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Foto Cefalù:
2012, 2009, 2008
Cefalù di notte
Scorcio dal mare

Cefalù è situato in Sicilia in Provincia di Palermo. L'otto dicembre si festeggia il Patrono, Immacolata Concezione.

Confina con i comuni di: Castelbuono, Pollina, Gratteri, Isnello e Lascari.

Indice

Da Vedere

Cattedrale
Navata centrale della Cattedrale
  • Cattedrale (iniziata nel 1131)
  • Chiesa della SS. Trinità
  • Chiesa dell'Annunziata (XV-XVI secolo)
  • Resti del Tempio di Diana
  • Lavatoio medievale

Biblioteche

  • Biblioteca dei Padri Cappuccini Fra Gesualdo da Bronte, Via Santuario Maria Santissima - Gibilmanna
  • Biblioteca Mandralisca, Via Mandralisca, 13

Volontariato, Onlus e Associazioni

Chiostro del duomo
Chiostro del duomo
Scorcio sui vicoli
  • Associazione Aprset, Via Vazzana, 40
  • Associazione Volontariato Unità Locali Socio Sanitarie, Via Umberto I, 13/Bis
  • Casa di Accoglienza Maria SS. di Gibilmanna dei F.M. Capp., Piazza S Francesco, 5
  • Organizzazione Nazionale di Volontariato Giubbe D'Italia, Contrada Fiume Carbone
  • Società Cooperativa Saturno Cooperativa Siciale, Piazza Bellipanni, 3

Complessi Bandistici

  • V.M. Pintorno - Centro Polis Kephaloidion
  • Banda Città di Cefalù
  • Angelo Cangelosi
  • Banda Santa Cecilia

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Bibliografia

  • Cefalù nella Storia, G. Misuraca, Ed. Misuraca (Roma 1962-1980)
  • Cefalù. Perla del Mediterraneo, Rosaria Falcone - Vincenzo Jannuzzi, Ed. Affinità Elettive (2002)
  • Dell'origine ed antichità di Cefalù (rist. anast.), Vincenzo Auria, Ed. Forni (2001)
  • Cefalù. Inchiesta sulle condizioni sociali ed economiche 1875-76, T. Gatani, Ed. Pungitopo (1986)

Memorie Storiche

Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:

Cefalù pria detta Cephaledium - Ebbe derivazione da Cefale, nome greco che in latino vuol dire, capo, il che le fu dato anco per essere edificata a capo di una rupe. Fu eretta dai Sicani giusta le prove di Vincenzo d'Auria. Il suo antico sito naturalmente era fortissimo e vi si vedono le reliquie di una città rovinata da circa un miglio di circuito, si trovano le rovine di un antichissimo tempio di lavoro dorico. Era essa per il successo dei tempi divenuta un piccolo e debole castello, e per le rovine molto guaste è difficile il salirvi. Nelle monete si vede da una parte la testa di Ercole e dall'altra la Clava. colla, leggenda KEΦAΛ. Il Re Ruggero la trasferì nella spiaggia del mare Tirreno, e dista da Palermo 48 miglia, le diede il Vescovado; fece innalzare un bel tempio al Salvatore che s'ammira come gran monumento di quei tempi, adorno essendo di musaici e di numerose colonne, del sepolcro di Eufemia e dei due di porfido del Re Ruggero.

La città è decorata di vari monasteri, conventi e chiese, da due monti di pietà, da un buon ospedale, e da un seminario di chierici. Re Ruggero dopo aver fatto riedificare Cefalù e la chiesa del Salvatore con decreto del mese di aprile 1145, non senza avere con ciò dichiarato l'adempimento di un voto fatto all'occasione di una orribile tempesta sofferta tornando da Napoli in Sicilia, concedè molte rendite alla chiesa, ed il privilegio ai cittadini, che fossero esenti di andare a guerra nè per mare ne per terra, e che non pagassero cosa alcuna su quello che entrasse o uscisse da Cefalù sì per terra che per mare, volle che non pagasse dazio alcuno, ed altri privilegi.

La popolazione ascende a 10965. Il suo territorio è di salme 3870. Esporta olio, castagne, manna e pesce. Vi si rinvengono bei marmi, fra gli altri la lumachella, che non la cede a quella di Siberio, che serve a costruire tavolini ed altri mobili. Questa città vanta aver dato parecchi uomini illustri, fra' quali sono da ricordare Stefano d'Anna dottore in teologia ed in giurisprudenza, parroco della parrocchia di S. Croce in Palermo, pubblicò nel 1573 un libro di poesie; il medico e poeta Sebastiano Combo nato nel 1636; Pietro Velasco poeta comico nato nel 1626; il celebre poeta ed astronomo Giuseppe de Flores che malgrado d'aver finito la vita nel 1746 in età di anni 23 pure riempì tutta Sicilia e tutta Italia del suo nome; Giov. Batt. Spinola giureconsulto e poeta celebre del secolo XVII; il teologo e sacro oratore Gio. Battista Franco domenicano che pubblicò varie opere ascetiche e poesie sacre nel XVII secolo; il P. Benedetto Passafiume di San Francesco autore dell'origine della Chiesa Cefalutana stampata in Venezia nel 1645; l'abate Giovanni Ortolano, poeta chiarissimo che stampò le sue poesie nel 1718 in Messina ove soggiornava; e per incarico del Senato scrisse un discorso per la venuta di Carlo III in Sicilia.

Mentre il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così riporta:

Cefalù, con 10 mila abitanti, capoluogo di distretto, sede vescovile, città mercantile posta in riva al Tirreno, con belli edificii, tra quali è un tempio ricco di mosaici e di colonne. Ha vasto territorio, ameno e fertilissimo. Vi sono cave di belli marmi, tra' quali la pietra cosi detta conchiliaria o lumachella, di rara bellezza.

Lapidi Commemorative