GUIDA  Catanzaro

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L'altra impronta secolare, tutt'oggi tangibile nella spiccata vocazione amministrativa della città, è quella legata al mondo giuridico. Personalità di alto profilo come '''Giuseppe Raffaelli''' (celebre avvocato che contribuì nel '''1750''' alla cancellazione del reato di magia) e '''Fausto Gullo''' (vicino sia da avvocato che da ministro delle politiche agricole alle problematiche dei contadini calabresi) si affiancano ai nomi altisonanti della sfera scientifica e culturale. Un nome su tutti, quello dello scienziato '''Renato Dulbecco''', insignito del Nobel nel '''1975''' per i suoi studi sulle cellule tumorali.         
 
L'altra impronta secolare, tutt'oggi tangibile nella spiccata vocazione amministrativa della città, è quella legata al mondo giuridico. Personalità di alto profilo come '''Giuseppe Raffaelli''' (celebre avvocato che contribuì nel '''1750''' alla cancellazione del reato di magia) e '''Fausto Gullo''' (vicino sia da avvocato che da ministro delle politiche agricole alle problematiche dei contadini calabresi) si affiancano ai nomi altisonanti della sfera scientifica e culturale. Un nome su tutti, quello dello scienziato '''Renato Dulbecco''', insignito del Nobel nel '''1975''' per i suoi studi sulle cellule tumorali.         
  
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(Catanzaro Marina)

Catanzaro è situato in Calabria di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 16 luglio si festeggia il Patrono, San Vitaliano da Capua.

Palazzo del Municipio

Confina con i comuni di: Gimigliano, Borgia, Caraffa di Catanzaro, Sellia, Settingiano, Simeri Crichi, Tiriolo, Pentone e San Floro.

Indice

Ritratto della Città

In quella pianura disegnata tra i boschi della Sila Piccola e le sinuose coste del golfo di Squillace, lì, per dirla con Luigi Settembrini (Ricordanze della mia vita, 1879), "dove la terra d'Italia è più stretta e come strozzata tra il mare Ionio ed il Tirreno", è custodito un pezzo importante della memoria storica e culturale della Calabria. Un ruolo che Catanzaro si è conquistato nei secoli, meritandosi il riconoscimento di capoluogo politico della regione dopo un lungo braccio di ferro con Reggio Calabria, risoltosi nel 1970.

Bizantina di nascita (e secondo alcuni anche nel nome, derivato dall'arabo anzar = terrazzo, con riferimento alle pendici terrazzate della città), concepita nel decimo secolo come castrum a difesa della costa ionica contro le incursioni arabe. Un'impronta orientale di cui oggi l'intreccio urbano reca sparute tracce in alcuni edifici d'epoca medievale, come la Chiesa di Santa Maria del Mezzogiorno e la Chiesa di Sant' Omobono, ma che risulta ben presente nella grande tradizione serica locale, custodita nel prezioso Museo dell'Arte della Seta. Qui tra telai, aspi e lettere commerciali è ricostruita la raffinata arte tessile degli artigiani catanzaresi (famosi per i "cathasariti", tessuti dai caratteristici colori cremisi e amarillo, che proiettarono la città nel circuito delle cosiddette vie della seta), ereditata da moderni laboratori tessili dislocati sul territorio.

Un periodo florido, quello della seta, che vide sorgere numerosi palazzi e chiese, in larga parte ricostruiti ex novo in seguito ai catastrofici sismi del 1638, 1744 e 1783, e in ultimo dopo i bombardamenti subiti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Primo tra essi il Duomo dedicato a San Vitaliano, patrono della città, costruito sulle macerie dell'antica cattedrale normanna, di cui conserva la planimetria e parte delle mura. Davvero poco rimane (la torretta con parte delle mura) del castello normanno voluto nel 1060 da Roberto il Guiscardo. D'epoca rinascimentale sono la Chiesa del Santissimo Rosario (rinomata per i dipinti e le sculture che accoglie) e la Chiesa di Santa Maria della Stella (dove sono custodite alcune reliquie di San Giuseppe Moscati).

All'interno dell'ottocentesca Villa Margherita è ospitato il Museo Provinciale, dove oltre ad alcuni reperti dell' Età del ferro e del bronzo rinvenuti nell'hinterland catanzarese, va menzionata per il periodo greco-romano una preziosa moneta bronzea del 350 a.C. Di una certa rilevanza storica sono il Museo delle Carrozze (con numerosi esempi delle varie epoche) e il Museo Risorgimentale (che testimonia il contributo dato alla propagazione degli ideali mazziniani, attraverso la guida intellettuale di Luigi Settembrini).

L'altra impronta secolare, tutt'oggi tangibile nella spiccata vocazione amministrativa della città, è quella legata al mondo giuridico. Personalità di alto profilo come Giuseppe Raffaelli (celebre avvocato che contribuì nel 1750 alla cancellazione del reato di magia) e Fausto Gullo (vicino sia da avvocato che da ministro delle politiche agricole alle problematiche dei contadini calabresi) si affiancano ai nomi altisonanti della sfera scientifica e culturale. Un nome su tutti, quello dello scienziato Renato Dulbecco, insignito del Nobel nel 1975 per i suoi studi sulle cellule tumorali.

Palazzo della Questura

Dove Mangiare

  • Agriturismo Santarosa, Ponte sul Corace (bivio San Floro), Germaneto. Telefono: 0961-61855, 0961-746963. Vedi: intervista
  • Trattoria Da Pepè La Vecchia Hostaria, Vico I Piazza Roma. Tel. 0961-726254. Chiuso la domenica.

Teatri

  • Teatro Masciari, Piazza Le Pera, 6
  • Teatro Politeama, Via Jannoni

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Catanzaro e la sua provincia, R. Cundari (1943)
  • Catanzaro - i luoghi, le persone, la storia, Sergio Dragone (1994)
  • Catanzaro - Storia, cultura, economia, Fulvio Mazza, Ed. Rubbettino (1994)
  • Una storia di Catanzaro, C. Mulè (1982)
  • Catanzaro d'altri tempi, G. Patari, Ed. Ursini (1947)
  • Catanzaro. Vicoli, strade, piazze, contrade, E. Zimatore (1988)
  • Catanzaro: le città nella storia d'Italia, Gregorio Rubino, Maria Adele E. Teti, Ed. Laterza (1987)

Memorie Storiche

Il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così descrive il comune:

Catanzaro, con 15 mila abitanti, capoluogo di provincia, posta in luogo elevato ed ameno, tra il Corace e l'Alli, e molto sicura per natura e per arte. Ha territorio fertilissimo, e le industrie agricole sono tenute in gran pregio, e le manifatture sono prosperevoli, e segnatamente quelle della seta. Ha belle ed amene strade, grandiosi edificj, tra' quali sono da notare il palazzo dell'intendenza, il vasto liceo, e il seminario, il quale da pochi anni a questa parte ha acquistato larghe proporzioni, e numerosa ed eletta schiera di giovanetti studiano le lettere e le scienze. Ha belle chiese, ed è magnifica la cattedrale, rifatta recentemente; e tra' conventi noteremo quello de' Cappuccini, fuori il recinto della città, in luogo ameno e sorridente. La città è sede vescovile suffraganea di Reggio; ed è la sede de' tribunali della provincia e della corte di appello delle Calabrie.

Galleria Foto

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Video sul quartiere Catanzaro Marina (detta anche Catanzaro Lido)