GUIDA  Gesualdo

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''“Gesualdo è un paese ameno et vago alla vista quanto si possa desiderare co’ un’aria veramente soave e salubre”'' scriveva nel 1594 Alfonso Fontanelli, diplomatico di Casa d’Este.  
 
''“Gesualdo è un paese ameno et vago alla vista quanto si possa desiderare co’ un’aria veramente soave e salubre”'' scriveva nel 1594 Alfonso Fontanelli, diplomatico di Casa d’Este.  
 
==Ritratto della città==
 
==Ritratto della città==
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La città si sviluppa nella sua parte più antica, intorno al castello medioevale che domina la valle del Fredane, mentre l’abitato moderno si estende verso est. Gesualdo è sito a 676 m. sul livello del mare; l’agro, invece, varia dai circa 300 metri della piana in prossimità del torrente Fredane posto a sud del centro, ai circa 800 della zona dell’Otica nella parte settentrionale. Gesualdo ha un’estensione territoriale di 27,00 km²; ricco di uliveti e vigneti, che mandano al cielo mille profumi, vanta fra i suoi famosi prodotti ortofrutticoli, il "culto" del sedano, la cui piantina in queste terre cresce particolarmente rigogliosa. Abitato sin dalla preistoria, Gesualdo prese vita con la dominazione Longobarda in Italia. L'aggregato urbano attuale evidenzia l'esistenza iniziale di una rocca intorno a cui, col passare dei secoli, si sono aggiunte delle case che formavano dei cerchi concentrici e contemporaneamente dei baluardi di difesa. La caratteristica struttura, fece di Gesualdo punto strategico per la difesa dei confini del Ducato di Benevento. L’origine del nome Gesualdo deriverebbe dal medioevale Gisivaldum, che secondo la ricostruzione dello storico padre Cipriano de Meo, potrebbe derivare dal nome cavaliere longobardo “Gis o Ghiz”, probabile primo reggente del feudo, e da “Wald” (bosco), quindi il bosco di Gis. Gisivaldum. L’avvento di '''Carlo Gesualdo''' (Venosa, 8 marzo 1566 – Gesualdo, 8 settembre 1613) segnò la rinascita del borgo Gesualdo e la sua consacrazione a città della Cultura. Grazie al Principe Musicista, il rinascimento e le sue arti illuminarono il periodo più fulgido della storia gesualdina. Il Castello, da austero maniero divenne elegante residenza nobiliare, mentre l’antico borgo, da fortezza chiusa ed inattaccabile, si trasformò aprendosi agli spazi e alla modernità. Alla ritrovata fede di Carlo Gesualdo e alla costanza dei suoi successori, si deve la nascita di molti luoghi di culto, adesso custodi della fede e testimoni della storia di Gesualdo.  
 
La città si sviluppa nella sua parte più antica, intorno al castello medioevale che domina la valle del Fredane, mentre l’abitato moderno si estende verso est. Gesualdo è sito a 676 m. sul livello del mare; l’agro, invece, varia dai circa 300 metri della piana in prossimità del torrente Fredane posto a sud del centro, ai circa 800 della zona dell’Otica nella parte settentrionale. Gesualdo ha un’estensione territoriale di 27,00 km²; ricco di uliveti e vigneti, che mandano al cielo mille profumi, vanta fra i suoi famosi prodotti ortofrutticoli, il "culto" del sedano, la cui piantina in queste terre cresce particolarmente rigogliosa. Abitato sin dalla preistoria, Gesualdo prese vita con la dominazione Longobarda in Italia. L'aggregato urbano attuale evidenzia l'esistenza iniziale di una rocca intorno a cui, col passare dei secoli, si sono aggiunte delle case che formavano dei cerchi concentrici e contemporaneamente dei baluardi di difesa. La caratteristica struttura, fece di Gesualdo punto strategico per la difesa dei confini del Ducato di Benevento. L’origine del nome Gesualdo deriverebbe dal medioevale Gisivaldum, che secondo la ricostruzione dello storico padre Cipriano de Meo, potrebbe derivare dal nome cavaliere longobardo “Gis o Ghiz”, probabile primo reggente del feudo, e da “Wald” (bosco), quindi il bosco di Gis. Gisivaldum. L’avvento di '''Carlo Gesualdo''' (Venosa, 8 marzo 1566 – Gesualdo, 8 settembre 1613) segnò la rinascita del borgo Gesualdo e la sua consacrazione a città della Cultura. Grazie al Principe Musicista, il rinascimento e le sue arti illuminarono il periodo più fulgido della storia gesualdina. Il Castello, da austero maniero divenne elegante residenza nobiliare, mentre l’antico borgo, da fortezza chiusa ed inattaccabile, si trasformò aprendosi agli spazi e alla modernità. Alla ritrovata fede di Carlo Gesualdo e alla costanza dei suoi successori, si deve la nascita di molti luoghi di culto, adesso custodi della fede e testimoni della storia di Gesualdo.  

Versione delle 12:49, 19 mar 2011

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Gesualdo è situato in Campania in Provincia di Avellino. Si fregia della denominazione di "Città del Principe dei Musici" in onore di Carlo Gesualdo, principe madrigalista del 500.

