GUIDA  Castropignano

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Roccaforte dei '''Sanniti''', quasi sicuramente l'antica ''Palombinum'' (fortezza) era protetta da mura con porte principali e secondarie. Nel '''294''' Castropignano fu occupata dal Console Romano '''Lucio Spurio Carvilio''' e prese il nome di Castrum Pineani. Dopo la caduta dell'Impero Romano, Castropignano ospitò una colonia di Bulgari giunti al seguito del Generale Alczeco.
  
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Divenne la dimora di un '''Archimandrita''' (Capo dei Sacerdoti) e per questa ragione ottenne una specie di extraterritorialità: qualsiasi persona che si rifugiava a Castropignano, dai paesi limitrofi, non poteva essere perseguito in nessun modo per qualsiasi reato avesse commesso. Per questo motivo fu anche chiamato '''Castropignano dei Bulgari''' e ne derivò il detto "''Castropignan dei Bulgari, ricetto di infami antico, porta in trionfo il vizio e d'ogni virtù nemico''".
  
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Sino all'anno 1000 a Castropignano si parlarono sia il '''volgare''' che il '''bulgaro'''. Nel '''1144''' fu feudatario un certo Guglielmo, di cui non si conosce il cognome. A lui succedette '''Vito di Castropignano''' il quale non ebbe figli maschi e diede le sue due figlie, Tommasa e Clerica, la prima in moglie a Petrillo Minutole e la seconda a Giovanni D'Evoli, nobile di origine napoletana e barone di [[Frosolone]]. La famiglia D'Evoli, ottenuto il Titolo Ducale, dominò Castropignano fino alla sua estinzione (1800).
  
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Panorama di Castropignano
Castello D'Evoli e la Valle del Biferno
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2012, 2009, 2008

Castropignano è situato in Molise in Provincia di Campobasso. Il 29 aprile si festeggia il Patrono, San Pietro. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di Santa Maria delle Grazie; Chiesa di San Luca; Chiesa di Santa Chiara. Da Vedere: Castello d'Evoli.

Frazioni: Roccaspromonte.

Confina con i comuni di: Ripalimosani, Oratino, Torella del Sannio, Casalciprano, Fossalto e Limosano.

Indice

Origini e Storia

Castropignano è situato su un colle che domina la valle del Biferno e il suo territorio è attraversato dal Tratturo Castel di Sangro - Lucera. Le sue origini risalgono all'età del ferro e si penso sia stata fondata da pastori di origine ellenica. Dove ora vi sono i ruderi del castello vi era una fortezza usata dalla popolazione come estremo rifugio e difesa.

Roccaforte dei Sanniti, quasi sicuramente l'antica Palombinum (fortezza) era protetta da mura con porte principali e secondarie. Nel 294 Castropignano fu occupata dal Console Romano Lucio Spurio Carvilio e prese il nome di Castrum Pineani. Dopo la caduta dell'Impero Romano, Castropignano ospitò una colonia di Bulgari giunti al seguito del Generale Alczeco.

Divenne la dimora di un Archimandrita (Capo dei Sacerdoti) e per questa ragione ottenne una specie di extraterritorialità: qualsiasi persona che si rifugiava a Castropignano, dai paesi limitrofi, non poteva essere perseguito in nessun modo per qualsiasi reato avesse commesso. Per questo motivo fu anche chiamato Castropignano dei Bulgari e ne derivò il detto "Castropignan dei Bulgari, ricetto di infami antico, porta in trionfo il vizio e d'ogni virtù nemico".

Sino all'anno 1000 a Castropignano si parlarono sia il volgare che il bulgaro. Nel 1144 fu feudatario un certo Guglielmo, di cui non si conosce il cognome. A lui succedette Vito di Castropignano il quale non ebbe figli maschi e diede le sue due figlie, Tommasa e Clerica, la prima in moglie a Petrillo Minutole e la seconda a Giovanni D'Evoli, nobile di origine napoletana e barone di Frosolone. La famiglia D'Evoli, ottenuto il Titolo Ducale, dominò Castropignano fino alla sua estinzione (1800).

Da Vedere

Biblioteche

  • Biblioteca del Centro sociale di educazione permanente, Via Aia degli Orti

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Lapidi.gif Lapidi Commemorative

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

CASTROPIGNANO, borgo del regno delle Due Sicilie, prov. del Sannio, dist. di Campobasso, capoluogo di cantone, sulla sinistra riva del Biferno, 10 miglia a greco da Boiano, 3 da Campobasso e 4 a levante da Molisse. Ha 4 chiese, alcune cartiere e circa 2,400 abitanti. I pascoli, le viti e gli ulivi formano i principali prodotti de'suoi dintorni.