GUIDA  Palermo

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(Lapidi Commemorative)
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*[[/Lapide al Sacerdote Giuseppe La Villa e altri 9 martiri]] (sita in  Piazza SS.Quaranta Martiri al Casalotto)
 
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*[[/Lapide apertura Casa Boccone del Povero]] (sita in Via Pidemonte ''Casa Boccone del Povero'' del Beato Giacomo Cusmano)
 
*[[/Lapide apertura Casa Boccone del Povero]] (sita in Via Pidemonte ''Casa Boccone del Povero'' del Beato Giacomo Cusmano)
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*[[/Lapide ad Antonio Beccardelli dei Bologna]] (sita in Vuia G. Mario Puglia angolo vicolo Castelnuovo)
  
 
==Informazioni Utili==
 
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Versione delle 21:56, 12 nov 2018

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Foto Palermo:
2012, 2009, 2008
Scorcio
Veduta della Cattedrale
Veduta di Mondello

Palermo è situata in Sicilia di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 15 luglio si festeggia la Santa Patrona, Santa Rosalia.

Confina con i comuni di: Altofonte, Ficarazzi, Belmonte Mezzagno, Torretta, Villabate, Misilmeri, Isola delle Femmine e Monreale.

La Riserva Naturale di Capo Gallo
Cattedrale da Palazzo Asmundo

Indice

Ritratto della Città

Qui, tra la piana della Conca d’oro e le acque del Tirreno, un tempo pulsava il cuore di un glorioso regno che diede forma e voce al primo, sublime, esempio di poesia italiana. Un orgoglio che Palermo custodisce gelosamente in quei luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, e che ha il suo inviolabile simulacro nel sarcofago di colui, Federico II, che la storia ricorda come stupor mundi. Oggi come allora le braccia della città (come quelle della statua muliebre che campeggia all’ingresso del Porto) sono protese verso il mare, in segno di accoglienza di genti e culture d’ogni specie e di gratitudine verso la sua inesauribile fonte di ricchezza.

L’antico nome Panormos = tutto porto, con cui i Fenici battezzarono l’originario insediamento sulla parte più alta, riflette la perfetta identificazione della città con l’insenatura portuale. Della paleapoli (città vecchia in greco) punica restano tracce nella necropoli rinvenuta all’interno della Caserma Tukory e nel tracciato delle mura cui oggi corrisponde il centro storico. Epicentro di quest’area è la zona che accoglie le vestigia normanne: da piazza del Parlamento dominata dal Palazzo dei Normanni (storica reggia del Regno delle Due Sicilie, in cui si riunisce l’Assemblea Regionale Siciliana) con annessa Cappella Palatina (eccellenza dell’arte normanna con i suoi rutilanti mosaici bizantini), al sito su cui affaccia la monumentale Cattedrale (in stile gotico-catalano, eretta sul luogo di una precedente basilica), dove riposano le spoglie degli imperatori svevi. Da qui si è disegnata successivamente la città barocca, identificata dalle due arterie principali Via Maqueda (impreziosita dalla scenografica Fontana cinquecentesca) e Corso Vittorio Emanuele che incrociano sulla ottagonale piazza Vigliena (nota come i Quattro Canti, per le quattro facciate finemente decorate), fulcro della vita pubblica ed elegante cornice per le attività cerimoniali di rilievo.

Via Roma fa da cerniera tra il nucleo intramoenia e quello a nord più recente, frutto dell’espansione ottocentesca e di cui l’edificio più rappresentativo è il superbo Teatro Massimo (simbolo della Palermo patriottica, secondo in Europa solo all’Opera di Parigi). Cuore della vita moderna ed espressione della city è Corso Ruggero Settimo che tra i suoi splendidi palazzi neoclassici abbraccia le maggiori attività commerciali e finanziarie della città. Dai traffici del Porto deriva la linfa vitale dell’economia locale, di cui la voce più importante è la cantieristica navale e la Fiera del Mediterraneo (tra maggio e giugno) l’evento clou. Nella parte moderna area sorge il Museo Archeologico Regionale (tra i più ricchi d’Italia, dove sono esposte tra gli altri le preziose sculture siceliote di Selinute, odierna Castelvetrano) che insieme alla Galleria Regionale della Sicilia (dov’è custodita la celebre Annunziata di Antonello da Messina), rappresenta la principale istituzione culturale. Un’arte identitaria per i palermitani è quella del teatro dei pupi, la cui tradizione si propone di salvaguardare il Laboratorio Teatrale Figli d’Arte Cuticchio.

