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(Ritratto della Città)
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La cosiddetta "'''isola verde'''" si compone di sei comuni ed è la più grande delle isole campane, ricca di acque termali. Probabilmente la sua formazione avvenne alla fine del '''VI secolo a.C.''' in seguito ad una forte eruzione del Vesuvio. L'origine del '''toponimo''' è controversa, diversi sono stati i nomi modificati. Il nome più antico è ''Arime'', così chiamata da Omero, mentre alcuni poeti romani la chiamavano ''Inarime''. Altre ipotesi collegano l'isola al nome ''Aenaria'', o ''Pithecusa'', orciolo di creta, in quanto l'isola produceva manufatti d'argilla, oppure ''phitekos'', scimmia, in quanto era abitata in passato da questa specie animale. Infine il nome attuale pare derivare dal latino ''insula''.
 
La cosiddetta "'''isola verde'''" si compone di sei comuni ed è la più grande delle isole campane, ricca di acque termali. Probabilmente la sua formazione avvenne alla fine del '''VI secolo a.C.''' in seguito ad una forte eruzione del Vesuvio. L'origine del '''toponimo''' è controversa, diversi sono stati i nomi modificati. Il nome più antico è ''Arime'', così chiamata da Omero, mentre alcuni poeti romani la chiamavano ''Inarime''. Altre ipotesi collegano l'isola al nome ''Aenaria'', o ''Pithecusa'', orciolo di creta, in quanto l'isola produceva manufatti d'argilla, oppure ''phitekos'', scimmia, in quanto era abitata in passato da questa specie animale. Infine il nome attuale pare derivare dal latino ''insula''.
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Il territorio di Ischia si è formato in seguito ad un'eruzione vulcanica. Difatti anche il monte Epomeo non è altro che l'accumulo di apparati vulcanici, anche se ad oggi molti materiali sono stati erosi dal mare o coperti da successive eruzioni. Secondo attenti studi è possibile considerare la presenza di un apparato vulcanico nel centro dell'isola, sprofondato in seguito ai terremoti. Questo modificò la morfologia territoriale. Tra i '''40.000''' e i '''33.000 anni fa''' si ebbe la più grande eruzione di tutto il territorio, nota come '''eruzione dell'ignimbrite campana''' o del '''tufo grigio'''. I fenomeni vulcanici continuarono nel tempo fino ad arrestarsi del tutto.
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I primi ritrovamenti risalgono al '''XV-XIV secolo a.C.''', ossia all'età Micenea. Dopo l'eruzione del '''VI secolo a.C.''' le popolazioni di Eritresi che abitavano la zona fuggirono dall'isola che fu abitata dai Romani, spinti dalle acque termali e dall'aria salubre.
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Quando la zona fu abitata dai cristiani, subì devastazioni e incursioni da parte dei Saraceni, ma nonostante ciò furono costruite cappelle e monasteri per celebrare il Cristo. Con l'eruzione del '''1301''' l'isola fu di colpo abbandonata dagli abitanti che si rifugiarono a Baia e che poterono trovare nuovamente ospitalità a Ischia soltanto quattro anni dopo. Dal periodo angioino e per tutto il '''Cinquecento''' l'isola fu di nuovo abitata grazie alla sicurezza offerta dalla posizione geografica.
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La storia di Ischia ha seguito le vicende del Regno di [[Napoli]] e passò, come la città, nelle mani degli Aragonesi. Nel '''1729''' l'isola divenne ''Universitas'' e passò nelle mani dei Borbone. Il '''13 febbraio 1806''' i francesi occuparono Ischia e il '''24 giugno''' vinsero contro gli ischitani distruggendo parte delle fortificazioni cittadine.
  
 
==Attività Economiche==
 
==Attività Economiche==

Versione delle 11:31, 18 mar 2009

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Ischia è situato nella Campania nella Provincia di Napoli. Tra gli edifici religiosi: Chiesa dello Spirito Santo; Chiesa dell'Assunta; Chiesa di San Pietro a Pantaniello (a Ischia Porto). Da Vedere: Castello Aragonese (a Ischia Ponte).

