GUIDA  Gragnano

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(Attività Economiche)
 
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'''Gragnano''' è situato nella [[Campania]] nella [[Provincia di Napoli]]. Il 20 gennaio si festeggia il Patrono, San Sebastiano. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di Santa Maria dell'Assunta; Chiesa di Sant'Agostino; Chiesa di San Giovanni Battista (nel rione Rosario), in precedenza intitolata a San Sebastiano.
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[[Immagine:Gragnano - Panorama.jpg|thumb|left|Panorama di Gragnano]]
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'''Gragnano''' è situato in [[Campania]] in [[Provincia di Napoli]]. Il 20 gennaio si festeggia il Patrono, San Sebastiano. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di Santa Maria dell'Assunta; Chiesa di Sant'Agostino; Chiesa di San Giovanni Battista (nel rione Rosario), in precedenza intitolata a San Sebastiano.
  
 
Confina con i comuni di: [[Castellammare di Stabia]], [[Lettere]], [[Sant'Antonio Abate]], [[Santa Maria la Carità]], [[Agerola]], [[Casola di Napoli]], [[Pimonte]], [[Ravello]] e [[Scala]].
 
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Nel '''533''' la città fu teatro della battaglia tra i '''Greci''' e i '''Goti''' terminata con la vittoria dei primi. E' durante quest'anno che fu costruito il '''Castello''', luogo di difesa e centro della vita amministrativa e religiosa.
 
Nel '''533''' la città fu teatro della battaglia tra i '''Greci''' e i '''Goti''' terminata con la vittoria dei primi. E' durante quest'anno che fu costruito il '''Castello''', luogo di difesa e centro della vita amministrativa e religiosa.
  
Nel '''554''' la città di [[Benevento]] fu occupata dai '''Longobardi''' e, di rimando, anche il territorio degli stabiesi e dei gragnaniesi divenne dominio dei Longobardi e fu soggetto ad una serie di razzie. E' di questo periodo la '''Valle dei Mulini''', un'area fiancheggiata da '''25''' mulini ad acqua che si estende fino alla città di [[Amalfi]].
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Nel '''554''' la città di [[Benevento]] fu occupata dai '''Longobardi''' e, di rimando, anche il territorio degli stabiesi e dei gragnaniesi divenne loro dominio e fu soggetto ad una serie di razzie. Risale a questo periodo la '''Valle dei Mulini''', un'area fiancheggiata da '''25 mulini ad acqua''' che si estende fino alla città di [[Amalfi]].
  
Dal '''X secolo''' al '''1438''' Gragnano era pienamente integrata nella ''Repubblica Amalfitana''. Nel '''XII secolo''', invece, fu sotto il controllo ''normanno'', per poi essere venduto ai ''Filangieri'', restando di loro proprietà fino al '''1246'''.
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Dal '''X secolo''' al '''1438''' Gragnano era pienamente integrata nella ''Repubblica Amalfitana''. Nel '''XII secolo''', invece, fu sotto il controllo normanno, per poi essere venduta ai ''Filangieri'', restando di loro proprietà fino al '''1246'''.
  
Dal '''1260''' al '''1266''' passò nelle mani di '''Giovanni da [[Procida]]''' e acquisì il titolo di ''Universitas'', caratterizzandosi come territorio a sé stante, amministrato e controllato dal '''sindaco''' scelto appositamente per rappresentare la città.
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Dal '''1260''' al '''1266''' passò nelle mani di '''Giovanni da Procida''' e acquisì il titolo di ''Universitas'', caratterizzandosi come territorio a sé stante, amministrato e controllato dal '''sindaco''' scelto appositamente per rappresentare la città.
  
Purtroppo il periodo d'autonomia fu breve, in quanto Gragnano fu ceduto in feudo fino al '''1386''', per poi diventare '''Demanio regio''' e essere dominio dei ''Sanseverino'' nel '''1398'''.
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Purtroppo il periodo d'autonomia fu breve, in quanto Gragnano fu ceduta in feudo fino al '''1386''', per poi diventare '''Demanio regio''' ed essere dominio dei ''Sanseverino'' nel '''1398'''.
  
Dal '''XIV''' al '''XVI'''I secolo diverse furono le famiglie nobili che ebbero l'onore di avere in feudo la città: gli ''Orsini'', i ''Colonna'', i ''Miroballo'', i ''Vargas'', i ''d'Avalos'', i ''Carafa''.
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Dal '''XIV''' al '''XVII secolo''' diverse furono le famiglie nobili che ebbero l'onore di avere in feudo la città: gli Orsini, i Colonna, i Miroballo, i Vargas, i D'Avalos, i Carafa.
  
