GUIDA  Provincia di Alessandria

Da Wiki.
Pagine Utili sulla Provincia
Scheda Provincia di Alessandria
Offerte Lavoro
Giunta e Consiglio
Duomo di Casale Monferrato

La Provincia di Alessandria è parte della Regione Piemonte e comprende 190 comuni. Confina con le province di Asti, Genova, Pavia, Piacenza, Savona, Torino e Vercelli.

Il capoluogo è Alessandria, qui gli altri comuni della provincia.

Ritratto della Provincia

Un'armonia di pianura alluvionale, collina e montagna che fanno da cerniera tra il Piemonte e la Liguria. Così si presenta dall'alto la Provincia di Alessandria, con un territorio che dalle colline delle Langhe-Monferrato individua il suo centro politico e geografico in Alessandria, da qui espandendosi a raggiera lungo il corso dei tre fiumi Tànaro, Orba e Bòrmida.

Un luogo di gran lunga favorevole all'insediamento umano, come dimostrano i ritrovamenti nella zona di Casalbagliano (alla periferia del capoluogo), tra i più antichi esempi di sepolture riconducibili alla cultura dei campi di urne del nord Italia. Nell'alessandrino, tra l'altro, ebbero vita i primi insediamenti romani della regione, tra il 173 a.C. e il 125 a.C., con la fondazione di Derthona, l'attuale Tortona, fondamentale crocevia delle grandi strade consolari. A quest'epoca risale il cosiddetto Tesoro di Marengo, acquisito dal Museo di Antichità di Torino. Il resto della storia l'hanno fatta le grandi signorie feudali, fino ai Savoia che nel 700 hanno conferito all'area una veste architettonica settecentesca.

Dai nomi agli edifici, dall'arte ai dialetti, senza dimenticare la cucina, la provincia alessandrina rispecchia una marcata influenza delle culture regionali confinanti. Da un lato quella lombarda, incarnata soprattutto dal gusto gotico prevalente delle testimonianze medievali: dalla Chiesa di San Francesco a Cassine all'Abbazia di Santa Giustina di Sezzadio. Fa eccezione il romanico della Sacra e del Duomo di Casale Monferrato, capitale dell'ex marchesato, di cui i Savoia fecero un gioiello del barocco. L'altra forma di sincretismo culturale si è realizzata sul versante ligure, in quello che geograficamente viene definito l'Oltregiogo (cioè a nord del passo dei Giovi) e che comprende la Valle Scrivia - via di comunicazione tra la Pianura Padana e il Mar Ligure che ha in Serravalle e Arquata i centri principali -, la Valle del Lemme - cuore del Piemonte genovese, con la medievale Gavi e il suo imponente Forte - e la Val Borbera - le cui Borghetto, Rocchetta e Mongiardino manifestano la chiara discendenza ligure, oltre che nel nome e nella lingua, nello schema medievale con castello e Palazzo Spinosa.

D'incomparabile fascino naturalistico è la porzione di territorio compresa tra l'Ovadese e la Valle Bormida, che ha nel Parco Naturale delle Capanne del Marcarolo - oltre 8.000 ettari di verde che dai 335 metri di altitudine dei laghi della Lavagnina arrivano con il Monte delle Figne a quota 1.172 s.l.m. - hanno una terrazza mozzafiato sulla costa ligure. Natura, fede e arte si fondono mirabilmente nel Parco naturale del Sacro Monte di Crea, nel comune di Serralunga con le sue ventitré cappelle sparse tra vigneti, faggeti e castagneti. Un solo luogo coniuga natura, benessere e storia: è Acqui Terme con la storica acqua a 75° C, di romana memoria, che oggi sgorga da un'edicola marmorea di Piazza della Bollente.

Alla natura del resto è legato gran parte del sistema economico, in gran parte poggiante sulla cerealicoltura e sulla produzione di vini. Noti dentro e fuori i confini nazionali il Cortese di Gavi, il Dolcetto di Ovada e d'Acqui e la Barbera. Di enorme pregio le varietà di tartufo, tre per l'esattezza, che si possono rinvenire nella Val Curone. Motore del comparto industriale sono gli stabilimenti - in primis agroalimentare e farmaceutico - di Novi Ligure, mentre l'artigianato vanta produzioni "storiche" nel panorama italiano e non solo: dai cappelli della Borsalino di Alessandria, che nelle sua sede oggi ospita anche un Museo del Cappello, ai Krumiri, i celebri biscotti prodotti per la prima volta, nel 1870, nella pasticceria Rossi di Casale Monferrato.

Cultura qui significa soprattutto memoria storica. Serbatoio di un pezzo significativo di storia europea è la piana di Spinetta Marengo - sede del Museo della Battaglia, con armi e altri cimeli di quell'evento -, frazione di Alessandria, dove i Francesi conquistarono l'Italia agli Austriaci e dove sorge il platano all'ombra del quale, pare, Napoleone consumò del pollo in salsa di funghi e gamberi di fiume (passato alla storia come "pollo alla Marengo").

Bibliografia

  • Castelli del Monferrato meridionale, nella provincia di Alessandria, testo di Geo Pistarino, con 12 disegni di Alberto Caffassi; Cassa di Risparmio (1970)
  • Alessandria, quarant'anni di provincia: fra note e cronache dal 1860 al 1900, Lucio Bassi; Edizione La Provincia di Alessandria (1985)
  • Una periferia industriale dell'Italia di nord-ovest: la provincia di Alessandria, Francesco Adamo, ed. dell'orso (1979)
  • Guerra partigiana tra Genova e il Po: la Resistenza in provincia di Alessandria Giampaolo Pansa; con una intervista all'autore a cura di Roberto Botta; Nuova ed.: Laterza (1998)
  • Cenno storico della antica Libarna: provincia di Alessandria, circondario di Novi-Ligure, illustrata dal prof. Oliviero Iozzi; tip. Editrice Galileiana (1890)
  • La provincia di Alessandria. Ricerche di geografia umana, Eraldo Leardi; Istituto Editoriale Cisalpino (1968)
  • Alessandria e provincia: Po, Appennino, Monferrato - terme, castelli e luoghi sacri, Touring club italiano (2000)
  • Archeologia in provincia di Alessandria, M. Venturino Gambari, Ed. De Ferrari & Devega (2006)