Confina con i comuni di: Barano d'Ischia e Casamicciola Terme.

Indice

Ritratto della Città

La cosiddetta "isola verde" si compone di sei comuni ed è la più grande delle isole campane, ricca di acque termali. Probabilmente la sua formazione avvenne alla fine del VI secolo a.C. in seguito ad una forte eruzione del Vesuvio. L'origine del toponimo è controversa, diversi sono stati i nomi modificati. Il nome più antico è Arime, così chiamata da Omero, mentre alcuni poeti romani la chiamavano Inarime. Altre ipotesi collegano l'isola al nome Aenaria, o Pithecusa, orciolo di creta, in quanto l'isola produceva manufatti d'argilla, oppure phitekos, scimmia, in quanto era abitata in passato da questa specie animale. Infine il nome attuale pare derivare dal latino insula.

Il territorio di Ischia si è formato in seguito ad un'eruzione vulcanica. Difatti anche il monte Epomeo non è altro che l'accumulo di apparati vulcanici, anche se ad oggi molti materiali sono stati erosi dal mare o coperti da successive eruzioni. Secondo attenti studi è possibile considerare la presenza di un apparato vulcanico nel centro dell'isola, sprofondato in seguito ai terremoti. Questo modificò la morfologia territoriale. Tra i 40.000 e i 33.000 anni fa si ebbe la più grande eruzione di tutto il territorio, nota come eruzione dell'ignimbrite campana o del tufo grigio. I fenomeni vulcanici continuarono nel tempo fino ad arrestarsi del tutto.

I primi ritrovamenti risalgono al XV-XIV secolo a.C., ossia all'età Micenea. Dopo l'eruzione del VI secolo a.C. le popolazioni di Eritresi che abitavano la zona fuggirono dall'isola che fu abitata dai Romani, spinti dalle acque termali e dall'aria salubre.

Quando la zona fu abitata dai cristiani, subì devastazioni e incursioni da parte dei Saraceni, ma nonostante ciò furono costruite cappelle e monasteri per celebrare il Cristo. Con l'eruzione del 1301 l'isola fu di colpo abbandonata dagli abitanti che si rifugiarono a Baia e che poterono trovare nuovamente ospitalità a Ischia soltanto quattro anni dopo. Dal periodo angioino e per tutto il Cinquecento l'isola fu di nuovo abitata grazie alla sicurezza offerta dalla posizione geografica.

La storia di Ischia ha seguito le vicende del Regno di Napoli e passò, come la città, nelle mani degli Aragonesi. Nel 1729 l'isola divenne Universitas e passò nelle mani dei Borbone. Il 13 febbraio 1806 i francesi occuparono Ischia e il 24 giugno vinsero contro gli ischitani distruggendo parte delle fortificazioni cittadine.

Attività Economiche

L'economia cittadina è basata sul turismo, grazie agli splendidi paesaggi e alle terme che attirano turisti da tutto il mondo, soprattutto in estate.

Manifestazioni

Una delle feste più sentite dagli abitanti dell'isola è quella in onore del santo patrono, San Giovangiuseppe della Croce, che cade la prima domenica di settembre e dura circa tre, quattro giorni. Durante tale celebrazione la statua del santo viene portata in processione per tutta la città e una serie di barche accompagnano l'opera d'arte. Le strade vengono abbellite per l'occasione e fuochi d'artificio allietano la serata finale.

Un'altra festa molto importante è quella del 26 luglio, giorno di Sant'Anna, in cui avvengono il metaforico "incendio" del Castello aragonese e una sfilata allegorica.

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Antoniana, Rampa S. Antonio 2
  • Biblioteca del Centro etnografico campano, Via Ulisse 24
  • Biblioteca Mennella del duca Camerini, Via delle Fornaci - Ischia Porto

Complessi Bandistici

  • Banda Musicale Città di Ischia

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