GUIDA  Groscavallo

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Foto Groscavallo:
2012, 2009, 2008

Groscavallo è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 22 luglio si festeggia il Patrono, Santa Maria Maddalena. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale dell'Assunta (in località Forno); Parrocchiale di Santa Maria Maddalena; Santuario Alpino dei Rivotti.

Confina con i comuni di: Ceresole Reale, Chialamberto, Noasca, Ceres, Balme e Ala di Stura. E' a circa cinquantaquattro chilometri da Torino.

Storia

Le prime tracce archivistiche della località risalgono al 1300 quando la casa-forte di Groscavallo veniva infeudata dai Savoia ad Amedeo e Reinardo Gonterlo.

Nei secoli successivi il territorio, costituito da varie frazioni disseminate fra valle e montagna, passava, di volta in volta, ad abbazie, signori fedeli ad i Savoia e alla casa Reale direttamente.

Fra il XIV e il XVII sec. si sviluppò l'attività mineraria, con l'estrazione di rame, ferro e argento a farla da padrone. Nel XVIII secolo subentrarono l'agricoltura e la pastorizia.

Nel 1725, per lo smembramento della Castellania di Lanzo, i feudi di Bonzo, Groscavallo e Forno furono concessi in titolo comitale a Bernardino Valfré, Antonio Cavalleri e Giuseppe Dalmazio.

Durante tutto il Settecento si verificarono notevoli nubifragi, particolarmente grave quello del 1789 che causò la distruzione di alcuni borghi.

Il comune nasce solamente nel 1927 con l'accorpamento di varie frazioni.

Da vedere

  • Chiesa parrocchiale Santa Maria Maddalena; costruita nel 1850, è decorata con affreschi dello Spurgazzi e del Gastaldi
  • Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, nella frazione Bonzo: edificata nel 1671, vanta delle belle decorazioni parietali effettuate nel 1947 dal Delle Celle. L'interno è sobrio e luminoso. Dietro l'altare maggiore è una bella tela del Morgari raffigurante la Conversione di San Paolo. Bello l'ambone decorato con colonne salomoniche.
  • Chiesa parrocchiale della frazione Forno Alpi Graie. Interessante chiesa tardo-barocca, eretta nel 1780 e consacrata sette anni più tardi, costruita da maestranze luganesi dirette da Domenico Gagliardi.
  • Cappella di Pialpetta. L'esterno è decorato con degli affreschi Settecenteschi raffiguranti San Lorenzo e Sant'Antonio Abate
  • Santuario di Nostra Signora di Loreto
Situato presso la frazione Forno Alpi Graie. Per raggiungere il santuario occorre salire ben trecentosessantasei gradini che i pellegrini, un tempo, percorrevano in ginocchio.
La chiesa fu voluta da Pietro Garino, nativo di Forno, per omaggiare Madonna del Rocciamelone, ovvero l'antica cappella posta sulla sommità dell'omonima vetta alpina ed appartenente ad un calvario alpino locale molto venerato. Le leggenda vuole che il Garino vedesse la Madonna intorno al 1630: la miracolosa apparizione era legata ai dolorosi casi di peste che allora flagellavano il Piemonte.
Il santuario fu costruito fra il 1757 e il 1770 dai luganesi Francesco Brilli e Giovanni Battista Gagliardi nel luogo della miracolosa apparizione.
La facciata venne completata da Luigi Baretto. L'interno è decorato con stucchi corinzi, mentre il presbiterio è arricchito da un interessante altare-baldacchino d'argento che incapsula l'insolita e venerata statuetta della Madonna nera, con Bambino. Tutto il presbiterio è cinto da una balaustra circolare neoclassica di marmo verde.