GUIDA  Geraci Siculo

Da Wiki.
Versione del 7 ott 2017 alle 19:24 di Vincenzo491 (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Pagine Utili sul Comune
Scheda su Geraci Siculo
Mappa Interattiva
Siti geracesi
Amministrazione Comunale
Statistiche su Geraci Siculo
Inserisci Bollino Wiki
Concorso Fotografico
Concorsofoto.jpg
Foto Geraci Siculo:
2012, 2009, 2008

Geraci Siculo è situato in Sicilia in Provincia di Palermo. Il 24 agosto si festeggia il Patrono, San Bartolomeo.

Confina con i comuni di: Castelbuono, San Mauro Castelverde, Gangi, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Castel di Lucio e Nicosia.

E' distante circa centoventi chilometri da Palermo.

Geraci Siculo - Panorama

Indice

Ritratto della Città

Sorge a 1072 mt s.l.m nel Parco delle Madonie ed è incluso nel club de I borghi più belli d’Italia, con le sue strette viuzze costituisce un vero tuffo nel passato. A maggio tira ancora vento e il freddo si fà sentire, già a metà agosto conseguenza della latitudine e della sua posizione elevata sui monti delle Madonie, la nebbia spesso è ospite attesa e d'inverno le nevicate non mancano.

Da segnalare la presenza di fonti sorgive da cui viene raccolta e imbottigliata una ottima acqua oligominerale. Il nome Geraci deriva dal greco Jerax, che significa avvoltoio, forse per la forte presenza di questi volatili su tutto il territorio. Da non perdere a settembre la Giostra dei Ventimiglia (sfilata in costume) e l’ammaestramento dei falchi, antica tradizione medievale, il paese ha difatti ripreso da alcuni anni l’antica tradizione siciliana della “falconeria” e dell’equitazione.

Storia

Sembra che Geraci Siculo sia stato abitato fin dall'epoca preistorica, ci sono vari ritrovamenti nell'ambito del territorio che lo testimoniano, intorno al 550 a.C. i greci sicelioti si stabilirono nelle Madonie e probabilmente il nome di Geraci deriva dal greco Jerax che significa propriamente avvoltoio. Fin dal 241 a.C. Geraci era già un fiorente Borgo, in epoca medievale la città subì la dominazione bizantina e poi normanna. Dati certi si hanno solo dall’840, con la Sicilia conquistata dagli Arabi, da Geraci i saraceni controllavano i paesi e le valli che dal mare conducevano verso l’interno, diventando così uno dei più importanti avamposti delle Madonie.

Sotto i normanni fu alienata da Ruggero I a Serlone suo nipote divenendo Contea, siamo nell'anno 1063. Durante la conquista normanna Geraci Siculo avoca un importante ruolo strategico-militare e diventa uno dei baluardi della nuova feudalità del Regnum Siciliae. Giunge, dopo alterne vicende ai Ventimiglia nell'anno 1252 e diventa capitale della Contea, pervenedo tra il XIII e il XVII secolo persino ad amministrare la giustizia e a coniare monete proprie.

Nel 1438 Geraci Siculo divenne Marchesato. Nell'anno 1419, Giovanni I Ventimiglia portò la capitale della Contea a Castelbuono, ma Geraci continuò ad essere il centro politico ed economico dei Ventimiglia sino al definitivo declino che avvenne nel XVII secolo. La grande mole del Castello dei Ventimiglia garantiva una valida difesa dagli attacchi esterni, infatti è al suo interno che inizia la costruzione del primo nucleo abitativo, il secondo insediamento si formò invece nei pressi della Torre di Engelmaro (soldato di ventura che sposò Aldrude, dopo la morte di Serlone ucciso in una imboscata dagli Arabi), l'attuale Piazza Sant'Antonino, nel medioevo la città fu cinta da mura, a tutto'oggi rimane immutato l’antico impianto del tessuto urbano con strade strette, vicoli e cortili in uno straordinario equilibrio, tra rocca e mura millenarie.

Da Vedere

Chiesetta di Sant'Anna Cappella Palatina
Chiesa di San Giacomo Campanile
  • Chiesetta di Sant'Anna al Castello
  • Chiesa di San Giacomo
  • Chiesa di Santa Maria Maggiore
  • Castello dei Ventimiglia

Musei

  • Museo Etnoantropologico delle Madonie presso il Convento dei Padri Cappuccini. Telefono: 0921-643042
  • Casa Museo Vincenzo Piccione d'Avola, viale Europa, 15/17. Telefono: 0921-643114
  • Museo di Arte Sacra, Cripta della chiesa Madre, Piazza del Popolo, 1. Telefono: 0921-643529
  • Museo di Storia Naturale, località Sant' Pieri. Telefono: 0921-643495

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale padre Gianmaria Carapezza da Geraci, Via Maggiore, 47
  • Biblioteca e archivio storico comunale Ventimiglia, Via Maggiore, 47

Dove Mangiare

  • Pizzeria L'Isola che non c'è, Via Nazionale, 56. Telefono: 339-4094724
  • Trattoria Pizzeria Agrituristica "Quacinari", C.da Quacinara. Telefono: 0921-643255
  • Ristorante La Contea, Piazza Aldo Moro, 4. Telefono: 0921-643294
  • Ristorante La Fontana di Corradino, Viale della Libertà, 11. Telefono: 0921-643370
  • Ristorante Ventimiglia, (Hotel) Viale della Libertà, 15. Telefono: 0921-643124

Dove Dormire

  • Hotel Ventimiglia, Viale della Libertà, 15. Telefono: 0921-643240 Fax: 0921-643240 [1]


Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Volontari Italiani del Sangue Sezione Comunale di Geraci Siculo, Via San Salvatore, 12
  • Cooperativa Primavera Soc. Coop. Sociale A R.L., Viale Giovanni Falcone, 51


Bibliografia

  • Geraci Siculo, E. Paruta (1973)


Memorie Storiche

Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:

Geraci - È nel val di Mazzara, nell'Intendenza di Palermo. Dista 16 miglia del mar Tirreno, 120 da Messina 68 da Palermo. Popol. 4760. Ex-feudo con titolo di marchesato della famiglia Ventimiglia. Esporta olio, caci e manna.