GUIDA  Parco Nazionale dell'Alta Murgia

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Ruvo di Puglia - Parco Alta Murgia.jpg

Il Parco nazionale dell'Alta Murgia è stato istituito con il D.P.R. del 10 marzo 2004 - Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1° luglio 2004; previsto dalla L. n. 426 del 9 dicembre 1998. E' un Ente autonomo disciplinato dalla L. 394/91.

  • I suoi organi sono: il Consiglio Direttivo, la Giunta Esecutiva, il Collegio dei Revisori dei Conti e la Comunità del Parco. Tutta la zona è controllata dal Corpo Forestale dello Stato.
  • Il Parco ha una superficie complessiva di 68.077 ettari. Interessa tredici Comuni della Regione Puglia tra la Provincia di Bari, della BAT (Barletta, Andria e Trani) e le Comunità montane della Murgia Nord Occidentale e Sud Orientale.
  • I tredici Comuni, in ordine di estensione, sono:

Altamura, Andria, Ruvo di Puglia, Gravina in Puglia, Minervino Murge, Corato, Spinazzola, Cassano delle Murge, Bitonto, Toritto, Santeramo in Colle, Grumo Appula e Poggiorsini. Essi sono suddivisi in tre zone a tutela differenziata :

  • zona 1: naturalistica, paesaggio di notevole interesse storico - culturale, prevalentemente rupicolo;
  • zona 2: naturalistica, paesaggio storico-culturale, prevalentemente agricolo;
  • zona 3: che riguarda tutte le attività economiche e i vari programmi e finalità del parco.

Il territorio, plasmato dalla forza dell'erosione nei millenni e modificato dall'uomo, appare composto da ondulazioni e avallamenti doliniformi. Infatti il carsismo della Murgia vede la dissoluzione delle rocce carbonatiche da parte delle acqua piovane, acidule, che penetrando nelle fratturazioni della roccia hanno corroso e modellato questa zona. Uno dei fenomeni più evidenti e ricorrenti è rappresentato dalle doline, depressioni di varia forma che nell'Alta Murgia sono grosse e profonde e vengono indicate con il termine "pulo".

La cosiddetta Murgia alta o Murgia della Terra di Bari è costituita nella parte più interna ed elevata, verso il confine con la Basilicata, da un vasto altopiano ondulato, che non supera i 700 metri e ha come limite inferiore l'isoipsa dei 350 metri. E' di prevalenza brulla, povera di suolo agrario e dominata da pascoli, colture estensive e allevamento ovino.

Nel Parco nazionale dell'Alta Murgia di notevole interesse sono:

  • la Foresta Mercadante a Cassano Murge (1.300 ettari) dove si trovano pini alpensise marittimi, cipressi comuni, pramidalis e horizontalis, rovarella, lecci, quercie, fragni, olmi eucalipti, frassini e tante altre varietà;
  • il famoso Castel del Monte di Federico II di Svevia ad Andria dalla forma geometrica ottagonale con otto torrioni;
  • il Pulicchio ed il Pulo, a 6 km. da Altamura, che sono le più vaste doline carsiche della regione, con alte pareti a strapiombo rispettivamente di 100 e 70 metri di profondità, con grotte abitate nella preistoria; nella stessa zona, in una cava dismessa tra Altamura e Santeramo, si trovano più di 30.000 orme di dinosauri;
  • il pulo di Molfetta, noto non tanto per le dimensioni, quanto per le tracce di insediamenti preistorici rinvenuti nelle sue vicinanze e nelle grotte che perforano le pareti quasi verticali;
  • il canyon con grotte carsiche di Gravina in Puglia - cuore della Murgia - che si estende fino a Matera, confine sud- occidentale; le dolci ondulazioni calcaree per lo più nude e pascolive; sempre nel territorio di Gravina in Puglia nota è la "grava" di Faraualla, una profonda e pericolosa voragine di alcune centinaia di metri;
  • la zona boschiva di oltre tremila ettari dove si possono visitare le "poste", luoghi utilizzati dai pastori per proteggere dal maltempo il bestiame e gli "jazzi", caratteristici ricoveri temporanei per il gregge costruiti lungo i tratturi per il lungo viaggio di transumanza. Importanti jazzi si trovano nella zona di Ruvo di Puglia (Jazzo Rosso), Andria, Minervino Murge e Spinazzola;
  • le tante masserie, anche del XV secolo, ancora funzionanti.