 
Fu solo nel '''XVII secolo''' che la città si liberò definitivamente del feudalesimo e partecipò alla rivolta di '''Masaniello''' del '''1647''' dalla quale ne uscì sconfitta. Durante questo periodo si abbatterono sulla città anche la '''peste''' e i '''terremoti''' che comportarono una decadenza economica.  
 
Fu solo nel '''XVII secolo''' che la città si liberò definitivamente del feudalesimo e partecipò alla rivolta di '''Masaniello''' del '''1647''' dalla quale ne uscì sconfitta. Durante questo periodo si abbatterono sulla città anche la '''peste''' e i '''terremoti''' che comportarono una decadenza economica.  
  
Nel '''1734''' salì al trono ''Carlo di Borbone'', ma gli abitanti della città restarono indifferenti a questo avvenimento. La città fu fedele alla ''Repubblica Partenopea'' nel '''1799''', ma nel '''1805''' un forte terremoto provocò gravi problematiche all'aspetto urbanistico della città.
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Nel '''1734''' salì al trono Carlo di Borbone, ma gli abitanti della città restarono indifferenti a questo avvenimento. La città fu fedele alla Repubblica Partenopea nel '''1799''' e nel '''1805''' un forte terremoto provocò gravi problematiche all'aspetto urbanistico della città.
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==Miti e Leggende==
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La leggenda vuole che, come per la città di [[Benevento]], anche Gragnano abbia avuto a che fare con la '''stregoneria'''. Ricchi di mistero sono i boschi della città, in cui, si narra, ancora oggi echeggiano le voci delle streghe che qui si riunivano per compiere i loro riti.
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L''''albero di noci''' è l'emblema di questi cerimoniali esoterici e si racconta che tra i rami dell'albero, in una notte al chiaro di luna, si scorsero tre fanciulle intente in qualche celebrazione.
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Le voci del popolo riportano, addirittura, che intorno a quest'albero si svolgessero riunioni orgiastiche a base di '''carne di bambini'''.
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A parlarci di ciò è '''Antonio Greco''' che ha esposto le sue teorie nella ''Dissertatio super superstizione Atrequa magica'', pubblicata nel '''1732''' nella città di [[Napoli]].
  
 
==Attività Economiche==
 
==Attività Economiche==
 
Durante l''''Ottocento''' le attività di spicco di Gragnano erano la lavorazione della '''seta''' e dei '''tessuti'''.  
 
Durante l''''Ottocento''' le attività di spicco di Gragnano erano la lavorazione della '''seta''' e dei '''tessuti'''.  
  
Man mano, questo tipo di economia è andata via via estinguendosi e la città si è incentrata su un'economia '''monoculturale'''. Fino agli inizi del '''Novecento''' si sviluppò un'economia basata sulla '''molitura del grano''', grazie alla vicinanza del '''fiume Vernotico'''.
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Questo tipo di economia è andata via via estinguendosi e la città si è incentrata su un'economia '''monoculturale''' che fino agli inizi del '''Novecento''' si basò sulla '''molitura del grano''', grazie alla vicinanza del '''fiume Vernotico'''.
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E' proprio grazie alla sorgente di questo corso d'acqua che la città ha potuto specializzarsi nell'utilizzo di '''mulini''' che danno il nome all'omonima valle ancora ricca di fascino, ma che oggi stanno perdendo il loro ruolo predominante.  
  
Fu proprio grazie alla sorgente di questo corso d'acqua che la città ha potuto specializzarsi nell'utilizzo di '''mulini''' che danno il nome all'omonima valle, ma che oggi stanno perdendo il loro ruolo predominante.  
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Ad oggi la specialità gragnanese è il '''"vino"''' che ha origini molto antiche: la sua produzione risale all'epoca romana e sin dall''''Ottocento''' parlare del vino di Gragnano significa parlare del vino napoletano.
  
Ad oggi la specialità gragnanese è il '''"vino"''' che ha origini molto antiche: la sua produzione risale all'epoca romana e sin dall''''Ottocento''' sentir parlare del vino di Gragnano significa parlare del vino napoletano.
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Altri elementi di rilievo dell'economia di Gragnano sono la produzione di '''olio''' e del '''grano'''.
  
Altri elementi di rilievo dell'economia di Gragnano sono la produzione di '''olio''' e dei '''cereali'''.
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Il termine stesso '''Praedium Granium''' rimanda al concetto di grano e la leggenda racconta che i gragnanesi siano stati i primi produttori di pasta, rubando il mestiere ai cinesi. Le condizioni climatiche e in particolar modo il tasso di '''umidità''' che aleggia sulla città hanno reso possibile lo sviluppo di quest'attività. Il primo pastificio fu edificato nel '''1780''', mentre ad oggi ne sono nove, ad indicare che questa attività è ancora fruttuosa per gli abitanti.
  
