GUIDA  Châtillon/Storia

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Storia di Chatillon

  • Di origine protostorica,nel periodo romano fu un centro importante nel quale passava l’antica Via Consolare Romana ,Strada delle Gallie della quale restano, oltre al ponte sul Torrente Marmore ,alcune costruzioni alla base del Castello Gamba ed in Località San Valentino . Nel Medioevo il Feudo di Châtillon fu acquisito dagli Challant (nell’anno 1252) - per loro volontà vi furono costruiti due castelli:il primo,oggi proprietà dei Conti Passerin d'Entrèves (verso la metà del XIII secolo) mentre il secondo è quello sito nell’attuale Frazione Ussel (nell’anno 1350) - e divenne il centro più importante della Regione Valle d'Aosta , dopo Aosta ,costituendo luogo obbligato di transito e di pedaggio. La città era circondata da mura (oggi inesistenti) nelle quali si aprivano quattro porte:la Porta Marmorea (all’imbocco del ponte sul Torrente Marmore ),la Porta Senal (a sud),la Porta Tollen (a nord) e la Porta Ivrea ( verso Saint-Vincent ).A partire dal XIV secolo si avviò il processo industriale della località (a seguito dello sfruttamento delle miniere di ferro dislocate nell’attuale Frazione Ussel e Località Valmeriana) con la prima fabbrica degli antichi Stati di Savoia ,dove si forgiavano dei piccoli cannoni per la Duchessa del Monferrato e per il Castello di Lanzo Torinese .All’inizio del XVII secolo erano presenti la fonderia di Località Chameran , una forgia in Via Tournafol e un’altra in Località Conoz . Nel corso del 1700 divenne una piccola città industriale non solo metallurgica ma anche manifatturiera e tessile.Nei secoli ha svolto anche un importante ruolo di polo commerciale,in virtù della sua posizione geografica all'ingresso della Valle di Valtournenche (per i suoi frequenti rapporti di scambio con il Vallese attraverso il Colle del Teodulo ) ,sede di fiere e di mercati e nel XIX secolo,grazie alle fiere che vi si organizzavano in primavera e in autunno,il borgo era animato,per parecchi giorni,da gente proveniente da tutta la Regione con notevole vantaggio del commercio locale e degli albergatori.Fino al XIX secolo,il turismo ha svolto un ruolo non secondario,con la presenza di alberghi e locande per gli alpinisti diretti a Valtournenche per tentare l'ascensione al Monte Cervino ,ma anche di villeggianti in virtù della vicinanza con Saint-Vincent ,celebre luogo di divertimento e di cure termali.
Curiosità :
Il periodo industriale recente annovera l'avvenuta presenza dello stabilimento per la produzione di seta artificiale La Soie de Châtillon (Società Anonima Italiana per le fibre artificiali,con sede a Milano ) dall'anno 1917 (in piena Prima Guerra Mondiale) installato nei pressi della Stazione Ferroviaria e vicino alla centrale idroelettrica (il trasporto di energia sulle lunghe distanze era ancora problematico e molto costoso).Dopo due anni di attività la fabbrica era a pieno regime ed il successo fu così grande che nell’anno 1925 nuovi stabilimenti furono aperti ad Ivrea , Vercelli ed oltre Oceano (nell’anno 1928 fu aperta una succursale in America (l’ American Châtillon Corporation , con tecnici e tecnologie tutte di Chatillon ). Il procedimento di lavorazione fu quello alla viscosa (poi rayon) e nelle fasi più squisitamente tessili di preparazione dei filati (torcitura, binatura, orditura)la manodopera era prevalentemente femminile.Nel dopoguerra estese la sua attività anche alle fibre sintetiche ed in particolare nylon 6 da caprolattame e poliestere.In successivi passaggi fece parte dell' IRI (anni 1933/1941), del Sindacato Laniero (anni 1941/1955),del gruppo Edison .Dall’anno 1972 assunse la denominazione di Montedison Fibre (Montefibre) in seguito alla fusione per incorporazione con le società Rhodiatoce e Polymer (anch'esse facenti parte del gruppo Montedison).La società era quotata in borsa,ma ben presto segnò perdite rilevanti e nell’anno 1985 fu definitivamente liquidata dalla Montefibre.