Nella sezione nord-occidentale il Parco vede, nella parte più interna ed elevata, un altopiano ondulato che digrada bruscamente a sud-ovest, verso la "fossa premurgiana", e più dolcemente, con ripiani smussati, a nord-ovest verso il mare. In questo altopiano, la Murgia Alta, si trovano le quote più elevate, come Monte Caccia (697 m.) situato nella BAT di Barletta-Andria-Trani, Torre Disperata (677 m.), nei pressi di Ruvo di Puglia, Murgia Serraficaia (673 m.), nel territorio di Spinazzola e Monte Scorzone (668 m.) nel Comune di Minervino Murge.

  • Flora – Di notevole interesse, la flora è composta da una zona boschiva di 11.000 ettari costituita da residui di bosco ad alto fusto e ceduo. L’habitat varia a seconda della zona: rocciosa, boschiva e steppica.
  • Nella parte più elevata del territorio, la zona a pascolo, a 500 metri s.l.m., la vegetazione comprende la steppa a stipa mediterranea, di tipo erbaceo e arbusti bassi. Questa estesa zona di “Steppa a Graminacee” è a protezione speciale in quanto è l’habitat del Falco Grillaio. Tantissime le varietà di licheni e muschi e anche stipe denominate "lino delle fate";
  • nella zona rocciosa abbiamo i cipressi comuni, i pini silvestre e le querce - alberi della tipica vegetazione mediterranea e piante aromatiche quali il rosmarino, origano e cappero;
  • nella zona boschiva si trovano le roverelle, le quercie spinose, i lecci, i fragni, i farneti per quanto riguarda gli alberi, le ferule e asfodeli per l’erba medio-bassa e come sottobosco abbiamo i cespugli di mirto, pungitopo, biancospino, caprifoglio.

Inoltre, ad interesse alimentare commestibile, crescono i funghi cardoncelli e le gallinelle, gli asparagi, gli alberi di fico, noci, nespole, prugne, mandorle e i cespugli di more e lamponi selvatici. Molti i fiori spontanei che crescono nel Parco, quali le piccole orchidee della Murgia, i ciclamini, le peonie, le rose e i gigari.

  • Fauna – Grazie alla vasta varietà vegetativa, fonte primaria di alimento, e agli anfratti che offrono rifugio, nel Parco dell’Alta Murgia, vivono diverse specie di animali. L’unico inconveniente è la poca acqua che il territorio offre per le scarse piogge e la gran calura estiva.
  • Tra i mammiferi, troviamo le volpi, le faine, la donnole, tassi, istrici, lepri, scoiattoli, gatti selvatici, roditori e i cinghiali;
  • Tra i rettili vi sono le lucertole campestri, i ramarri, i gechi, le vipere, cervoni, bisce, colubri leopardiani e le testuggini comuni;
  • Tra i volatili sono presenti le galline prataiole, gli Occhioni, allodole, quaglie, calandre, sparvieri, poiane, i tordi, merli, usignoli, verzellini, marzaiole, cicogne, aironi cenerino, corvi, taccole, gazze, cornacchie, colombi, tortore, barbagianni,gufi e civette. Degna di nota è la presenza più numerosa d'Europa del Falco naumanni o grillaio, specie a rischio di estinzione.
  • Tra gli anfibi ci sono i rospi, le rane e il tritone italiano.

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