GUIDA  Massa Marittima

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(Lapidi Commemorative)
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*[[/ Lapide a Bernardino Albizzeschi]]
 
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*[[/Lapide al figlio di Margherita di Sovana, morto annegato nel pozzo]]
 
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==Dove Mangiare==
 
==Dove Mangiare==

Versione delle 16:48, 26 ott 2021

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Foto Massa Marittima:
2012, 2009, 2008

Massa Marittima è situato nella Toscana nella Provincia di Grosseto. Il 10 ottobre si festeggia il Patrono, San Cerbone. Tra gli edifici religiosi: Basilica Cattedrale di San Cerbone; Chiesa della Madonna del Canale (a Prata); Chiesa di San Francesco. Da Vedere: Torre del Candeliere e Fortezza dei Senesi.

Confina con i comuni di: Suvereto, Montieri, Roccastrada, Scarlino, Monterotondo Marittimo, Follonica e Gavorrano.

Indice

Lapidi Commemorative

Dove Mangiare

  • Taverna del Vecchio Borgo. Via Norma Parenti, 12
  • Osteria del Brillo Parlante, Vicolo del Ciambellano, 4. Tel. 0566-901274. Chiuso il mercoledì.

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Gaetano Badii, Piazza Cavour, 6
  • Biblioteca del Seminario vescovile, Via S. Francesco, 10/12

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione di Misericordia di Prata, Prata Via Romagna, 1
  • AVIS Massa Marittima, Viale Risorgimento c/o Ospedale Sant'Andrea
  • Fondazione Rifugio S. Anna, Via Gramsci, 7
  • Ramo Onlus Diocesi Massa Marittima- Piombino, Piazza Garibaldi, 1

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Bibliografia

  • L'arte a Massa Marittima, E. Carli (1976)
  • Massa Marittima, arte e storia, L.Petrocchi (1900)
  • Massa Marittima. Nuova guida completa, Piero Torriti, Bonechi-Edizioni Il Turismo (2003)
  • Guida ai musei di Massa Marittima, R. Pieraccioli, Ed. Aska (2005)
  • Colline metallifere. Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada, Sassetta, Laura Nacci, Ed. Aska (2003)
  • Grosseto, Massa Marittima e la Maremma, B. Santi, Ed. Regione Toscana (1999)

Memorie Storiche

Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:

MASSA MARITTIMA. Capoluogo. Città Vescovile con Deleg. e Pret. civ. e crim di 3a Cl., Ministro Esattore del Registro, Azienda del Sale e del Tab., Distrib. Post. di 2a Cl. e Ingegnere Distrett. di 3a Cl. - Sia o no la Massa Veternensis, certo è che ingrandì per le rovine di Populonia, e che i Massesi emancipatisi dal dominio Vescovile, caddero nel 1236 sotto quello dei Senesi.

Massa è posta in un poggio; quella porzione di fabbricati che si distende intorno la sua cima è detta Città Vecchia; i più moderni edifizii sparsi sulla vetta pianeggiante formano la Città Nuova. La via principale conduce tortuosamente da porta s. Rocco a porta al Mare; prima di discendere a questa trovasi la piazza maggiore. Essa è decorata dal Palazzo del Comune, già del Senato, e dal Pretorio, edifizii antichi assai grandiosi, come pure dall'Episcopio e dal Duomo. Questo tempio, che sembra opera del secolo XII, è ornato all'esterno di colonnette; ha l'interno a tre navate, con altar maggiore ricco di fini e ben lavorati marmi; alla gran vasca del battistero, scolpito nel 1226, serve di gradino un antico sarcofago fregiato di elegantissimi bassi rilievi. Dietro l'Episcopio trovasi l'antico Magazzino dell'Abbondanza con fonti pubbliche sotto di esso; gli resta vicina una porticciola detta delle Formiche.

La città nuova ha buoni fabbricati ed una bella strada media principale, intersecata da vie regolari traverse. Presso la porta detta al Poggio è l'oratorio di s. Chiara; sulla via media trovasi il vasto e bel tempio di s. Pietro all'Orto de' PP. Zoccolanti; la predetta via termina in una piazzetta, ove è l'oratorio di s. Bartolommeo ed un antico Ginnasio. Fuori della porta s. Francesco è un antico convento ora Seminario. Le mura primitive della città costruite nel secolo XII racchiudevano anche questo convento, ma i Senesi nel 1338 ne restrinsero il ricinto; e nei dirupi di travertino che dividono la nuova dalla vecchia città, edificarono presso l'antico cassero una fortezza, riunendola ad esso con un vastissimo arco arditamente condotto. Resta questo in piedi, ma alcuni bastioni e torri vicine furono atterrate, onde aprire più libero adito al grandioso Spedale, provvidamente trasferito dalla più bassa parte della città vecchia ove anticamente era posto. (V. Atl. Tosc.).