GUIDA  Lavarone/Forte Belvedere-Werk Gschwent, fortezza austro-ungarica

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[[Immagine:Lavarone_-_Il_Fronte_delle_fortezze_austro-ungariche.jpg|thumb|left|Il Fronte delle fortezze austro-ungariche della cintura degli Altipiani]]
 
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[[Immagine:Lavarone_-_Forte_Gschwent-Belvedere_4.jpg|thumb|right|100km dei forti in mountain bike]]
 
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'''Forte Belvedere'''-
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'''Werk Gschwent'''
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Il forte venne edificato tra il 1911 e il 1914.
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Ultimato per tempo e quindi pronto ad entrare in azione con l’inizio delle ostilità con l’Italia.
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Collocato a 1.180 slm, su uno sperone roccioso sovrastante la Val d’Astico, si fregiava con orgoglio del motto:  <em>Per Trento basto io</em>
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La sua difesa consisteva in tre obici da 10cm, in cupola blindata girevole, sei cannoncini da 8cm in casamatta per la difesa ravvicinata e ben 22 mitragliatrici dislocate  alcune in cupole blindate altre lungo il perimetro del forte.
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Di tutti i forte sia austriaci che italiani della catena degli altipiani e l’unica fortezza che è completamente visitabile nel suo interno. Questo per volontà del Re Vittorio Emanuele III°, il quale volle che il Forte restasse intero e non venisse distrutto dai recuperanti, come simbolo della Prima Guerra Mondiale.
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Attraverso i suoi corridoi alcuni scavati nella viva roccia, si accede agli spazi che ospitavano la logistica, gli armamenti e i locali di servizio.

Versione delle 22:44, 12 ott 2014

Forte Gschwent-Belvedere in una foto d'epoca
Forte Gschwent-Belvedere ai giorni nostri
Il fossato di gola colpito da bombardamenti italiani
Forte Gschwent-Belvedere il fossato di gola ai giorni nostri
Il Fronte delle fortezze austro-ungariche della cintura degli Altipiani
100km dei forti in mountain bike

Forte Belvedere- Werk Gschwent

Il forte venne edificato tra il 1911 e il 1914. Ultimato per tempo e quindi pronto ad entrare in azione con l’inizio delle ostilità con l’Italia. Collocato a 1.180 slm, su uno sperone roccioso sovrastante la Val d’Astico, si fregiava con orgoglio del motto: Per Trento basto io

La sua difesa consisteva in tre obici da 10cm, in cupola blindata girevole, sei cannoncini da 8cm in casamatta per la difesa ravvicinata e ben 22 mitragliatrici dislocate alcune in cupole blindate altre lungo il perimetro del forte.

Di tutti i forte sia austriaci che italiani della catena degli altipiani e l’unica fortezza che è completamente visitabile nel suo interno. Questo per volontà del Re Vittorio Emanuele III°, il quale volle che il Forte restasse intero e non venisse distrutto dai recuperanti, come simbolo della Prima Guerra Mondiale.

Attraverso i suoi corridoi alcuni scavati nella viva roccia, si accede agli spazi che ospitavano la logistica, gli armamenti e i locali di servizio.