GUIDA  Cassano Spinola

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Foto Cassano Spinola:
2012, 2009, 2008

Cassano Spinola è situato in Piemonte in Provincia di Alessandria. Il 14 settembre si festeggia il Patrono, Esaltazione della Croce. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Pietro; Oratorio dell'Assunta; Oratorio di San Rocco.

Confina con i comuni di: Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Sant'Agata Fossili, Sardigliano, Gavazzana, Carezzano, Villalvernia, Serravalle Scrivia e Stazzano.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante Al 700, Via Villalvernia, 104
  • Ristorante Il Giardino, Via Arzani, 1

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Piazza XXVI Aprile 8

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1837) Goffredo Casalis così descrive il comune:

CASSANO SPINOLA (Casianum Spinula), com. nel mand. di Villalvernia, prov. e dioc. di Tortona, div. di Alessandria. Dipende dal senato di Piem., vice-intend. prefett. insin. ipot. di Tortona, posta di Novi. È situato alla destra sponda dello Scrivia tra Gavezzana e s. Bartolommeo, in distanza di tre miglia da Novi, e di sette a mezzodì da Tortona.

La superfice territoriale presenta terreni sterili ed incolti ettari 228. 6. 2. 32; fiumi, stagni e paludi 225. 4. 1. 60; foreste particolari 172. 2. 5. 55, comunali 54. 7. 0. 94: terreni coltivati ed abitati 634. 0. 9. 73.

Gli abitanti di Cassano Spinola sono per la più parte assai periti dell'agricoltura, ed inclinati al lavoro; così che nel territorio si raccolgono: grano quintali 865. 75, avena 5. 83, meliga 583. 66, legumi 5. 83, fieno 393. 96, castagne 58. 36, foglia di gelsi 729. 58, peri 24. 31, ghiande 22. 31, bozzoli 12. 15, vino ettolitri 1201. 82. Si mantengono per approssimazione duecento quaranta buoi, quarantadue vacche, venticinque majali, cento capi di lanuto bestiame, e quaranta tra cavalli, muli e somarelli.

La parrocchiale è sotto l'invocazione di s. Pietro: la governa un arciprete vicario foraneo coll'ajuto di due sacerdoti: la sua rendita fissa è di lire 1500. Fu già pieve, avente sotto di se Cuquello, Malvino, Gavazzana, ed altri luoghi colle loro parrocchie. Vi vennero un tempo eretti due canonicati, senza l'obbligo della residenza, e due cappellanie, non che le venerande confraternite del SS. Sacramento, e di N. D. del Rosario. Dalla beneficenza di alcuni abitanti vi erano già stabilite alcune opere pie, fra le quali un monte di pietà.

Cenni storici. Questo luogo si trova nominato in un diploma del 1014, in cui l'imperatore Arrigo ne conferma il possedimento all'abbazia di Lucedio, ora di s. Genuario. Era un cospicuo borgo con corte e castello, come si riconosce da una carta di donazione del 1149 fatta al comune di Tortona dai signori di questo luogo Anselmo, Crivellario, Pietro, Manfredo, ed Ogglerio, figliuoli di Ansaldo in un colla loro genitrice Rechilda, che pure di un Ansaldo era figlia.

Il Montemerlo nella sua storia di Tortona fra i casati nobili esistenti in quella città nel 1145 accenna quel ramo della predetta famiglia, che vi si era stabilito, e non aveva per anco altro nome a distinguersi, fuorché quello di De Cassano. Nel trattato di riconciliazione della città di Tortona coll'imperatore Federico I (1183) è detto che il comune di Pavia dovrà restituirle i castellani di Cassano, e di altri luoghi. Arrigo VII nel 1220 le ne confermò il possesso.

Essendo questo un borgo sullo Scrivia di molto transito, eravi stabilito un dritto di pedaggio a favore del comune di Tortona. Laonde i milanesi che facevano altre volte un grande commercio colla riviera Ligure, col Piemonte, ed oltre le alpi, conchiusero coi Tortonesi l'anno 1185 un trattato, con cui si regolarono i dazii da pagarsi rispetto alle persone ed alle cose nella via dal Po sino a Cassano, e gli altri da Cassano all'insù.

De' Cassani, detti anche Casseni, se ne trovano in Asti nel secolo decimoterzo, i quali possedettero il castello di Calosso: di questi un Guglielmo, chiamato il dottore eccellente, era giudice di Pavia del 1231: un Vercellio De Cassano cogli altri credenziarii riceveva in Asti nel 1251 il giuramento di pace degli ambasciadori di Mondovì: un Solimbene era de' capi Guelfi aderenti ai Solari, coi quali (1317) cooperava per dare la città al re Roberto di Sicilia, capo de' Guelfi d'Italia: un Antonio combattendo da prode col regio Siniscalco contro il conte Garnero capitano delle truppe dell'imperatore Arrigo, morì gloriosamente in vicinanza di Annone: un altro Antonio nel 1385 permutò in altri beni il suo castello di Calosso con Petrino Cacherano.

Alcuni di questa prosapia passarono a Mondovì; ed un Andrea cogli altri consiglieri della città sottoscriveva (1210) l'atto di dedizione al marchese Manfredo di Saluzzo, ricevuto da Guidone di Piozzasco di lui legato: il signor Leonardo dottore di leggi, insieme con Giovanni De Consule capitano del popolo assisteva (1328) al giuramento di fedeltà prestato al vescovo d'Asti da una parte degli uomini di Mondovì.

Il cospicuo luogo di Cassano soffri molto nelle guerre degli Astigiani contro gli Alessandrini ed i Tortonesi verso il fine del secolo decimoterzo. Sopportò eziandio nel 1499 gravissimi danni dalle nemiche truppe di Francia capitanate dal maresciallo Triulzi.

Appartenne in feudo ai marchesi Spinola di Genova, residenti in Tortona.

Popolazione 1115.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

CASSANO DI SPINOLA, vill. degli Stati del re di Sardegna, div. d'Alessandria, prov. di Tortona, mandam. di Villalvernia sulla Scrivia, in un territorio abbondante di viti e di molte altre piante fruttifere. Conta quasi 1,500 abitanti, e sta 3 miglia a levante da Novi e 7 ad ostro da Tortona.