacoteca Nazionale, delle Collezioni comunali d’arte, del Museo civico archeologico, del Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna.

L’anima commerciale dei bolognesi si esprime in tutta la sua vivacità nel Quartiere Fieristico o Fiera di Bologna, esempio della parte moderna sorta nel XX secolo con l’abbattimento delle mura medievali, dove sono ospitate manifestazioni fieristiche di livello internazionale, quali Saie, Motor Show e Cersaie.

Infrastrutture del Territorio

Attività

Teatri

Teatro Alemanni, Teatro delle Celebrazioni, Teatro Dehon, Teatro Eleonora Duse, Teatro Comunale, Arena del Sole e Europauditorium (in zona fiera)

Complessi Bandistici

  • Filarmonica G. Puccini
  • Banda Città di Bologna- G.Rossini

Informazioni Varie

Icona biblio t.gif Biblioteche Icona asso t.gif Associazioni Icona bibliografia t.gif Bibliografia

Lapidi Commemorative

Memorie Storiche

Nel libro Itinerario d'Italia (1815) Giuseppe Vallardi così descrive il comune:

Bologna grande, ricca e popolata Città a piè dell'Appennino sul piccol Reno, in un clima salubre, ha 5 miglia di circuito, due miglia di lunghezza ed uno di larghezza, e contiene circa 70 mila abitanti. I pubblici edifizj sono magnifici tanto per l'architettura, che per gli ornamenti. I Portici rendono questa Città poco ridente, ma sono di un gran comodo per i pedoni. Il Palazzo del pubblico sulla gran Piazza è assai vasto, e contiene dei buoni quadri e diverse pitture a fresco dei più celebri Professori.

I più bei monumenti di architettura sono il palazzo Caprara, la facciata e la scala del palazzo Ranuzzi, e la fontana di marmo sulla Piazza dei Gigante di Gio. Bologna. Si vedono in questa Città molti bei pezzi di scultura di Gio. Bologna suddetto, tra i quali il Nettuno in bronzo della fontana è un capo d'opera. La Cattedrale di S. Pietro è un tempio di buon disegno: nel Coro vi si ammira l'ultima opera di Lodovico Caracci, che è un'Annunziazione a fresco, e nel Capitolo S. Pietro e la Vergine esprimenti il dolore per la morte di Cristo, del medesimo. Nella Chiesa di S. Petronio, di architettura gotica, esiste la famosa Meridiana segnata dal celebre Gio. Domenico Cassini. Sono da osservarsi l'antica e sontuosa Chiesa, già de' Celestini, e il loro monastero, quello di S. Salvatore, la Chiesa di S. Domenico, in cui si venera il Corpo del Santo, l'antica Chiesa sotterranea di S. Procolo, e molte altre, ornate tutte di buone pitture.

I Palazzi pure al pari delle Chiese sono ricchissimi di quadri eccellenti, ma le più belle raccolte sono nelle Gallerie Androvandi, Magnani e Zambeccari a S. Paolo, possedendo quest'ultima in ispecie dei capi d'opera di Lodovico Caracci, incisi in rame dal professore Rosaspina, lo studio del quale è montato di stampe de' migliori bulini. Li rinomati quadri che esistevano nella galleria Sampieri sono passati in gran parte nella R. C. Pinacoteca di Milano: vi si ammirano però ancora gli eccellenti freschi de' tre fratelli Caracci e del Guercino.

Meritano l'attenzione dei viaggiatori due maravigliose Torri, quella degli Asinelli, e la Garisenda o Torre-mozza.

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