==Da Vedere==
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==Dove Dormire==
Ritrovate nel Settecento e di epoca romana sono le '''ville rustiche''' dell'Agro di Gragnano. Di queste, '''5''', in particolare, sono meritevoli di essere menzionate.
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*Hotel Le Zagare, Via Visitazione 68, Telefono 081/8794024, Fax 0818013977, [mailto:info@villalezagare.it] [http://www.villalezagare.it]
;La prima
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:Scoperta nel '''1779''' veniva utilizzata per la produzione di '''olio'''. Su alcuni mattoni è presente il sigillo di '''L.Vassilli'''.
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;La seconda
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:Scoperta a '''Sassola''', presenta un portico tetrastilo con quattro aperture che in epoca romana erano l'abitazione del ''pater familias''. Nella zona posteriore c'è la '''pars rustica''' e sotto il peristilio ci sono le ''celle''. L'ultima parte è quella '''fructuaria''' dedicata alla lavorazione del vino. In essa era presente un dipinto del dio '''Bacco''' ora conservato nel Museo nazionale di [[Napoli]].
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;La terza
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:Scoperta nel '''1781''' nella località '''"dei Medici"''', si caratterizza per la presenza di due ingressi, uno anteriore e uno posteriore. Ha al suo interno una '''taberna vinaria''' utilizzata, nel passato, per la produzione di vino.
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;La quarta
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:Rinvenuta tra il '''1779''' e il '''1780''', nella contrada della '''"Casa di Miro"''', presenta colonne intonacate da cui si apre la stanza del ''procurator villae'' e quella del ''villicus''.
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;La quinta
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:Scoperta nello stesso periodo della precedente, è meglio conosciuta come la '''Casa del filosofo''' per la presenza al suo interno di un busto di un filosofo con l'indice alzato.
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==Biblioteche==
 
==Biblioteche==
*Biblioteca Comunale, Via Vittorio Veneto 2
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*Biblioteca Comunale, Via Vittorio Veneto, 2
  
 
==Volontariato, Onlus e Associazioni==
 
==Volontariato, Onlus e Associazioni==
*Associazione Misericordia, Via S. Croce 8  
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*Associazione Misericordia, Via S. Croce, 8  
*Associazione Musicale Diapason Band Onlus, Via Giuseppe Raffaelli 71  
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*Associazione Musicale Diapason Band Onlus, Via Giuseppe Raffaelli, 71  
*Associazione Sportiva Dilettantistica San Paolo, Via Don Luigi Russo 25  
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*Associazione Sportiva Dilettantistica San Paolo, Via Don Luigi Russo, 25  
*Crescere Insieme Piccola Cooperativa Sociale A Rl, Via Ponte Carmiano,91  
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*Crescere Insieme Piccola Cooperativa Sociale A Rl, Via Ponte Carmiano, 91  
*O.A.S.I. Operaz.Ass.E Sost. Infanzia Onlus, Via Castellammare11
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*O.A.S.I. Operaz.Ass.E Sost. Infanzia Onlus, Via Castellammare, 11
*Pianeti Diversi Società Coop Sociale, Via Castellammare 50
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*Pianeti Diversi Società Coop Sociale, Via Castellammare. 50
  
 
==Informazioni Utili==
 
==Informazioni Utili==
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==Bibliografia==
 
==Bibliografia==

Versione attuale delle 17:29, 17 giu 2011

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Panorama di Gragnano

Gragnano è situato in Campania in Provincia di Napoli. Il 20 gennaio si festeggia il Patrono, San Sebastiano. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di Santa Maria dell'Assunta; Chiesa di Sant'Agostino; Chiesa di San Giovanni Battista (nel rione Rosario), in precedenza intitolata a San Sebastiano.

Confina con i comuni di: Castellammare di Stabia, Lettere, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Agerola, Casola di Napoli, Pimonte, Ravello e Scala.

Indice

Storia

Gragnano è posta ai piedi dei monti Lattari, a 180 metri sul livello del mare.

La maggior parte delle sue testimonianze risalgono al V secolo d.C. e denotano come la città sia ricca di riferimenti dell'epoca romana, ville rustiche sparpagliate sulle colline su cui si coltivavano vite, grano e ulivo.

L'origine del toponimo è associata al praedium che la gens Grania, romana, aveva lasciato in un'epigrafe scolpita su una tomba trovata nel 1931.

Di origine osca, Gragnano comincia ad urbanizzarsi nell'89 a.C. grazie ai cittadini di Stabia fuggiti dalla loro città distrutta da Silla. Un ulteriore urbanizzazione si ebbe nel 79 d.C., sempre grazie agli stabiesi, in seguito all'eruzione del Vesuvio.

Nel 533 la città fu teatro della battaglia tra i Greci e i Goti terminata con la vittoria dei primi. E' durante quest'anno che fu costruito il Castello, luogo di difesa e centro della vita amministrativa e religiosa.