Il Teatro Massimo

Attività

Da Vedere

  • La Cattedrale
  • Santuario di Santa Rosalia
  • Palazzo dei Normanni
  • Osservatorio Astronomico di Palermo "Giuseppe San Vaiana"
  • Casa Professa o chiesa del Gesù

Riserve Naturali

Teatro Massimo
  • Riserva naturale orientata Monte Pellegrino
  • Riserva naturale orientata Capo Gallo

Dove Dormire

  • Hotel Giardino Inglese, Viale della Libertà, 63 Telefono: 091-6251295 Fax: 091-300687 [1]
Per informazioni immediate: cellulare 348-0854619.
  • B&B *** Attic 12 Bed and Breakfast, Via Giuseppe Alessi, 51 Cellulare: 333-3100546 [2] [3]
In attico panoramico e superaccessoriato, con posteggio gratuito.

Dove Mangiare

  • Osteria dei Vespri, Piazza Croce dei Vespri, 6. Telefono: 091-6171631. Vedi: intervista
  • Trattoria Piccolo Napoli, Piazzetta Mulino a Vento, 4. Tel. 091-320431. Chiuso la domenica.
  • Trattoria Primavera, Piazza Bologni, 4. Tel. 091-329408. Chiuso il lunedì.

Teatri

  • Teatro Massimo
  • Teatro Politeama Garibaldi
  • Teatro Biondo
  • Teatro Zappalà
  • Teatro Lelio

Lapidi Commemorative

Informazioni Utili

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Bibliografia

Arance in un Fruttivendolo
  • Abitare a Palermo. Due palazzi e la loro storia tra Cinquecento e Ottocento, A.A. V.V., Ed. Istituto dell'enciclopedia italiana (1983)
  • Palermo. Guida della città e dintorni, G. Bellafiore (1980)
  • Il barocco e Palermo, G. Bonanno (1985)
  • Palermo. Profilo storico-urbanistico, E. Guidoni (1978)
  • La Cattedrale di Palermo: otto secoli di vicende architettoniche, F. Calamia (1981)
  • Le strade di Palermo, Antonio Muccioli, Ed. Newton Compton
  • Palermo e Monreale. Arte e Storia, Ed. Bonechi
  • Palermo e Monreale, Ed. Bonechi, collana "Le Guide Oro"
  • Palermo la città ritrovata. Itinerari entro le mura, Adriana Chirco, Ed. Flaccovio Dario (2005)
  • Palermo e la sua provincia, Valeria Randazzo, Ed. Diacom 4 Edizioni (2005)
  • Palermo. Guida ai servizi. Migliaia di informazioni per sapere come e cosa fare in città e provincia, Ivana Di Nuovo - Antonio Fiasconaro, Ed. Arbor (1999)

Memorie Storiche

Il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così descrive la città:

Palermo, capitale della Sicilia, sede arcivescovile, una delle città più belle di Europa, posta sulle rive del Tirreno, ricinta di belle e amene colline, con grandi e nobili edificii, tra' quali sono da notare il palazzo reale, con la bella cappella palatina, ricca di musaici e pietre dure; l'edificio dell'università, un grande ospedale, la cattedrale ed altri templi superbi, e bei teatri, con strade diritte e spaziose, con molti stabilimenti di beneficenza, con un porto mercantile molto operoso. La città è circondata di bei casamenti e vaghi giardini, e sono luoghi di delizie, quivi intorno, la Favorita, l'Olivuzza e la Figuzza; ed è rinomato Monte Pellegrino, dove si giunge per amena via serpeggiante, e trovasi il Santuario di S.a Rosolia. E parimenti sopra una collina che fiancheggia il mare, a 4 miglia da Palermo, trovasi l'amenissimo villaggio di Bagheria, splendido di sontuosi palagj e magnifici giardini.

La città ha 180 mila abitanti, e non manca d'industrie, ed è grande emporio del commercio della Sicilia. La Spagna e il Portogallo ne traggono cereali, la Francia gli olii per la fabbrica dei saponi e per gli usi domestici, l'Italia continentale vini squisiti. Vi si fa traffico di acciughe salate, pistacchi, mandorle, frutta secche, tonno, e molto altro pesce, cordami, ambra gialla, manna, sommacco, soda, zolfo, cantaridi, coralli, sale, seme di lino, canape, regolizia, allumi, pomici, sal pietra.

Galleria Foto

Mondello

Video

  • Palermo com'era una volta nelle foto di Paolo Mollica