GUIDA Ponzano Monferrato
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+ | Vi scorre un torrentello denominato Colobrio, sul quale esiste un ponte di cotto per introdursi sullo stradone provinciale. Il Colobrio è fiancheggiato da piante di alto fusto quasi in tutto il suo corso; mette capo nel torrente Stura. Sorgono in questo comune varii colli popolati di roveri, di castagni, e di pini, che offrono molto legname da costruzione. | ||
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+ | I prodotti territoriali sono in qualche abbondanza il fromento, la meliga, i legumi di varie specie, uve di eccellente qualità, che forniscono squisiti vini, tartufi, erbaggi, fra cui si notano i carcioffi assai gustosi; ottime frutta di varie sorta, canape, foglia di gelsi, e fieno, con cui si può nutrire un considerevol numero di bestiame bovino. Gli abitanti di Salabue vendono il soprappiù delle loro derrate nelle città di Casale, Moncalvo, [[Asti]], [[Trino]], e [[Vercelli]]; e vendono negli stessi luoghi il selvaggiume, e gli augelli, massimamente le pernici, e le lepri, di cui abbonda il territorio. Alcuni dei terrazzani attendono alla fabbricazione della tela di fil di canapa, di cui fanno un utile smercio. | ||
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+ | La chiesa parrocchiale è sotto il titolo di s. Antonio abate la cui festa si celebra col concorso di molti forestieri. Vi sono inoltre tre chiese campestri. Il cimiterio giace a tramontana, e fuori dell'abitato. Sta tuttora in piè l'antico castello di questo villaggio. | ||
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+ | Per l'istruzione dei fanciulli evvi una pubblica scuola elementare. Pesi e misure antiche del Monferrato. | ||
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+ | Gli abitanti respirando un'aria molto sana, sono in generale assai robusti: buona è la loro indole: attendono pressochè tutti indefessamente alla coltura dei propri poderi. | ||
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+ | Salabue fu feudo dei Natta di Casale; lo ebbero poscia con titolo comitale i Cozi, patrizii di Casale, consignori di [[Terruggia]]. Nel 1799 passò per questo comune un numeroso esercito di russi e di austriaci. | ||
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Ponzano Monferrato è situato in Piemonte in Provincia di Alessandria. Il 24 giugno si festeggia il Patrono, San Giovanni Battista. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista.
Confina con i comuni di: Moncalvo, Mombello Monferrato, Castelletto Merli, Cereseto e Serralunga di Crea.
Indice |
Dove Mangiare
- Ristorante Boccadoro, Via Ugo Cavallero, 16
- Ristorante Simposio, Via Roma, 2
Biblioteche
- Biblioteca del Parco naturale e area attrezzata del Sacro Monte di Crea, Cascina Valperone
Informazioni Utili
Memorie Storiche
Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1848) Goffredo Casalis così descrive Salabue, ora frazione di Ponzano Monferrato:
Salabue (Sala Bovis), com, nel mand. di Moncalvo, prov. e dioc. di Casale, div. di Alessandria. Dipende dal senato, intend. prefett. ipot. di Casale, insin. e posta di Moncalvo. Trovasi a libeccio di Casale, da cui è distante otto miglia. Il comune è composto di Salabue capoluogo, e di tre cantoni denominati della Ripa, de' Parcivolli, e di Starola. Delle sue strade una verso scirocco tende a Casale; un'altra detta della Volta scorge a Moncalvo; una terza, verso mezzodì, tende a Ponzano; una infine, verso tramontana, conduce a Serralunga. Salabue è discosto un miglio da Ponzano e da Serralunga, e miglia due dalla città di Moncalvo.
Vi scorre un torrentello denominato Colobrio, sul quale esiste un ponte di cotto per introdursi sullo stradone provinciale. Il Colobrio è fiancheggiato da piante di alto fusto quasi in tutto il suo corso; mette capo nel torrente Stura. Sorgono in questo comune varii colli popolati di roveri, di castagni, e di pini, che offrono molto legname da costruzione.
I prodotti territoriali sono in qualche abbondanza il fromento, la meliga, i legumi di varie specie, uve di eccellente qualità, che forniscono squisiti vini, tartufi, erbaggi, fra cui si notano i carcioffi assai gustosi; ottime frutta di varie sorta, canape, foglia di gelsi, e fieno, con cui si può nutrire un considerevol numero di bestiame bovino. Gli abitanti di Salabue vendono il soprappiù delle loro derrate nelle città di Casale, Moncalvo, Asti, Trino, e Vercelli; e vendono negli stessi luoghi il selvaggiume, e gli augelli, massimamente le pernici, e le lepri, di cui abbonda il territorio. Alcuni dei terrazzani attendono alla fabbricazione della tela di fil di canapa, di cui fanno un utile smercio.
La chiesa parrocchiale è sotto il titolo di s. Antonio abate la cui festa si celebra col concorso di molti forestieri. Vi sono inoltre tre chiese campestri. Il cimiterio giace a tramontana, e fuori dell'abitato. Sta tuttora in piè l'antico castello di questo villaggio.
Per l'istruzione dei fanciulli evvi una pubblica scuola elementare. Pesi e misure antiche del Monferrato.
Gli abitanti respirando un'aria molto sana, sono in generale assai robusti: buona è la loro indole: attendono pressochè tutti indefessamente alla coltura dei propri poderi.
Salabue fu feudo dei Natta di Casale; lo ebbero poscia con titolo comitale i Cozi, patrizii di Casale, consignori di Terruggia. Nel 1799 passò per questo comune un numeroso esercito di russi e di austriaci.
Popolazione 425.