GUIDA  Brusciano

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Chiesa di San Santa Maria delle Grazie
Brusciano - Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Brusciano è situato in Campania in Provincia di Napoli. Il 20 gennaio si festeggia il Patrono, San Sebastiano. Tra gli edifici religiosi: Parrocchia San Sebastiano Martire; Chiesa di Santa Maria delle Grazie; Chiesa di San Giovanni Battista.

Confina con i comuni di: Acerra, Mariglianella, Marigliano, Somma Vesuviana e Castello di Cisterna.


Indice

Storia

Le vicende storiche di questa città sono legate a quelle di tutto l'agro nolano. Diversi popoli si sono susseguiti in questa zona: Ausoni, Opici, Osci, Sabelli, Etruschi, Sanniti e Romani. Proprio per il vasto numero di dominazioni l'interpretazione del toponimo è legata a due differenti ipotesi.

La prima considera Brusciano una terra popolata da bisce. Questa interpretazione non è del tutto errata, basti pensare che la città, in prossimità del fiume Sebeto era, inizialmente, un territorio paludoso. Da qui il nome di una delle strade principali: via Padula.

La seconda interpretazione è di tipo storico. I romani, sopraggiunti dopo i Sanniti, avrebbero poi distribuito le terre ai veterani e si crede che Brusciano fosse toccata ad un tale Brussius, di qui il nome della città.

Miti e Leggende

Una delle strade più importanti per i cittadini di Brusciano è Vico Tre Santi a Cortucci. Il legame tra gli abitanti e la strada è di tipo spirituale: fu qui che avvenne il miracolo di Sant'Antonio, avvenimento su cui regge la Festa dei Gigli.

Si narra che nel 1875 viveva a Brusciano una donna che non godeva di grande disponibilità economica. Il suo nome era Zi' Cecca De Falco e passava le sue giornate pregando nella speranza di ricevere una grazia per curare suo figlio malato.

Non avendo soldi per pagare i medici, decise di fare un voto a Sant'Antonio promettendogli una corona tutta d'oro da poter appoggiare sul capo del Bambiniello che il Santo aveva in braccio nella statua che lo raffigurava. Sant'Antonio la ascoltò e il figlio guarì.

Purtroppo la poverina non poteva permettersi una corona in oro e quando il 13 giungo, giorno della processione del Santo, la statua, sorretta dai fedeli, passò sotto il balcone della donna lei lanciò l'unica cosa preziosa che aveva: 16 ostie. Solo 13, però, si posizionarono come una vera corona sul capo del Bambiniello come a simboleggiare il ringraziamento di Sant'Antonio per il dono della donna.

Da Vedere

Ci sono due zone di interesse archeologico: una nei pressi di via Bellini, l'altra a via Quattromani. E' principalmente in quest'ultima area che troviamo più reperti archeologici che, ad oggi, sono in possesso della Soprintendenza per i Beni archeologici di Napoli.

Il toponimo Quattromani è di origine latina, quattuor Manes, e deriva dalla presenza di quattro famiglie in questa città. I Mani, anime degli antenati che venivano venerate, indicavano per analogia anche i capostipiti di famiglie dello stesso ceppo. Le loro tombe, in cassa di tufo, risalgono al IV secolo a.C e si sono ben conservate grazie al materiale vulcanico su cui sono poste.

Tuttavia queste zone di interesse artistico non sono state opportunamente valorizzate, anzi la maggior parte dei reperti sono stati rinvenuti casualmente durante lavori stradali o di edificazione di abitazioni.

Dove Mangiare

  • Ristorante Luscià, Via Madonna Stella, 3
  • Ristorante A' città e Pulecenella, Via Camillo Cucca 23/A, Telefono 081/8863407‎
  • Taverna Estia, Via G.De Ruggiero 66/b, Telefono 081/5199633 [1]
  • Osteria Mascalzone Latino, Via Rossellini 13, Telefono 081/5190858‎

Pub e Discoteche

  • The Cellar, Via Cucca, 21 Tel.0815190019 Cell. 3336112010 [2] [3]
  • Martin's Tower, Via Guido De Ruggiero, Tel. 0818861046 [4]
  • Etrò Disco Pub, Via Variante 7 bis Km 44,500 Cell. 3333678230 - 3393249028 - 3331808357

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