GUIDA  Possagno/Tempio Canoviano

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Il Tempio Canoviano
La cupola semisferica

Sorge su di uno spiazzo, alla fine del viale che parte dalla casa natale del grande architetto e cultore neoclassico, di Possagno, Antonio Canova.

Indice

Storia

Colonnato
L'altare maggiore

Il Tempio, fu progettato e finanziato da Antonio Canova nel 1819 che intendeva omaggiare la sua città natale con una nuova parrocchiale.

Al progetto e alla realizzazione parteciparono anche Pietro Bosio e Antonio Selva.

Il Tempio fu, infine, ultimato nel 1830, anche grazie al contributo finanziario che i possagnesi elargirono.

Assunse, dopo la costruzione, la funzione di mausoleo celebrativo.

Esterno

Il frontone del Tempio
L'atrio (o Pronao)

Il pronao dorico con doppio ordine ottastilo riproduce uno dei lati del Partenone, mentre la cupola è una citazione del Pantheon di Roma; l'abside sopraelevata, infine, è un rimando alla basilica cristiana.

Canova, con questa opera, intese rendere il suo massimo omaggio all'arte classica, greca e latina.

Al progetto e alla realizzazione parteciparono anche Pietro Bosio e Antonio Selva.

Sul frontone è scolpita la citazione DEO-OPT-MAX-UNI-AC-TRINO (A Dio Ottimo Massimo Uno e Trino).

La trabeazione, secondo i principi dell'ordine dorico, doveva essere decorata da metope e triglifi; ci sono, in realtà, solo sette metope (rispetto le 27 previste), ma Canova morì prima di completarle tutte. Le metope raffigurano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.

L'atrio è interamente in pietra viva ed è lungo circa 28 metri. E' composto da 16 colonne di ordine, dorico sostenute da un'architrave di ordine attico. Le colonne sono alte 10,14 metri e hanno un diametro alla base di 1,69 metri. La pietra detta "lumachella" proviene da Costalunga, località sulle colline a pochi km a sud di Possagno.

Il Campanile

Il tempio venne ultimato il 7 Maggio 1832 e per circa trent'anni una semplice campanella scandiva le ore e richiamava i fedeli alle varie funzioni. Nel 1853 vene costruito un campanile, staccato dal tempio di una ventina di metri.

Una splendida scala a chiocciola di circa 130 gradini porta alla nicchia delle campane.

Interno

L'interno del tempio canoviano
La tomba del Canova

Altamente suggestivo, coperto da una calotta decorata a lacunari ed aperta dalla lanterna. Sui lati laterali, sono dei riquadri decorati con tele di Giovanni De Min, fra le cappelle. Queste ultime recano importanti opere d'arte, come un San Francesco di Paola di Luca Giordano (XVII secolo), una Pietà di Bartolomeo Ferrari, su disegno del Canova, in bronzo, Gesù nell'orto di Palma il Giovane, Santa Maria della Mercede di Moretto da Brescia.

Nella penultima cappella, c'è la Tomba del Canova (1798), opera che il Canova realizzò per il cardinale Berio. Entro l'urna è il corpo, mentre il cuore si trova in Santa Maria dei Frari e le mani presso l'Accademia, a Venezia. Il sarcofago, decorato con acroteri, sul modello delle tombe classiche, si trova sopra un elegante basamento rettangolare.

Nell'ultima cappella è una Madonna di Andrea Vicentino.

Sull'altare maggiore è un dipinto del Canova, Deposizione dalla Croce e Trinità.

Oltre all'altare maggiore ci sono altri 4 altari (2 a sinistra e 2 a destra dell'entrata). Gli altari sono alti 7,05 metri e larghi 4,11 metri sono in stile ionico con pietra del Grappa e sono opera di Stefano Marcadella, scalpellino di Pove.

Riferimenti

Panorama dal Pantheon
Visite

Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (estivo) o dalle 14.00 alle 17.00 (invernale). Lunedì chiuso.

Telefono 0423/544.040

Galleria Foto

Il Campanile

Interno