Nel 554 la città di Benevento fu occupata dai Longobardi e, di rimando, anche il territorio degli stabiesi e dei gragnaniesi divenne loro dominio e fu soggetto ad una serie di razzie. Risale a questo periodo la Valle dei Mulini, un'area fiancheggiata da 25 mulini ad acqua che si estende fino alla città di Amalfi.

Dal X secolo al 1438 Gragnano era pienamente integrata nella Repubblica Amalfitana. Nel XII secolo, invece, fu sotto il controllo normanno, per poi essere venduta ai Filangieri, restando di loro proprietà fino al 1246.

Dal 1260 al 1266 passò nelle mani di Giovanni da Procida e acquisì il titolo di Universitas, caratterizzandosi come territorio a sé stante, amministrato e controllato dal sindaco scelto appositamente per rappresentare la città.

Purtroppo il periodo d'autonomia fu breve, in quanto Gragnano fu ceduta in feudo fino al 1386, per poi diventare Demanio regio ed essere dominio dei Sanseverino nel 1398.

Dal XIV al XVII secolo diverse furono le famiglie nobili che ebbero l'onore di avere in feudo la città: gli Orsini, i Colonna, i Miroballo, i Vargas, i D'Avalos, i Carafa.

Fu solo nel XVII secolo che la città si liberò definitivamente del feudalesimo e partecipò alla rivolta di Masaniello del 1647 dalla quale ne uscì sconfitta. Durante questo periodo si abbatterono sulla città anche la peste e i terremoti che comportarono una decadenza economica.

Nel 1734 salì al trono Carlo di Borbone, ma gli abitanti della città restarono indifferenti a questo avvenimento. La città fu fedele alla Repubblica Partenopea nel 1799 e nel 1805 un forte terremoto provocò gravi problematiche all'aspetto urbanistico della città.

Miti e Leggende

La leggenda vuole che, come per la città di Benevento, anche Gragnano abbia avuto a che fare con la stregoneria. Ricchi di mistero sono i boschi della città, in cui, si narra, ancora oggi echeggiano le voci delle streghe che qui si riunivano per compiere i loro riti.

L'albero di noci è l'emblema di questi cerimoniali esoterici e si racconta che tra i rami dell'albero, in una notte al chiaro di luna, si scorsero tre fanciulle intente in qualche celebrazione.

Le voci del popolo riportano, addirittura, che intorno a quest'albero si svolgessero riunioni orgiastiche a base di carne di bambini.

A parlarci di ciò è Antonio Greco che ha esposto le sue teorie nella Dissertatio super superstizione Atrequa magica, pubblicata nel 1732 nella città di Napoli.

Attività Economiche

Durante l'Ottocento le attività di spicco di Gragnano erano la lavorazione della seta e dei tessuti.

Questo tipo di economia è andata via via estinguendosi e la città si è incentrata su un'economia monoculturale che fino agli inizi del Novecento si basò sulla molitura del grano, grazie alla vicinanza del fiume Vernotico.

E' proprio grazie alla sorgente di questo corso d'acqua che la città ha potuto specializzarsi nell'utilizzo di mulini che danno il nome all'omonima valle ancora ricca di fascino, ma che oggi stanno perdendo il loro ruolo predominante.

Ad oggi la specialità gragnanese è il "vino" che ha origini molto antiche: la sua produzione risale all'epoca romana e sin dall'Ottocento parlare del vino di Gragnano significa parlare del vino napoletano.

Altri elementi di rilievo dell'economia di Gragnano sono la produzione di olio e del grano.

Il termine stesso Praedium Granium rimanda al concetto di grano e la leggenda racconta che i gragnanesi siano stati i primi produttori di pasta, rubando il mestiere ai cinesi. Le condizioni climatiche e in particolar modo il tasso di umidità che aleggia sulla città hanno reso possibile lo sviluppo di quest'attività. Il primo pastificio fu edificato nel 1780, mentre ad oggi ne sono nove, ad indicare che questa attività è ancora fruttuosa per gli abitanti.

Dove Dormire

  • Hotel Le Zagare, Via Visitazione 68, Telefono 081/8794024, Fax 0818013977, [1] [2]

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Vittorio Veneto, 2

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Misericordia, Via S. Croce, 8
  • Associazione Musicale Diapason Band Onlus, Via Giuseppe Raffaelli, 71
  • Associazione Sportiva Dilettantistica San Paolo, Via Don Luigi Russo, 25
  • Crescere Insieme Piccola Cooperativa Sociale A Rl, Via Ponte Carmiano, 91
  • O.A.S.I. Operaz.Ass.E Sost. Infanzia Onlus, Via Castellammare, 11
  • Pianeti Diversi Società Coop Sociale, Via Castellammare. 50

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Gragnano tra fede e tradizioni, Carlo Del Gaudio, Ed. Eidos Longobardi (1998)