Indice

Memorie Storiche

“Gesualdo è un paese ameno et vago alla vista quanto si possa desiderare co’ un’aria veramente soave e salubre” scriveva nel 1594 Alfonso Fontanelli, diplomatico di Casa d’Este.

Ritratto della città

Panorama di Gesualdo

La città si sviluppa nella sua parte più antica, intorno al castello medioevale che domina la valle del Fredane, mentre l’abitato moderno si estende verso est. Gesualdo è sito a 676 m. sul livello del mare; l’agro, invece, varia dai circa 300 metri della piana in prossimità del torrente Fredane posto a sud del centro, ai circa 800 della zona dell’Otica nella parte settentrionale. Gesualdo ha un’estensione territoriale di 27,00 km²; ricco di uliveti e vigneti, che mandano al cielo mille profumi, vanta fra i suoi famosi prodotti ortofrutticoli, il "culto" del sedano, la cui piantina in queste terre cresce particolarmente rigogliosa. Abitato sin dalla preistoria, Gesualdo prese vita con la dominazione Longobarda in Italia. L'aggregato urbano attuale evidenzia l'esistenza iniziale di una rocca intorno a cui, col passare dei secoli, si sono aggiunte delle case che formavano dei cerchi concentrici e contemporaneamente dei baluardi di difesa. La caratteristica struttura, fece di Gesualdo punto strategico per la difesa dei confini del Ducato di Benevento. L’origine del nome Gesualdo deriverebbe dal medioevale Gisivaldum, che secondo la ricostruzione dello storico padre Cipriano de Meo, potrebbe derivare dal nome cavaliere longobardo “Gis o Ghiz”, probabile primo reggente del feudo, e da “Wald” (bosco), quindi il bosco di Gis. Gisivaldum. L’avvento di Carlo Gesualdo (Venosa, 8 marzo 1566 – Gesualdo, 8 settembre 1613) segnò la rinascita del borgo Gesualdo e la sua consacrazione a città della Cultura. Grazie al Principe Musicista, il rinascimento e le sue arti illuminarono il periodo più fulgido della storia gesualdina. Il Castello, da austero maniero divenne elegante residenza nobiliare, mentre l’antico borgo, da fortezza chiusa ed inattaccabile, si trasformò aprendosi agli spazi e alla modernità. Alla ritrovata fede di Carlo Gesualdo e alla costanza dei suoi successori, si deve la nascita di molti luoghi di culto, adesso custodi della fede e testimoni della storia di Gesualdo.


Da Vedere

Castello di Gesualdo
  • Castello di Gesualdo
  • Centro Storico Medievale
  • Chiesa SS. Rosario
  • Il Cappellone
  • Chiesa di San Nicola di Bari
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie
  • Convento Padri Cappuccini - Cella di San Pio di Pietrelcina

Personalità Illustri

  • Carlo Gesualdo, principe madrigalista

Eventi Religiosi

  • Passione del Venerdì Santo, Sacra rappresentazione della passione di Cristo (Castello, Venerdì Santo)
  • Il Volo dell'Angelo, manifestazione religiosa (Castello-Chiesa SS Rosario, Ultima domenica di Agosto)

Altri Eventi

  • Carnevale Gesualdino, Corteo di Carri e Gruppi mascherati (Itinerante, Periodo di Carnevale)
  • Saperi e Sapori, rassegna enogastronomica (Centro Storico, Mese di Agosto)
  • Gesualdo FolkEvent, rassegna di musica popolare festa della birra (Castello, Mese di Agosto)
  • Presepe Vivente, (Centro Storico, Periodo Natalizio)
  • Palio dell'Alabarda, rappresentazione in costumi d'eposa in onore di Carlo Gesualdo - Giochi Medievali (Castello, Centro Cittadino, Mese di Agosto)
  • Giornate Gesualdiane, convegni-concerti dedicati alla figura del madrigalista Carlo Gesualdo

Dove Mangiare

  • Ristorante Pizzeria La Pergola, Via Freda, 40
  • Ristorante S. Vincenzo, Via Cav. V. Veneto, 69
  • Ristorante da Peppino, Via IV Novembre
  • Ristorante La Pineta, Via Quote Mercato
  • Pizzeria Ganea, Via Portanova

Dove Dormire

  • B&B Il Vicoletto, Via Roma
  • Agriturismo Il Pozzo del Principe, C.da Pozzo del Principe

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Carlo Gesualdo, Via Cappuccini
  • Biblioteca dei Padri Cappuccini
  • Biblioteche riunite Gaspare Gozzi e Gabriele D'Annunzio dell'Accademia partenopea, Via Roma, 78-80

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Pubblica Assistenza Gesualdo, Locali Centro Polifunzionale Via Cappuccini
  • Associazione Proloco Civitatis Iesualdinae, Piazza Neviera

Informazione Utili

Come Arrivare

  • IN AUTO

SS. Ofantina, Salerno- Avellino, Superstrada e Statali 91, 399, 401, 425, Autostrada A16 Casello Grottaminarda (10 km da Gesualdo)Statale 303 – Direzione Lacedonia ( 7km)

  • IN AUTOBUS

Collegamenti giorni feriali Da e per Avellino-Napoli-Benevento-Roma via Grottaminarda con i mezzi di AIR Autotrasporti Irpini


Confina con i comuni di: Paternopoli, Villamaina, Grottaminarda, Fontanarosa e Frigento.