GUIDA  Desio/Battaglia di Desio

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La battaglia di Desio ebbe luogo a Desio il 21 gennaio 1277 tra la famiglia Della Torre e quella dei Visconti per ottenere il controllo su Milano. I Della Torre, o Torriani (per la Torre che ornava il loro stemma) imposero propri parenti a tutte le più importanti cariche politiche della città, in modo da non incontrare ostacoli giuridici e formali nell'esercizio del potere. L'opposizione alla cui guida stavano i Visconti mirava a inasprire gli animi della gente contro il Governo in carica.

Il 22 luglio 1262 Ottone Visconti venne nominato Arcivescovo di Milano, da Papa Urbano IV, deludendo le aspettative dei Torriani che pensavano di vedere il loro parente Raimondo della Torre assumere la carica. La nomina venne ufficialmente contestata, sulla base di una presunta appartenenza ai movimenti ereticali dei Visconti, provata anche dal fatto che Berta e Beatrice, madre e sorella di Ottone Visconti, erano vicine a movimenti ereticali della zona.

Quello che interessava era ovviamente il controllo dei ricchissimi beni ecclesiastici; ma la propaganda tentò di nobilitare il conflitto facendolo passare per una specie di crociata a difesa della vera fede. Fu la guerra civile. Intanto, la crisi economica si aggravò.

La guerra civile, con alterne vicende, si protrasse per oltre dieci anni, inasprendosi sempre più: nel gennaio 1277 la situazione di crisi era ormai ai massimi livelli.

Le truppe dei Ribelli o Banditi (come vennero soprannominati i Visconti dai Torriani) progettavano l’ennesimo attacco, questa volta da Nord. Gli attacchi precedenti erano stati contenuti dall’esercito dei Torriani e anche questo avrebbe avuto lo stesso esito se non fosse stato per la popolazione che esasperata dalle condizioni di vita si era unita all’opposizione.

Fatto sta che all’alba del 21 gennaio 1277 i Visconti con un attacco a sorpresa espugnarono il borgo di Desio. Francesco della Torre fu ucciso e il fratello Napo, Signore di Milano, fu fatto prigioniero. I Visconti salirono ovviamente al Governo di Milano e del suo territorio e subito coprirono le cariche in tutte le istituzioni comunali con i propri uomini di fiducia - esattamente ciò che avevano fatto i Torriani prima di loro.

Alla popolazione sembrò di essere stata liberata dalla tirannia per entrare in un nuovo periodo di pace e il nuovo Capo del Popolo, Matteo Visconti, giovane nipote di Ottone, venne salutato come "il Grande".

Nessuno si rese conto probabilmente che con lui iniziava la Signoria di Milano. Ad ogni modo, il 21 gennaio divenne festività pubblica e per secoli nel Duomo si celebrò una Messa solenne in cui al Gloria venivano fatte suonare le chiarine militari.

Una tradizione locale vuole che i vincitori fossero entrati vittoriosi nel borgo fortificato coperti dal rumore degli zoccoli del popolo di Desio schierato dalla loro parte. I Torriani avevano proibito l'uso di queste calzature per non far fuggire la selvaggina dei boschi dove i nobili cacciavano. Dal 1989, ogni anno per l'inizio di giugno a Desio viene rievocato questo avvenimento, tramite il "Palio degli Zoccoli", una festa folkloristica della durata di una settimana, in cui varie contrade si sfidano in una corsa a staffetta con gli zoccoli ai piedi compiendo per due volte il giro della Piazza della Basilica.